martedì 30 aprile 2013

E GIA' SULL'IMU L'INTESA VACILLA. BERLUSCONI VUOLE MANTENERE LA PAROLA DATA AGLI ELETTORI. L'EUROPA DRIZZA LE ANTENNE.

Berlusconi stringe la mano a Monti al Senato
Sui giornali, grazie al web, si leggono anche commenti del tipo "sono povero, ma sono onorato di partecipare  alle spese del mio Stato" Lo vorrei conoscere questo eroe !
La parola d'ordine, da più parti, è "redistribuzione delle ricchezze". Che a molti farà rima con "eguaglianza".
Io l'ho già scritto : non sono ricco, anzi sono lontanissimo dall'esserlo. Per lavoro, facendo l'avvocato, mi è capitato e mi capita di avere a che fare con clienti di ogni tasca. Ho conosciuto persone modeste dignitosissime - che però una cosa come quella scritta in incipit non l'hanno mai detta...avevano i guai loro...- e persone ricche umanamente povere. Però, la maggior parte delle seconde, la loro ricchezza se l'erano per lo più guadagnata : rischiando, lavorando, mettendo in campo intuito e capacità che altri non hanno.
Ovviamente c'è gente che è ricca per nascita, per rendita. Non sto parlando di loro, in questo momento.
Parlo di quelli che ho descritto. Dunque, cosa significa "redistribuzione della ricchezza" ?
Che questa gente, che lavora 12-14 ore al giorno (il doppio di me..se non di più, mediamente) , che dà lavoro ad altre persone (io a nessuna, almeno non direttamente) , che investe denaro su cui spesso paga interessi alle banche, alla fine guadagna 100 e deve dare 60 allo Stato che lo ripartisce per quelli che, lavorando la metà, rischiando niente, non dando lavoro ad altri, guadagnano 20 ? 
E questo a qualcuno sembra giusto ? Francamente a me nemmeno un po'.
Ma la redistribuzione della ricchezza nasce da un nobile principio, che è quello della solidarietà. Bene, ma un principio, tanto più "nobile", cessa di essere tale se non fa parte del sentire spontaneo e diventa "obbligatorio" per legge !
Senza contare che qui la solidarietà non è più finalizzata al soccorso delle persone deboli, la difesa degli "ultimi", ma all'assicurazione di un certo tenore di vita !
 "da ciascuno secondo le sue capacità (e fin qui...) , a ciascuno secondo i suoi bisogni (e no caro Marx, a ciascuno secondo i suoi MERITI !!).
Come abbiamo scritto altre volte, il problema è che i bisogni in Occidente sono lievitati oltre misura, mentre le capacità no.
Detto questo in generale, veniamo al problema dell'IMU , sul quale il neonato governo già stenta.
Il PDL ne vuole l'abrogazione (e anche la restituzione !), limitatamente alla prima casa.  Per TUTTI.
E' una promessa fatta agli elettori, e "pacta sunt servanda" ha detto la Gelmini, sfidando il ridicolo !!
Che un politico cerchi di mantenere una promessa elettorale è un'ottima cosa, evidentemente, ma che voglia far passare questo nobile tentativo come la REGOLA del suo operato ( e di quello dei suoi colleghi), beh, è offensivo verso non dico l'intelligenza, ma la semplice MEMORIA della gente.
In ogni caso, la questione è semplice. L'IMU è stata introdotta per garantire il pareggio di bilancio nel 2013, come da impegni con l'UE. Per cui ci sono due problemi da risolvere :
1) ottenere da Bruxelles la possibilità di rientrare un anno dopo, nel 2014. Non sarebbe uno scandalo. Ad altri, Francia in primis, è stato concesso (ma noi abbiamo un debito più grande, ancorché un deficit inferiore).
2) anche ottenendo il placet dell'Europa, in ogni caso avremmo sempre il problema di fare a meno di quell'introito, o perché spendiamo meno (via virtuosa), o perché li rimediamo in altro modo : con altre tasse, (sarebbe solo una presa in giro); indebitandoci ulteriormente (via perniciosa).
Di fondo alla Germania...pardon, lapsus, "all'Europa", quello che importa è che noi mostriamo di abbattere il nostro fabbisogno e, subito dopo, il debito pubblico. Se questo lo riuscissimo a fare crescendo di più, e quindi aumentando l'introito erariale nonostante l'abbassamento della tasse, a loro va bene.
Nella famosa lettera di Trichet, allora al posto di Draghi alla guida della BCE, nell'agosto del 2011, non c'era alcun riferimento all'aumento della tassazione, ANZI, c'era l'esortazione (cogente...) a diminuirla sul lavoro e imprese ! C'erano invece riferimenti chiari e forti al taglio delle spese, in particolare dell'impiego pubblico (in Grecia sembra prossimo il licenziamento di 15.000 dipendenti statali, che in proporzione sarebbe come se ne licenziassero 70.000 da noi !!), e al debito statale.  Monti, lo sappiamo, non è riuscito a fare nulla sul fronte della diminuzione delle spese, e la famosa spendig review è rimasta solo una parola difficile da pronunciare.
La sensazione brutta, ma speriamo di sbagliare, è che PD e PDL alla fine l'unica intesa che troveranno è sul fare più debiti. Ma su quella strada dovrebbero incontrare, immagino e spero, il cerbero germanico.
Ho letto abbastanza in questo anno e mezzo per non apprezzare la posizione tedesca, in assoluto. Ma nemmeno si può pensare di riprendere a fare come eravamo abituati...
Ecco la cronaca della giornata sul Corriere on line

