martedì 12 giugno 2012

MA MONTI NON HA COSE PIù SERIE DA FARE CHE GIOCARE ALLE NOMINE RAI?

Qualche giorno fa , per far contento Monti che si era lamentato che il Corriere lo criticava troppo, in prima pagina de Bortoli ha mandato Michele Salvati a spiegarci che senza Monti non si può fare....
Mah.....speriamo che da qui a dicembre qualcosa ci venga in mente però caro Salvati perché nel 2013 si vota per forza, a scanso di golpe VERI stavolta, e dall'inizio dell'anno il governo sarà circoscritto all'ordinaria amministrazione, principalmente alla preparazione delle elezioni.
Io, francamente, ho salutato con favore le dimissioni di Berlusconi a novembre 2011, pensando, come altri (Giacalone in testa) che queste erano in ritardo di un anno e mezzo!! Vale a dire dalla diaspora del gruppo finiano e il triste spettacolo del mercato in Parlamento per guadagnare voti alla maggioranza per semplici scopi di sopravvivenza. Non sorridano quelli di sinistra : nel governo prodiano uscito dalle elezioni del 2006 si vide di PEGGIO, con l'arruolamento dei Senatori a vita pur di restare a galla!! Un tradimento dello spirito parlamentare - per cui per governare deve essere la maggioranza dei parlamentari ELETTI a darti la fiducia, senza soccorso di uomini  ex capi di stato o scelti dai Presidenti della Repubblica in carica, che possono avere un profilo nobile , esercitare un'opera di alta "moral suasion", ma NON determinare gli equilibri politici.
Io qualche scetticismo lo avevo nel credere, come molti, che Monti potesse essere l'uomo che avrebbe abbattuto lo spread (come quel falso propagandista di Letta andava dicendo in TV, e altri con lui) e risollevato i mercati, perché il nostro era un problema di "credibilità" (infatti si è visto!!).
Condividevo di più l'idea che l'evidente portata internazionale della crisi non fosse un fatto di uomini, ma di cose da fare, da noi certo, ma soprattutto ALTROVE (leggi Bruxelles e Francoforte).
Mi sembra che le vicende di questi mesi e di questi giorni confermino di gran lunga gli scettici Montiani, le cui fila nel tempo si sono ingrandite.
Quindi, caro Salvati, se Monti cadrà, io sto disastro non lo vedo, per il semplice fatto che GIA' C'E'!
E Monti, che non è il colpevole, mostra chiaramente di non poter essere nemmeno la soluzione.
Detto questo, il nostro Premier TRACIMA.
Doveva traghettare l'Italia per un anno, cercando di fare poche riforme,  importanti e urgenti, ma ovviamente NON tutte, visto che il tempo certo non l'aveva!!
E invece il nostro le riforme non riesce a farle, a parte quella arcinota delle pensioni (dove fu favorito sia dal lavoro in gran parte già fatto, sia del momento di completo sbandamento di tutto l'arco politico nazionale, in un clima da "Annibale è alle porte!!"), in compenso s'impiccia di TUTTO!!
Adesso la RAI!! Ma lasciasse perdere!!
Ne ha già tante di gatte da pelare, si mette a rimestare in quel nido di vipere che dovrebbe essere solo venduto sul mercato, in modo che finiscano sia lo scandalo del canone che questa riedizione del minculpop, sul controllo del quale da decenni ci sono spartizioni, finte liti, e tante ma tante marchette!!
Lui che manco la guarda la tv che ti fa? D'imperio indica due nomi della sua casta, i banchieri, che di televisione non sanno NULLA.
E così ci tocca pure essere d'accordo con Freccero e Santoro che sarcasticamente commentano una indicazione veramente strampalata.
La D.ssa Tarantola, di appena 67 anni (Renzi ma dove sei?????? ma solo il PD vuoi rottamare??), dirigente importante di Banca Italia come presidente, mentre Gubitosi, anche lui esperto di finanza ma privo probabilmente dell'elettrodomestico in questione in casa sua, dovrebbe prendere il posto della Lei (per nulla d'accordo ovviamente). Mi dicono amici in Rai che la Lei è stato il peggiore direttore di tutta la storia, pur molto accidentata, della TV pubblica...io non so, osservo solo che era espressione interna dell'Azienda!!
 Ammetto tra l'altro di esserle istintivamente riconoscente perché, sotto il suo mandato, Santoro ha tolto le tende. Anche solo avesse portato fortuna in questo, è meritoria!
Caro Monti , la vera riforma della RAI è la sua privatizzazione e vendita.
In subordine, il suo forte ridimensionamento, con un solo canale, che con un canone ridotto (visto l'abbandono del gigantismo) si occupi di quelle cose culturali che le tv commerciali poco trattano.
Roba difficile per chi ha già tanti, ma tanti altri problemi, direi decisamente più urgenti.

Nessun commento:

Posta un commento