venerdì 9 dicembre 2011

GOD SAVE THE QUEEN!!

Quando ero ragazzo detestavo l'Inghilterra. Non per nostalgie fasciste (la perfida Albione) ma perché li vedevo arroganti  ancora non avevo messo bene a fuoco i francesi!), freddi, pure un po' bruttini.
Dopo aver letto un po' di più, e fattomi un'idea su chi poi in realtà aveva inventato cosette tipo l' "habeas corpus", pietra miliare dello Stato di Diritto moderno, la Magna Charta, il Parlamento liberale ancor prima delle rivoluzioni americana e francese,...ho cambiato idea (ah..., Locke e Smith sono britannici...).
Lo snobismo british trovava espressione anche nel loro rigido mantenimento delle loro convenzioni, anche se tutto il mondo si muoveva in altra direzione: il sistema decimale ignorato, la guida a destra....
L' Euroscetticismo è stata una delle ultime ragioni di disapprovazione generale, che invece a me confermò che st'inglesi, strani e alteri, erano pure fighi!
Adesso che l'Europa non si sa più bene cosa sia, cosa debba e possa essere, il loro essere rimasti discosti li fa stare meglio, sia pure in un momento generalmente difficile per tutto l'occidente.
Nessun commissariamento, nessuna "moral suasion" della BCE.
Sono indipendenti, e sovrani di se stessi.
E infatti, Sarkozy s'incazza!!
Ma pensa che goduria essere londinese de sti tempi!!!

La schiena DRITTA Cameron, il loro premier, l'ha tenuta anche a Bruxelles, durante la riunione dei 27 paesi (27....roba che solo per far parlare ciascuno 5 minuti, ci vogliono 2 ore e mezza !!!) e il risultato , positivo secondo me, è che per ora tocca procedere SOLO coi paesi dell'Eurozona (che pure pochi non sono, 17) per studiare modifiche profonde dei trattati.
Queste le notizie da Bruxelles :

"Si è concluso con una durissima rottura tra i Paesi dell'euro (in particolare la Francia) e la Gran Bretagna il vertice notturno dell'Unione europea durato dieci ore. Per il «no» l'opposizione di Londra è saltata la possibilità di un accordo a 27 Paesi sulle misure da adottare per salvare la moneta unica. Si è così dovuto ripiegare su un accordo tra i 17 Paesi della zona euro più altri sei Stati.
SARKOZY - Se oggi è nata un'Europa a due velocità è colpa della Gran Bretegna. Ne è sostanzialmente convinto il presidente francese Nicolas Sarkozy, il quale, visibilmente provato dal vertice fiume, ha spiegato in una conferenza stampa all'alba che è stato a causa delle condizioni «inaccettabili» poste dal premier inglese David Cameron se non si è potuto procedere sulla strada di una riforma dei Trattati a 27. «Abbiamo avuto un dibattito approfondito e difficile sulla forma giuridica da dare alla riforma dei Trattati e attuare le riforme», ha detto Sarkozy riferendosi agli interventi necessari per rafforzare la disciplina di bilancio e procedere sulla strada dell'unione economica. «Ma non è stato possibile procedere a 27 - ha poi aggiunto - e quindi abbiamo deciso di andare avanti con un accordo intergovernativo tra i 17 Paesi della zona euro aperto a chi vi vorrà partecipare». Il premier David Cameron, ha aggiunto Sarkozy, ha chiesto un protocollo allegato al trattato per esonerare la Gran Bretagna dall'applicazione delle regole sui servizi finanziari. Una condizione non accettabile, ha aggiunto, poiché proprio da questo settore sono nati molti dei problemi dell'attuale crisi.
CAMERON - Poco dopo è arrivata la replica del primo ministro inglese: «Noi non rinunceremo mai alla nostra sovranità». E ha aggiunto: «Se non si riescono a contenere gli eccessi all'interno di un Trattato, meglio restarne fuori». Cameron ha parlato di una «decisione difficile ma buona» in cui gli interessi del suo paese sono stati tutelati. «Ciò che è uscito» dal summit Ue «non era nell'interesse della Gran Bretagna, quindi non l'ho accettato» ha proseguito il premier britannico, «non potevo presentare questo nuovo trattato al nostro parlamento» ha detto ancora Cameron, visibilmente sollevato. Insomma, devono essere tutelati «interessi britannici in ambito Ue» come il libero scambio e l'apertura dei mercati.
GLI ACCORDI - Altissima la tensione durante il vertice notturno. Un primo accordo è stato raggiunto per arrivare a una «unione di bilancio», mettendo vincoli più stretti e puntando a un «sostanziale pareggio» come regola base dei bilanci degli Stati. Viene previsto infatti uno sforamento strutturale massimo pari allo 0,5% del Pil, lasciando la possibilità di aggiustamenti del deficit a fronte di cicli economici sfavorevoli o eccezionali circostanze economiche.
200 MILIARDI E IL FONDO- In ogni caso gli Stati dell'Eurozona e altri stati Ue puntano ad aumentare la disponibilità del Fondo monetario internazionale per 200 miliardi. E nel frattempo sarà la Banca Centrale Europea ad amministrare il fondo Salva Stati. Ad annunciarlo è stato Sarkozy, ma questa possibilità avrebbe convinto tutti.
MERKEL - Nonostante le tensioni, la Cancelliera tedesca si dice soddisfatta, perché è un «buon risultato» grazie al quale l'euro riconquisterà la sua «credibilità». Per poi aggiungere «Ho sempre detto che i 17 Paesi dell'Eurozona devono recuperare credibilità. E credo che con la decisione di oggi questo possa essere ottenuto, e lo sarà».
DRAGHI- Soddisfatto anche il presidente della Bce Mario Draghi. «Si è arrivati a conclusioni che saranno dettagliate e attuate nei prossimi giorni - ha detto - siamo vicini all'accordo per il patto fiscale, una buona base per una disciplina nella politica economica dei paesi membri».

GOD SAVE THE QUEEN !!

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