sabato 27 aprile 2013

I MAGISTRATI DELLA GAUCHE FRANCESE PEGGIORI DEI COLLEGHI ITALIANI ? ARDUO CONFRONTO

Consolarsi o deprimersi nel vedere che il cancro della magistratura politicizzata non è solo un vulnus italico ?
Questi uomini, che rappresentando uno dei tre poteri cardine dello stato moderno occidentale ( Esecutivo, Legislativo e Giudiziario ) , che rivendicano la più assoluta indipendenza e autonomia, da qualche decennio hanno tracimato dal loro ruolo per invadere le le sfere altrui. Segnatamente, attraverso la giurisprudenza "creativa" fanno o disapplicano le leggi, e quindi concorrano e competono con il Legislatore, e con la disinvolta gestione dell'azione penale tengono sotto scacco i governi che si orientano verso riforme a loro sgradite (specie se riguardano la giustizia). 
Da noi, il sindacato dei magistrati, l'ANM, nega l'evidenza di questa deriva, salvo recentemente buttare a mare uno dei loro esponenti, colpevole di essere troppo anarchico e ambizioso, di volare troppo alto e soprattutto da SOLO. Parliamo ovviamente di Antonio Ingroia, che è vero che ne ha fatte di tutti i colori, ma non è il primo o il solo....
Però, in un delirio di onnipotenza, Peppino ha pensato, grillescamente, di poter indagare - e infangare - chiunque, mentre invece questo gioco è apprezzato coi "nemici" della casta magistratuale, non con gli altri.
E Napolitano, per dire, nemico non è. Anzi. E quindi la storia delle intercettazioni delle sue conversazioni e soprattutto la resistenza, fino alla Consulta, opposta pur di non distruggerle non è stata per nulla apprezzata.
La sconfitta elettorale ha reso nudo il Savanarola delle toghe, e l'ufficio di Aosta, con tanto di targa e nominativo già pronti, è la punizione...
In Francia, ed è questa la notizia, non negano nulla. La corrente di sinistra dei magistrati, l'equivalente della nostra trista MD, nella sua sede sindacale ha una parete dedicata ai "cretini" della politica...che so, magari a memento di chi deve essere coinvolto in qualche indagine prossima ventura....Ce ne sono tanti, con tanto di foto appese, e ovviamente tra tutti spicca l'ex presidente Sarkozy, che infatti più di qualche noia giudiziaria ce l'ha (niente a che vedere coi primati nostrani...). 
Bene, il governo alla rivelazione della cosa, è in difficoltà, segnatamente il Ministro della Giustizia, ma NON il Presidente dell'associazione in questione che, sfrontatamente e con tracotanza, dichiara che quello che dicono e fanno all'interno della loro sede è affare loro.....
Sbagliato. Perché questi "loro" poi devono giudicare NOI.
E non è bello sapere che a giudicarmi sia uno che mi ha appeso al muro di casa sua per esercitarsi con le freccette...
Comunque questo conferma una cosa di cui sono convinto ormai da tempo. C'è un paese in Europa che è peggio dell'Italia. E sono proprio i cugini d'oltralpe. 
E non è una questione di sinistra o destra. Con Sarkozy il giudizio era identico. 
Ecco l'articolo comparso sul Corriere della Sera on line.

LA SCOPERTA CASUALE DI UN GIORNALISTA NELLA SEDE DEL SINDACATO DELLE TOGHE

Francia: il «muro dei cretini»
che imbarazza la magistratura

In bacheca le foto dei «nemici» di destra:da Sarkozy agli intellettuali. Esplode la polemica sulla giustizia «politicizzata»

Dal nostro corrispondente Stefano Montefiori


PARIGI - Il più amareggiato è Philippe Schmitt, generale in pensione e padre di Anne-Lorraine, studentessa 23enne che nel 2007 venne uccisa nel metrò con 34 coltellate da un violentatore uscito di galera grazie a uno sconto di pena. Il generale Schmitt da allora si batte perché vengano limitati i benefici ai delinquenti, e questo è bastato perché anche lui finisse sul «muro dei cretini». «È come se un giudice avesse sputato sulla tomba di mia figlia, sono disgustato», ha commentato Schmitt.
La bacheca con  foto e insulti nel sindacato delle togheLa bacheca con foto e insulti nel sindacato delle toghe

LA BACHECA CHE IMBARAZZA - Il «muro dei cretini» è una bacheca piena di fotografie e insulti scoperta nella sede parigina del «Syndicat de la magistrature», la seconda più grande associazione di categoria (dietro l'Union syndicale des magistrats), che rappresenta circa il 30 per cento dei magistrati francesi e che dal 1968, anno della fondazione, è apertamente schierata a sinistra.
Pochi giorni fa una troupe televisiva di France 3 è entrata nei locali del «Sm» per intervistare la sua presidente, Françoise Martres. Mentre i tecnici sistemavano la telecamera, il giornalista ha notato la parete, tappezzata di immagini dei nemici politici - quasi tutti di destra - ribattezzata «muro dei cretini»: oltre al generale Schmitt ci sono l'ex presidente Nicolas Sarkozy, l'ex premier Édouard Balladur, ministri del precedente governo come Brice Hortefeux o Nadine Morano, l'attuale capogruppo dell'Ump all'Assemblea nazionale Christian Jacob, e poi i giornalisti Éric Zemmour, Étienne Mougeotte (ex direttore del Figaro ) e molti altri; alcuni definiti «uomini di Vichy», altri marchiati con un adesivo del Front National sulla fronte. «Prima di aggiungere altri cretini controllate che non ci siano già», dicono le istruzioni attaccate sulla bacheca.

«TOGHE IMPARZIALI?» - Il video, girato con il telefonino, è finito sul sito di informazione (di destra) Atlantico . È così che i magistrati dimostrano la loro imparzialità? Quando Sarkozy accusa il procuratore Jean-Michel Gentil di perseguitarlo per pregiudizio ideologico a proposito dell'affare Bettencourt, e Henri Guaino difende l'ex presidente scagliandosi contro la magistratura politicizzata (con accenti sentiti per decenni in Italia, ma inediti finora in Francia), è possibile quindi che non abbiano tutti i torti?
Per il governo di sinistra «il muro dei cretini» è una fonte di enorme imbarazzo, tanto che la ministra della Giustizia Christiane Taubira si è sentita in dovere di ricorrere al Consiglio superiore della magistratura: «Si tratta di un atto insopportabile, stupido e malsano, una mancanza grave di deontologia professionale».

LA REAZIONE DELL'UMP? - Il presidente del partito Ump, Jean-François Copé, è scatenato: «Provano a darci lezioni sulla separazione dei poteri, dovrebbero giudicare tutti con equidistanza, e poi stilano una lista nera. È uno scandalo indegno, devono chiedere scusa».
Ma la presidente Françoise Martres a scusarsi non ci pensa affatto, anzi, ha scritto una lettera durissima alla ministra Taubira: in sostanza, quel che fanno o dicono i magistrati nella sede sindacale, e non in pubblico, è affar loro.
Il caso poi si allarga perché Atlantico ha diffuso il video sostenendo all'inizio che l'autore era «un magistrato apolitico»; ieri sera, quando ormai la polemica infuriava, si è scoperto invece che a girarlo sarebbe stato Clément Weill-Raynal, giornalista di France 3 , a sua volta accusato in passato di faziosità a danno della sinistra. L'imparzialità della magistratura, ma a questo punto anche della stampa francese, sono di nuovo messe in discussione.

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