lunedì 3 settembre 2012

FORSE C'È UN'ALTERNATIVA MIGLIORE ALLA PROTESTA DEI GRILLINI

Ho aderito al movimento Fermare il Declino. Ci sono persone che apprezzo, ne apprezzo le idee e gli obiettivi. Leggo che a novembre questo movimento confluirà con altri per costituire una formazione politica nuova, di stampo liberale - riformatore. Spero che anche il Tea Party Italiano guarderà con favore questo movimento. Dovrebbe.
Un amico di FB, sconfortato fino alla disperazione per l'andamento delle cose italiane, deluso da Monti a cui forse aveva guardato con eccessiva speranza, mi dice che forse voterà nel 2013 il Movimento 5 Stelle.
Ne parleremo meglio magari in futuro, ma non mi sembra affatto strano che questa idea gli sia nata in un momento di così totale scoramento.
Riporto di seguito un interessante "invito alla lettura" tratto dal sito del movimento, che ricorda un pochino il "Modus" del Camerlengo, dove ormai la maggior parte dei post sono introduttivi di articoli, pensieri, riflessioni di scrittori autorevoli, a differenza del sottoscritto.
E' utile come piccola sintesi del pensiero di questo "gruppo" sui temi che recentemente sono maggiormente all'attenzione dei lettori. In particolare la questione delle Miniere. Un mio affettuoso lettore (l'affetto nasce dalla parentela ) mi ha chiesto recentemente di pronunciarmi sul caso Carbosulcis e similari. Lo faccio indirettamente, condividendo quanto espresso dai nuovi amici.
Buona Lettura

Il fallimento della Carbosulcis e la possibile chiusura dell’Alcoa sono i temi più caldi della settimana. La storia di queste due aziende l’ha spiegata bene Alessandro Penati su la Repubblica. La Carbosulcis da diversi anni accumula perdite per oltre 30 mln l’anno, circa 70.000 € a dipendente: se tutti i soldi spesi in sussidi fossero stati dati in mano ai lavoratori, oggi ognuno di loro avrebbe una casa, una formazione più adeguata alle esigenze del mercato (per loro e i propri figli), una nuova attività e un ambiente più salubre.
Per risolvere i problemi Sulcis e Alcoa la Camusso ha sempre la stessa soluzione: l’intervento statale. Nel caso Alcoa immagina un intervento salvatore di Cassa depositi e prestiti: verrebbe applicata la nuova Iri, teorizzata dalle colonne de l’Unità e appoggiata dal responsabile economico del Pd Stefano Fassina. Sul caso Sulcis la Camusso appoggia il progetto integrato per la cattura della Co2 (Ccs - carbon capture and storage): un piano da 1,6 miliardi in 8 anni a carico dei contribuenti. Sul CCS (carbon capture and storage), proprio qualche settimana fa, è uscito un articolo sull’Economist (in inglese) che spiega come negli ultimi anni molti progetti Ccs siano stati accantonati perché troppo costosi e per i numerosi rischi sulla sicurezza. Se la Camusso ritiene invece che i soldi siano utili, non come progetto di riconversione, ma come ennesima puntata dell’assistenzialismo di stato italiano sul carbone, ci troverà lo stesso contrari. 
In sintesi: si assistono le persone e i disoccupati, non i posti di lavoro costosi e improduttivi.
Noi siamo con i minatori e contro le miniere.


Si vocifera che la tassa sulle bibite di Balduzzi si stia sgasando. Ce lo auguriamo e faremo il possibile perché ciò avvenga. Il motivo principale è che l’Italia ha bisogno di tutto tranne che di nuove tasse (il grande obeso da mettere a dieta è lo Stato), il secondo ma non secondario motivo è che la tassa è inutile e controproducente viste le esperienze di altri paesi come la Danimarca (le parole definitive sul tema le hanno scritte Mario Seminerio alias Phastidio e l’ormai esperta in materia Lucia Quaglino su Chicago-blog). 

Sempre su Chicago in Accise carburanti: per limite il cielo? Carlo Stagnaro se la prende con proposta populista della sterilizzazione dell'Iva sui carburanti: se i prezzi sono altissimi il governo abbassi le accise, ma non si metta a giocare con le variazioni dei prezzi. 

Nel teatrino della politica va in scena il Pd, che i bookmakers indicano come principale forza del paese. Dopo l’appassionante e attualissima discussione sull’eredità di Togliatti per il Pd  (attenzione si tratta proprio di eredità politica, non patrimoniale) e il silenzio sulla nazionalizzazione del MontePaschi raccontata da Oscar Giannino, il Pd si concentra sulla strategia. Dalle colonne de l’Unità arriva l’offerta di Latorre a Vendola per la costruzione di un partito unico. In pratica dopo che il Pd ha scaricato Vendola per fare un gruppo unico con Di Pietro e dopo che Di Pietro e Vendola si sono messi insieme per contrastare l’alleanza Pd-Casini, il Pd scarica Di Pietro per fare un gruppo unico con Vendola e un’alleanza con Casini, ma Vendola non ci sta e scarica Casini per caricare Di Pieto: Beautiful! (la telenovela, non l'aggettivo).
In tutto ciò non si parla di programmi e nei vari documenti non c’è traccia di numeri. Come ha genialmente sintetizzato Sandro Brusco “Gli unici numeri che siamo riusciti a trovare nella Carta d'intenti del Pd sono stati quelli che numeravano le pagine”. D'altronde una prognosi sul partito era già stata fatta da Brusco&Boldrin nella lettera “Anonimi compagni, amici che restate..." su NoiseFromAmerika.


2 commenti:

  1. "In sintesi: si assistono le persone e i disoccupati, non i posti di lavoro costosi e improduttivi.
    Noi siamo con i minatori e contro le miniere."
    E' cosa buona e giusta... ma come si fa?
    Spesso le migliori teorie e acor più ottime intenzioni non trovano mai proposte di attuazioni pratiche. UNCLE

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  2. Beh zio, una delle idee è di dedicare parte del denaro che si RISPARMIA non tenendo in piedi aziende decotte, e sostituendo la CAssa Integrazione - dove la gente NON lavora e nemmeno cerca un altro lavoro confidando di rientrare nell'azienda in perdita - con dei sussidi di disoccupazione (GB, Francia e Germania) dove a) la gente viene avviata a corsi di riqualificazione b) l'assegno è dignitoso ma sussistenziale, e quindi sprona alla ricerca di un altro lavoro c) l'assegno cessa se immotivatamente l'assistito rifiuta una proposta di lavoro. Oltre a questo, c'è che in quei paesi l'articolo 18 non esiste. Per cui le imprese, sapendo che assumere non significa SPOSARSI il lavoratore, lo fanno con facilità. Sale la domanda o prevedono che salga ? Assumono. La flessione si prolunga ? Licenziano. A te sembrerà un assurdo, che sei stato un dipendente col posto sicuro tutta la vita. Io che faccio l'avvocato e il lavoro sicuro non l'ho mai avuto, non vedo perché questo tipo di rischio sia insopportabile.

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