sabato 29 giugno 2013

ALESSANDRA MORETTI. NON SOLO I GRILLINI TRADISCONO


All'epoca, quando Berlusconi si rivolse alla Bindi definendola "più bella che intelligente", il sarcasmo venne stigmatizzato da molti e fece ridere i più.
Nel definire invece la Moretti più bella che brava non c'è nessuna ironia, semmai un garbato valorizzare una indubbia qualità (la deputata PD è minuta, quindi non un fisico da modella, però ha indubitabilmente un bel volto), facendo finta che ci sia anche l'altra, seppure in misura minore.
Non so se sia stata per questa sua telegenia o - come spettegola qualcuno vicino all'ex segretario - se galeotta fu una infatuazione senile precoce (in fondo l'uomo ha solo 61 anni, 20 di differenza che vuoi che siano ??) dello sfortunato smacchiatore di giaguari , sta che non si comprendono, da osservatori esterni, le ragioni della scelta di Alessandra Moretti come portavoce del Comitato Bersani per le primarie dello scorso dicembre in competizione con Renzi. Perché la Moretti , quando parla, smarrisce tutti i punti guadagnati guardandola silenziosa : non è simpatica, anzi, la voce prende rapidamente una sgradevole nota stridula se il dibattito si fa polemico (specie grazie a lei...), e parla come un ventriloquo, vale a dire lei apre la bocca e le parole sono di altri, concetti triti e stranoti. Mai un volo solitario, un pensiero magari  discutibile ma originale.
Non sono piccoli difetti, ma gli assi nella manica ( venir bene in tv ed essere la protetta del Capo) erano sicuramente più forti. Poi però a febbraio accade quello che non era previsto : la marcia trionfale verso Palazzo Chigi non si conclude e Bersani, esaurito un tristo tentativo di provare a ottenere una non sfiducia da chiunque servisse (l'ha chiesta prima a Grillo, ok, ma poi andavano bene TUTTI, anche la Lega e pure il PDL) ,non diventa Premier. Ohi, nemmeno il tempo di una prece e già la bella Alessandra si sgancia dalla casa paterna , manco fosse una ortottera qualunque, e ostenta la sua scheda bianca alla votazione di Marini quale presidente della Repubblica. E' tradimento, e finalmente in tanti oggi lo dicono, Bersani compreso, ricordando che NON SOLO Prodi è stato fatto fuori dal fuoco amico, ma prima di lui Marini , designato a grande maggioranza dal partito come candidato al Quirinale ( e sarebbe stato eletto perché c'era l'intesa con Monti e Berlusconi ) e ugualmente affossato. I dissidenti rivendicano che loro l'hanno fatto alla luce del sole, ma Bersani e altri hanno giustamente loro replicato che in un partito, un una associazione, si sta rispettando le regole, tra cui, d'oro, quella del principio di MAGGIORANZA:
Ma la furba e belloccia deputata aveva capito che la stagione del segretario era finita e aveva iniziato a smarcarsi. Per quale nuovo lido però ? E questo è meno facile capirlo. Oggi parla assai bene di Renzi (qualcuno ricorda le dichiarazioni ai tempi delle primarie ? Se non era l'uomo di Arcore, come spregiativamente lo definiscono tuttora  i piddini   rosso-radicali , poco ci mancava ) ma la virata sarebbe veramente clamorosa.
Non perché la donna non ne sia capace (nel 2007, dopo aver esordito in politica nel 2003 nei DS, la "nostra" eroina  si era candidata alle elezioni provinciali di Vicenza  a sostegno della candidatura diGiorgio Carollo, fondatore di Veneto per il PPE ed ex coordinatore regionale di Forza Italia nel Veneto) , ma perché  Matteo non pare irrtibile da certi "canti" di sirena, e preferirà dare priorità ai suoi fedelissimi, capaci di restare con lui anche dopo la  (onorevolissima ) sconfitta nelle primarie del 2012. Lei parla bene anche di Cuperlo, ma chi ci crede al mohicano dalemiano nella stanza principale di via Nazzareno  ? Insomma la nostra è in cerca di un nuovo sponsor ma al momento il bel musetto non trova clienti.
E intanto, in tv ci va di meno...
Se poi veramente accadesse che Fassina viene eletto nuovo segretario del PD, e allora per la povera Ale non resterebbe che sperare che le tocchi la fortuna di Elena con Menelao, che nonostante tutto, alla fine della guerra di Troia, se l'era ripresa, e rigettarsi ai piedi del ferito Bersani, che magari le ammazza pure il vitello grasso....
Ecco il servizio a lei dedicato letto oggi su Libero

Figlia ingrata

Moretti, tradisce Bersani per Renzi

L'ex portavoce di Pier sarebbe pronta a sostenere il sindaco come candidato alla segreteria del Pd


"Figlia" ingrata, l'ex portavoce di Bersani scarica Pier e si avvicina a Renzi...



Tutto è cominciato nel febbrile mese di aprile per l'elezione del Presidente della Repubblica. Lei, Alessandra Moretti, allora ancora bersaniana di ferro, durante le votazioni per Franco Marini presentò una scehda bianca. Fu questo il primo tradimento. Da allora, le stoccate della "figlia ingrata" contro Bersani sono state un crescendo mentre parallelamente, aumentavano le strizzate d'occhio a favore di Renzi. Il primo outing risale allo scorso gennaio, quando in un'intervista a La Repubblica, definì il sindaco di Firenze: "Bravo e rispettoso. E' una risorsa". Intervistata dal sito L'inkiesta sulla segreteria del Pd dice. "A me piace molto Gianni Cuperlo, e stimo anche Matteo Renzi". Ufficialmente non si sbilancia, ma voci di corridoio si rincorrono insistenti nel sostenere che la "Carol Bouquet del Pd" abbia del tutto tradito Bersani che alla segreteria ha candidato Fassina, per sostenere fortemente la candidatura di Renzi.
L'outing -  Nell'intervista lei si definisce ancora bersaniana "nella misura che l'ex segretario aveva dello stato sociale, delle liberalizzazioni e dei diritti. Il manifesto presentato da Bersani prima delle recenti politiche è un manifesto in cui credo ancora". La Moretti dice che le voci di un suo avvicinamento all'entourage di Renzi sono "alimentate da alcuni miei avversari di partiti o da chi non ha apprezzato il mio gesto di autonomia e coraggiio. Non ho fatto una scelta di convenienza. Insomma sono voci per svilire la mia presa di posizione. Tant'è che ho aderito ad un manifesto sottoscritto da una cinquantina di parlamentari che desiderano un Pd che lavori sui contenuti e sui programmi. Un Pd Fassina. A me piace molto Gianni Cuperlo, ma, come ho detto in diverse occasioni, stimo anche Renzi. Mi aspetto di leggere i vari progetti prima di prendere una decisione. 

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