FRANCAMENTE non ci avevo pensato. Oggi l'elettore può dare prova del suo voto segreto...Col cellulare. Per evitare questa possibilità, è vietato introdursi nella cabina elettorale provvisti dello strumento che praticamente, da vestiti (e chissà se anche da spogliati...) non ci lascia mai, vale a dire il telefonino.
Il divieto è finalizzato a non poter dare la prova e quindi favorire il voto di scambio. In altre parole, il "premio" per aver votato bene. Cosa che ovviamente esiste : si va dal semplice obolo in denaro (50 euro pare la tariffa modesta), a conferimenti più grandi, anche posti di lavoro, ovviamente con un pacchetto di voti "provato" ben più consistente. Vari gli artifici adottati per dimostrare di aver fatto il proprio dovere...
Spesso viene ricordato Achille Lauro, che consegnava una scarpa e l'altra a missione compiuta...
Questo della foto con il cell in effetti appare semplice e funzionale.
Ma come impedirlo? Certo, il presidente di seggio può ricordare all'elettore che esiste questo divieto, e invitarlo a entrare senza il suo telefonino per riprenderlo dopo, ma oltre questo....
Senza contare che chi volesse apparire probo e aggirare la cosa, di cell. se ne porta due.
Questo solo per riproporre un mio credo convinto : tutti questi divieti, e i soliti galletti (in genere sono più numerosi quelli di sinistra...) che li invocano, servono solo a far crescere il numero delle trasgressioni.
Si deve puntare sull'onestà e il senso civico della MAGGIORANZA dei cittadini.
I divieti lasciamoli per le cose indispensabili.
Ecco l'articolo on line del Corriere
VOTO E IRREGOLARITA'
«Cellulari in cabina per fotografe il voto»
La denuncia di irregolarità nei seggi
L'allarme del Pd in Campania:
«Si rischia il voto di scambio»
Le immagini del voto al M5s postate su Facebook
Una delle foto che circolano su Fb e Twitter
Le elezioni ai tempi dello smartphone. Sono tanti gli elettori che a queste elezioni sono stati invitati a lasciare il cellulare fuori dalla cabina elettorale. Secondo il decreto legge 1 aprile 2008 n.48 è severamente vietato fotografare o riprendere la scheda, pena l’arresto da tre a sei mesi e un’ammenda da 300 a 1000 euro. Molti anche i cartelli esibiti nei seggi. Il tutto ovviamente con l'obiettivo di evitare il voto di scambio.
DA TRE A SEI MESI DI CARCERE - Il divieto però non è sempre stato rispettato. In queste ore circolano su Facebook e su Twitter alcune fotografie di elettori mentre barrano il logo del Movimento Cinque Stelle e non solo. Istantanee che poi sono state condivise e postate sui social network. Dal coordinamento elettorale del Pd in Campania arriva l'allarme: «Esprimiamo forte preoccupazione per alcune condotte segnalate durante le operazioni di voto in queste ore così importanti per l'Italia e per la Campania». A dichiararlo è Ciro Cacciola, coordinatore della campagna elettorale del Pd Campania. Certo è che far rispettare il divieto non è facile. I presidenti di seggio non sono ovviamente autorizzati a perquisire gli elettori per controllare se davvero abbiano o meno uno smartphone con sé e gli elettori sono soli in cabina. E nessuno può entrarvi per non mettere a repentaglio la segretezza del voto.
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