  •  Corriere della Sera 
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IL MONITO DELLA UE: « GLI OBIETTIVI DI BILANCIO PER L'ITALIA NON CAMBIANO»

Imu, Berlusconi: « Toglierla o ce ne andiamo»

Delrio: «Sospesa rata di giugno, poi più leggera per i meno abbienti». Letta: «Vale quello che ho detto in Aula»

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, e il premier Enrico Letta (Ansa)Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, e il premier Enrico Letta (Ansa)
L'intervento di Dario Franceschini, ministro per i Rapporti con il Parlamento, provoca il primo vero caso all'interno del nuovo esecutivo sulla questione (delicatissima) dell'imposta municipale: «L'Imu non verrà tolta, ci sarà una proroga per la rata di giugno. Avremo quindi un problema di cassa per i comuni e ci sarà anche la questione di evitare l'aumento dell'Iva nell'estate 2013», aveva detto Franceschini, conversando con i giornalisti al Senato, rendendo noto che «il primo provvedimento del governo sarà l'approvazione del Def, accompagnato da una risoluzione che prevedrà modifiche in base alle nuove risoluzioni programmatiche». Pronta la risposta del Pdl. Silvio Berlusconi è stato lapidario: «Senza la modifica dell'Imu non sosteremo il governo». Da Bruxelles la commissione Ue avverte: «Gli obiettivi di bilancio per l'Italia non cambiano e il nuovo governo dovrà dire come intende rispettarli senza nuovo indebitamento». In ogni caso: «Abbiamo preso atto della dichiarazione di Letta sull'Imu, ma è presto per commentare, abbiamo bisogno di vedere i dettagli delle misure che verranno prese». E lo stesso premier che poi ci tiene a precisare: «Sull'Imu vale quello che ho detto in Aula». E cioè: «superare l'attuale sistema di tassazione sulla prima casa» parlando di uno stop alla scadenza di giugno per «dare il tempo di elaborare insieme una riforma complessiva».
IMU SOSPESA - Ma la dichiarazione di Franceschini, in mattinata, ha suscitato diverse reazioni tra i partiti con alcuni che hanno chiesto al governo di precisare. E ha costretto il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, a spiegare meglio quanto aveva affermato il presidente del Consiglio in pectore lunedì nel suo discorso a Montecitorio: «L'Imu verrà sospesa per la rata di giugno con l'impegno ad alleggerirla soprattutto per i meno abbienti. Il lavoro sarà fatto con il Parlamento, non possiamo sapere il punto di approdo», ha detto. Rispetto alla rimodulazione dell'Imu, spiega, «c'è un problema di liquidità di Comuni che affronteremo». E sulle risorse eventualmente da mettere a disposizioni Delrio ha sottolineato: «L'Italia non può chiedere alla Commissione europea di aumentare l'indebitamento del 2013». «L'importante - aggiunge Delrio - è riuscire ad ottenere una deroga per gli investimenti strategici. E occorre individuare quali».
BERLUSCONI E IL PDL- Pronta la reazione del Pdl. Silvio Berlusconi non ci sta e ai cronisti in Senato afferma: «Certo che sono fiducioso sia sull'abolizione che sulla restituzione. Non sosterremmo un governo che non attua queste misure né lo sosterremmo dall'esterno. Abbiamo preso un impegno con gli elettori e vogliamo mantenerlo». Pronto anche Renato Brunetta: «Capiamo i problemi del Pd all'indomani del voto di fiducia al governo Letta, un governo, cioè, presieduto da un rappresentante di quel partito, ma ricordiamo che i patti devono essere onorati».
LE PARTI SOCIALI - Intanto i sindacti si dicono contrari all'abolizione. Cgil, Cisl e Uil «non va bene l'idea che si abolisca tout court l'Imu sulla prima casa, così vengono sottratte risorse a politiche più necessarie. Bisogna scegliere e dire che si difendono le persone con una sola casa, non chi ha 20 ville e 37 appartamenti, e con valore basso». Una posizione unitaria. A rivelarla è Susanna Camusso, secondo cui «C'è bisogno di mettere dei cerotti alle emergenze costruite dai precedenti governi e di impostare una linea di politica economica che potrei sintetizzare in redistribuire il reddito, redistribuire il lavoro».

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