A suo tempo, con le banche in grande crisi di liquidità e gli spread troppo elevati, diede una grossa mano "vendendo " un trilione di euro ad un interesse ridicolo: l'1%. Tutte ci si tuffarono, facendo peraltro solo una parte del compito augurato , cioè comprare bond statali. Lo spread scese, ovviamente, ma l'"acqua" alle imprese non arrivò . Risultato, crescita ferma, o peggio, e presto spread di nuovo su. Le riforme venivano varate dai paesi "discoli", ma o perché insufficienti, o perché alla fine ai mercati di queste importava poco (il problema era ed è l'EURO !!, e la sua esistenza prossima ventura). Panico diffuso, convegni su convegni a fare nulla, fino a giugno quando sembrava che l'alleanza latina guidata da Monti avesse ottenuto la meglio sui severi guardiani del Nord. Un abbaglio. Subito in Germania vennero fatti ricorsi contro lo scudo anti spread, il nuovo EFM , e, con i mercati in subbuglio, la Corte Costituzionale tedesca fissò per la sua decisione la data del 12 settembre. Che ora è vicina, ma allora mancavano oltre due mesi!
Risultato, spread di nuovo in salita libera, le parole dei premier inascoltate fino a che Draghi non prese l'iniziativa dichiarando con fermezza: "l'Euro è irreversibile. E verrà fatto tutto quanto è necessario per sostenerlo".
Sbigottimento ed euforia generale, tranne ovviamente che a Berlino. Ora, francamente , leggendo in giro, non si è capito bene la vera posizione della Merkel, visto che passa molto del suo tempo a calmare i falchi di casa (che butterebbero tranquillamente a mare tutta l'Europa del sud ) e allo stesso tempo ad ammonire le poche colombe tedesche ma le molte europee. In ogni caso oggi era la resa dei conti perché si riuniva l'Eurotower, il Consiglio della BCE e si doveva votare il piano di Draghi: acquisto di bond illimitato per i titoli di Stato (a breve termine ...fino a tre anni). Voto unanime con uno solo contrario "indovinate chi?" , ha ironicamente sdrammatizzato Draghi.
Reazioni: spread giù di 30 punti, borse su del 3-4%.
La maledizione tedesca contro l'Italia continua. Con loro abbiamo perso solo quando eravamo alleati!!
Scherzi a parte, il timore che il debito "facile", ottenuto con lo stampare moneta o con la garanzia di ALTRI, possa riportare paesi viziati, quelli del sud Europa più degli altri, a "cicaleggiare", è comprensibile e reale. Però è anche vero che sto caspita di spread qualunque cosa facessimo non calava MAI significativamente... ebbé nemmeno questo poteva essere sostenibile. Tanto più in un mercato reale in tal modo alterato, con noi italiani per esempio costretti a finanziarci a tassi quadrupli rispetto ai concorrenti tedeschi laddove, secondo i cd. esperti anche internazionali, il divario c'è ma non ha quella dimensione.
Draghi ha già avvertito i governi che l'aiuto ci sarà, ma prevederà delle garanzie. Insomma, è consapevole che le paure dei "nordici" sono fondate. MA allo stesso tempo ha deciso di provare seriamente a eliminare dal tavolo gli speculatori , sia finanziari che, a questo punto, economici (concorrenti).
Si è già beccato l'accusa di aver voluto aiutare il suo paese. Ingiusta evidentemente, se è riuscito ad ottenere il voto di 14 dei presenti. Semmai la Germania dovrebbe riflettere sulla sua posizione isolata.
Certo, potrebbe dire che i soldi veri sono solo i suoi....facile per gli altri fare scommesse col denaro altrui. Ma se la BCE ricorre all'immissione di liquidità, il problema non sarebbe più quello ma eventualmente l'inflazione. Altro incubo tedesco...E che palle!!! Se gli americani nel 1945 avessero ragionato così, o se nel 1989 l'occidente si fosse lasciato paralizzare dalla paura di una Germania di nuovo unita e quindi troppo forte, ancora avevamo Berlino capitale della Germania Est e quella dell'ovest ancora a pagare i debiti di guerra.
Un po' di coraggio suvvia!
