domenica 22 aprile 2012

I NUMERI CHE PER I PARTITI NON TORNANO: QUELLI DEL NON VOTO

Ho scoperto che i numeri mi rilassano. Non so perché, ma quando ho voglia di distrarmi, di rilassarmi, ripasso i "numeri". Quali che siano. I voti scolastici, gli anni di durata delle storie, il palmares quantitativo delle squadre, i dati del blog....Naturalmente dei numeri fanno parte le percentuali e le statistiche.
Così , di tanto in tanto, vado a vedere le previsioni di voto degli italiani. So benissimo che in questo momento è assolutamente inutile, in considerazione soprattutto dell'altissima percentuale di astensioni dichiarate, vale a dire di gente che afferma di non voler andare a votare, non riconoscendosi in NESSUNA delle formazioni in campo (a dire che la varietà di scelta non manca...a fermarci solo alle formazioni che hanno dignità "televisiva" siamo attorno ai 15 partiti o movimenti).  L'area del non voto va dal 36% al 46%. Probabilmente nel secondo dato agli astenuti DECISI, vanno sommati gli incerti, quelli che vorrebbero pure votare ma non sanno per chi...
Ora è evidente che con un'area di NON votanti così enorme e soprattutto INSOLITA per il nostro paese, le proiezioni sono oggi mere curiosità. Negli USA è consolidato da decenni che circa il 50% degli aventi diritto NON vota. E quindi quell'area per i partiti e praticamente PERSA. Non così in Italia, dove comunque l'affluenza al voto alle politiche del 2008 fu dell'80% . Alle regionali c'era stato una pesante astensione, con tante realtà locali sotto al 70%. Ma era appunto un campanello (campana meglio?) d'allarme recente.
Insomma, non si può ancora dire che gli italiani, molto arrabbiati e stufi da un lato, e quindi orientati a punire con la diserzione delle urne i politici e i partiti, dall'altra sono dei grandissimi tifosi CONTRO, e quindi, pur di NON far prevalere la formazione detestata , poi si turano il naso e A VOTARE CI VANNO. Così si spiegava l'eterno galleggiamento vincente della DC, finita l'era migliore di De Gasperi e dei governi di centro, e così è stato per il ventennio berlusconiano, dove il duello mortale dei pro e degli anti è stata, ahinoi, l'unica ragione di voto di milioni di poco illuminati  concittadini.
Fatte queste premesse vi sottopongo le proiezioni degli istituti di sondaggio maggiori aggiornati a dopo il 15 aprile, quindi recentissime .

TECNE’

PDL 23% (+1%)
LA DESTRA 2,5% (+0,5%) 
LEGA NORD 4% (-3%)
Totale Cdx 29,5%  (-1,5%)


FLI 4,5% (INV)
UDC 8% (+0,5%)
API 0,5% (INV)
MPA 0,5% (INV)
Totale centro 13,5% (+0,5%)
PD 26% (INV)
IDV 8,5% (INV)
SEL 6,5% (-1%)
RAD 1% (+0,5%)
PSI 1,5% (INV)
Totale Csx 43,5% (-0,5%) 

FDS 1,5% (INV)

M5S 6%  (+1%)
ALTRI  6% (+0,5%)


BIDIMEDIA

 
Il dato dell’affluenza, che si attesterebbe intorno al 68% conferma un trend negativo, imputabile ai continui scandali che stanno coinvolgendo trasversalmente molti partiti politici. L’onda di sfiducia non sembra essersi arrestata neppure con l’arrivo di Monti.
Partiamo dal cdx: in seguito agli scandali che hanno coinvolto la Lega Nord, il partito subisce un poderoso tracollo, indietreggiando ovunque e con particolare evidenza proprio in Lombardia e Veneto.

EMG
PDL 21,4% (-0,6%)
LEGA NORD 6,6% (-0.4%)
LA DESTRA 2% (INV)
GRANDE SUD 1,1% (+0,1%)
Totale cdx 31,1% (-0,9%)

FLI 3,8% (+0,1%)
UDC 9% (+0,7%)
MPA 0,5% (-0,1%)
API 0,8% (-0,2%)
Totale centro 14,1% (+0,5%)

PD 30% (+1,1%)
IDV 8,1% (+0,1%)
SEL 6,1% (-1,1%)
RAD 0,6% (+0,1%)
PSI 1,4% (INV)
VERDI 1,1% (-0,2%)
Totale Csx 47,3% (INV)
FDS 1,8% (+0,2%)

M5S 4,4% (+0,3%)

SVP 0,5% (INV)

PLI 0,5% (INV)

ALTRI 0,2% (-0,2%)

Indecisi 17,9%
Scheda Bianca 3,2%
Astenuti 35,9%

IPSOS di Pagnoncelli 



SWG DI PIEPOLI

PDL 24,9% (+0,2%)
LA DESTRA 1,6% (-0,2%)
Altri cdx 0,7% (-0,1%)
Totale Cdx 27,2% (-0,1%)

LEGA NORD 7,1% (-0,8%)

FLI 5% (INV)
UDC 6,3% (+0,1%)
MPA - API 0,4% (+0.1%)
Totale centro 11,7 (+0,2%)
PD 25,2% (-0,8%)
IDV 6,5% (+0,3%)
SEL 6,8% (INV)
RAD 1,7% (+0,5%)
Altri csx 1,3% (+0,3%)
Totale Csx 41,5% (+0,3%)

FDS 2,4% (INV)

M5S 7,2% (-0,2%)
ALTRI  2,9% (+0,6%)

Come vedete, al di là degli scostamenti di percentuale, a volte anche significativi  (anche del 5%, TROPPO), dei dati generali si possono evidenziare:
1) Il centro sinistra oggi vincerebbe a mani basse
2) Il centro destra potrebbe vincere SOLO alleandosi col Centro e sarebbe un testa a testa
3) Casini non è più indispensabile al PD, che può vincere con la "cartolina di Vasto" (PD, IDV e SEL).
Però, ripeto, questo è solo un gioco e lo dimostra il fatto che il PD al voto per ora non ci va nonostante che le elezioni sarebbero inevitabili se Bersani sfiduciasse Monti. Il capo del PD passa questa cosa per "generosità" e "responsabilità nazionale". Mah...magari è vero, visto il maremoto in cui l'Italia e l'Eurozona si trovano. Però l'appoggio al governo Monti ha costi non indifferenti per tutti, comprese le anime più "rosse" del partito democratico, cui non piace la riforma delle pensioni, del lavoro e nemmeno l'IMU per tutti .
Ma soprattutto, lo ribadisco, c'è quella enorme massa di italiani, il vero partito di maggioranza, contando da soli almeno il 35%, che NON si sa che farà.
Ci vorrebbe la Sibilla, altro che i sondaggisti!

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