Curioso di storie. Mi piace ascoltarle e commentarle, con chiunque lo vorrà fare con me.
sabato 2 marzo 2013
IL PORCELLUM HA PRODOTTO IL MIRACOLO A META' E TORNA A FAR SCHIFO A TUTTI
Si torna a parlare di necessità di cambiare la legge elettorale, che il Porcellum è uno schifo e questo risultato lo dimostra.
Io capisco che la coerenza sia meta difficile, e in politica impossibile. Però, consapevoli di questo, forse si dovrebbe assumere profili meno agguerriti, perché poi se no la gente si ricorda quando dicevi bianco e poi dici , o, PEGGIO fai, nero.
Vediamo...i problemi del Porcellum sono TRE, essenzialmente, che diventano quattro per i micro partiti.
1) ABOLIZIONE DELLE PREFERENZE.
Le liste le formano i partiti, gli elettori non scelgono gli eletti. Questo, in un sistema costituzionale che non prevede il vincolo di mandato, rende praticamente nullo il rapporto tra elettore ed eletto.Negli USA in molti Stati è possibile revocare per referendum il seggio assegnato. Funziona così, se ho capito bene : viene eletto Pallino, del Movimento5Stelle. Costui, nemmeno si siede in Parlamento e si mette d'accordo con la Moretti che gli fa gli occhi dolci e gli dice, dai votaci la fiducia, in fondo sei uno dei nostri. Bene, nel distretto elettorale in cui Pallino si è presentato, uno dei grillini s'incazza e raccoglie le firme necessarie per sottoporre a referendum la possibile revoca dell'eletto, per infedeltà. Quindi bisogna prima raggiungere un numero di firme sufficiente, e poi in caso positivo, votare. Mi sembra un'ottima cosa, come principio (immagino, in concreto, che ci siano dei modi per assicurare che il voto sia espresso dagli appartenenti a quel movimento...negli USA, da sempre, ci sono delle liste elettorali dei democratici e dei repubblicani ).
Però da noi non è così.
2) PREMIO DI MAGGIORANZA.
Chi vince, anche solo per un voto e senza alcuna soglia minima di voti da raggiungere, si porta via la maggioranza assoluta dei seggi. Uno SCANDALO. La Corte Costituzionale per ben tre volte ha sollevato il problema della soglia, ma i partiti, e stavolta PD IN TESTA (qualcuno se lo ricorda Bersani stralogare di attentato alla governabilità quando gli altri posero la soglia al 45%, disposti a calarla ? IO SI), se ne sono strafregati.
3) DISTINZIONE TRA CAMERA E SENATO.
E qui casca l'asino...il premio di maggioranza, assegnato come sopra detto, alla Camera, opera su base NAZIONALE, mentre al Senato vale la REGIONE. Se si prendono più voti in Italia ma non la si spunta nelle regioni più popolose (e quindi aventi diritto a più seggi) , non hai la maggioranza al Senato. E' successo stavolta, ma accadde anche nel 2006, quanto i voti popolari furono di più quelli a favore del centrodestra (500.000) ma l'Unione ebbe ugualmente due senatori di maggioranza . Ovviamente non sufficienti per governare. Oggi, il PD vorrebbe farlo con 33 senatori IN MENO rispetto alla maggioranza numerica (125 contro 158) , senza contare quella utile alla governabilità (almeno 170, che vorrebbe dire prendersi tutti i montiani e metà grillini....).
4) SBARRAMENTI MINIMI
E' la cosa indigesta ai micropartiti, che vorrebbero che non ci fosse alcuna soglia minima per entrare in Parlamento. Un sistema proporzionale radicale, che non esiste ormai più in nessun paese moderno.
Il Porcellum stabilisce il 4% alla Camera e l'8% al Senato, con ulteriori distinguo se i partiti si presentano da soli o in coalizione. Una cosa piuttosto cervellotica, ma il PRINCIPIO è VALIDO. Se non si è in grado di raccogliere il consenso di un numero decente di elettori, è giusto rimanere fuori dal Parlamento (e lo dice uno che ha votato per FARE, e in passato per il PLI, che con un sistema siffatto raramente avrebbe salito gli scalini parlamentari).
Quali sono stati gli ostacoli alla riforma della Legge Elettorale, che a parole tutti reclamano (ormai anche il centrodestra, visto che grazie a questa legge per due volte si sono trovati con l'antagonista padrone della Camera con un pugno di voti !) ?
Il PD si lamenta di questo sistema...ma non c'è dubbio che sia stata la sinistra (anche centro, ai tempi di Prodi ) a fruirne di più, e non se lo sono dimenticato nel 2012 quando hanno messo i loro bei paletti al cambiamento. Sanno di essere, come sinistra, minoranza nel paese, ma COMPATTA, coesa, che può sempre contare su quel 30% di voti espressi. In un momento di debolezza degli avversari, può essere sufficiente. In passato, aggregando un 10-15% di voti di "centro", hanno anche superato la soglia del 40%.