Ecco la cronaca del Corriere on line
LE BORSE
FESTEGGIANO: MILANO +4,3%, PARIGI +3%, FRANCOFORTE +2,9%
Il piano anti-spread
di Draghi: «Acquisto di bond illimitato», ma la Bundesbank si oppone
La Banca centrale
europea dà il via al piano anti-spread con acquisto illimitato di titoli di
stato. La votazione del Consiglio direttivo non è stata unanime: «C'è stata una
voce di dissenso» ha spiegato il presidente Mario Draghi «lascio a voi
indovinare di chi è». Poi la nota della Bundesbank che conferma la linea
contraria, emersa negli ultimi giorni, dell'istituto tedesco: «Nel corso delle
ultime discussioni il presidente Jens Weidmann ha reiterato la sua posizione
critica nei confronti dell'acquisto di titoli. Il piano - l'accusa - potrebbe
far slittare le riforme» nei Paesi a rischio. Per il numero uno della
Bundesbank il piano annunciato da Draghi «è in pratica un finanziamento ai
Paesi stampando banconote».
IL PIANO - Alla
presentazione del piano anti-spread, Draghi fa una premessa: «Dobbiamo
difendere l'integrità della politica monetaria dell'Eurozona». L'euro, il
concetto, è irreversibile e la Bce «farà quanto necessario, nei limiti del suo
mandato, per avere una politica monetaria con ricadute omogenee, per garantire
la stabilità dei prezzi e per garantire l'euro».
SPREAD - Poi un
passaggio sul presente e le attuali condizioni economiche: «L'inflazione - ha
spiegato Draghi, prima di entrare nel merito del piano - dovrebbe scendere di
nuovo sotto il 2% nel 2013, ma resta l'incertezza». Immotivate, secondo il
presidente Bce, le distorsioni sui mercati, come quelle sullo spread. «Sono
fondate su paure ingiustificate». Proprio il differenziale tra Btp e titoli di
stato tedeschi decennali, è sceso oggi in picchiata sotto 400 punti base, per
chiudere a 370 punti. È il minimo da aprile. Le parole di Draghi hanno avuto un
forte impatto anche sulle Borse: Madrid, la migliore d'Europa, è salita del
4,9% seguita da Piazza Affari che ha chiuso a +4,3%. Parigi ha guadagnato il
3%, Francoforte il 2,9%, Londra +2,1%.
TITOLI - Cos'ha
entusiasmato i mercati? Draghi ha rotto gli indugi sui possibili acquisti
calmieranti di titoli di Stato. Il piano anti-spread non avrà limiti. Sotto una
stretta condizionalità, ha riferito Draghi, la Bce potrà procedere ad acquisti
di bond tra 1 e 3 anni di scadenza «senza prefissarsi un limite ex ante» ha
detto, sull'ammontare di queste operazioni. Ma, ha voluto precisare il
presidente della Bce, l'istituto non facilita nessuno. «Non credo - ha detto
Draghi - a questa caricatura come se l'euro fosse una cosa italiana o
italianizzata». Il nuovo piano di acquisti calmieranti di titoli di Stato da
parte della Bce non sarà ritagliato sui casi di Italia e Spagna.
INDIPENDENZA - «La
Bce manterrà la sua indipendenza - ha ribadito il presidente - e siamo sicuri
che non stiamo violando il nostro mandato». Il programma varato insomma, potrà
riguardare anche i Paesi che hanno già avviato piani di aiuti da parte dell'Ue,
ossia Grecia, Irlanda e Portogallo, posto che ritrovino l'accesso ai mercati
del debito pubblico.
Restano fermi i
tassi di interesse dell'area euro, al minimo storico dello 0,75%. «Abbiamo
discusso di un possibile taglio dei tassi, ma abbiamo valutato che non fosse il
momento giusto - ha spiegato il presidente, per poi passare ad aggiungere altri
dettagli del piano -. La dimensione degli acquisti di bond sarà adeguata al
conseguimento degli obiettivi». E per la quantità delle transazioni monetarie
«non ci saranno limiti». «Siamo sicuri - ha puntualizzato Draghi - di agire
all'interno del trattato. Interveniamo sul mercato secondario dei bond, non su
quello primario». Diverse le differenze con i programmi precedenti «che ci
fanno pensare che questa volta funzionerà» ha sottolineato il presidente della
Bce. È il terzo tentativo dell'Eurotower di fermare la crisi finanziaria
comprando sui mercati.
FMI - Una nota di
apprezzamento del piano, è stata diffusa dal Fondo monetario internazionale. Il
direttore generale Christine Lagarde si è detta «pronta a collaborare» al piano
di acquisti annunciato oggi. Lagarde ha fatto sapere di «accogliere con favore»
l'iniziativa di Francoforte e ha sottolineato che l'Fmi agirà «nei limiti del
suo mandato».
Nessun commento:
Posta un commento