Il sistema che loro devono scongiurare è l'Uninominale Maggioritario, quello che vige in GB, ma anche negli USA. Ogni seggio, esprime UN vincitore alla prima tornata. Da noi, funzionano essenzialmente così le Regioni. Siccome la maggioranza relativa degli italiani è di centro destra, moderata, NON di sinistra (tranne che nella prevalente parte dell'Italia centrale e in Liguria..) , questo sistema non piace alla sinistra, che quindi disdegna i sistemi del Nord Europa....Gli piace molto invece il sistema francese del doppio turno, che nel tempo si è mostrato assai più favorevole a loro che alla controparte. Guardate in Lombardia...con un turno secco Maroni ha vinto, e con ben 5 punti di scarto che non sono pochi....MA senza raggiungere il 51%, e quindi, se ci fosse stato il sistema elettorale comunale, si sarebbe andati al ballottaggio. E qui facilmente la maggior parte dei Grillini e dei Montiani avrebbero votato Ambrosoli, ribaltando il risultato elettorale.
In buona sostanza, la sinistra confida, con fondamento, di poter rovesciare la maggioranza relativa con alleanze CONTRO, che però prosperano al secondo turno..
Ovviamente gli altri NON ci stanno.
Il compromesso è stato proposto dal CDX : si al doppio turno alla francese, ma importando INTERAMENTE quel sistema, che prevede anche un esecutivo forte legittimato dal voto popolare, vale a dire il Presidenzialismo. Questo invece alla Sinistra NON piace...
La buona fede dov'è? Dov'è la disponibilità al compromesso ? All'adozione di un sistema che cerchi di conciliare più esigenze, diversamente sentite da elettorati con sensibilità diverse ?
Esecutivo forte, governabilità, forte coinvolgimento popolare ?
Perché la Sinistra, è palese, si riempie molto la bocca con la parola POPOLO, ma in realtà NON lo stima capace di pensare da SE' ai proprio interessi. Sono LORO, i MIGLIORI a saperlo. Quindi lì si voti, senza troppe pretese di sapere cosa faranno (il PD è stato il più VAGO di tutti i partiti in lizza nell'indicare concretamente il suo programma, rifiutando anzi di fornire dei numeri di compatibilità ). Questo esclude il PRESIDENZIALISMO.
Eppure se c'è un sistema che funziona discretamente da noi sono le elezioni del Sindaco, dove c'è sì il doppio turno, ma anche un potere forte del primo cittadino che il Primo Ministro se lo scorda !
Detto questo sulla volontà dei due dei tre maggiori schieramenti, confesso di non sapere quale sistema elettorale preferisca Grillo. Forse un proporzionale corretto da soglie di sbarramento e un premio di maggioranza certo non mostruoso come quello attuale.
Sicuramente tutti i partiti piccoli sognano il proporzionale puro, quello della Prima Repubblica, dove la vita media di un governo era UN ANNO....
Personalmente ritengo che un sistema giusto concili in maniere equilibrata rappresentanza e governabilità.
E' di tutta evidenza che NON SIA GIUSTO che un partito che rappresenti un 30% scarso dei voti espressi, e quindi a malapena un quarto dell'elettorato complessivo, abbia la maggioranza assoluta dei seggi !!! Pensate se si fosse realizzato il sogno di Bersani, e avessero vinto da soli anche al Senato, sempre per un pugno di voti (era possibile, anzi, nel 2006 con la minoranza dei suffragi popolari ! ). Una sinistra con il 30% dei voti chiamata a fare riforme fondamentali che riguardavano TUTTI !
Una brutta democrazia direi, e quindi un brutto sistema.
Se lo ricordi Gotor quando va in TV....la fotografia VERA della situazione italiana è quella del SENATO, non quella della CAMERA, drogata da una maggioranza ignominiosa e falsante (su un giornale amico come Repubblica, Gianluigi Pellegrino esortava il PD a RINUNCIARE a quel premio, inaccettabile democraticamente vista la percentuale di voti raggiunta !).
Quali correzioni possibili ? Intanto, se si vuole un premio al vincitore delle elezioni per favorire la governabilità, stabilire comunque questa famosa soglia MINIMA, che non può essere inferiore, per me, al 42% dei voti e questo per entrambe le Camere (se poi eliminiamo un problema con la riforma costituzionale e l'abrogazione del bicameralismo perfetto, ancora meglio ).
Poi soglie di sbarramento sempre al 4% (al limite, abbassarle al 3). Ripristinare le preferenze, con la possibilità degli elettori di votare il proprio candidato (e magari introducendo quella possibilità di referendum di revoca descritto all'inizio).
Questo senza doppio turno. Se sistema francese invece dovesse essere, allora che sia, ma INTERO, e quindi col presidenzialismo.
Il problema è che per fare le riforme istituzionali, e la legge elettorale rientra tra queste, c'è necessità di un respiro più ampio, una visione che non sia di esclusivo proprio vantaggio, oltretutto spesso legato al particolare momento (se il PD avesse in casa un Obama, il presidenzialismo lo vorrebbe...ma non ce l'ha).
Immaginare delle regole funzionali, efficienti, valide per tutti e non solo per la propria parte.
Vasto Programma, avrebbe detto la buonanima di De Gaulle...
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