Fossi in Balotelli rispedirei al mittente l'aggettivo "imbecille" rivoltogli dalla senatrice PD Capacchioni che ha così reagito al tweet inviato dal calciatore, cui veniva attribuito un ruolo di simbolo "anticamorra" : "Questo lo dite voi! Io vengo perché il calcio e bello e tutti devono giocarlo dove vogliono e poi c'è la partita!!!!".
La senatrice sarebbe nota per il suo impegno contro la criminalità organizzata e questo è ammirevole. Però, appunto, lei fa la politica di mestiere, e ci sta che abbia destinato il suo impegno sociale in una battaglia simile. Balotelli è un giovane di 23 anni che fa il calciatore e ha già dimostrato ampiamente di appartenere non alla categoria di un Tommasi ( credo che come l'ex giocatore della Roma ci sia solo lui o quasi...qualcosa vorrà dire) e nemmeno dei prudenti luogocomunisti (quelli che dicono solo frasi scontate) ma bensì ai Cassano, e prima di lui e fuori Italia gente come George Best ( "ho speso una marea di soldi in auto, donne e alcol. Tutti gli altri li ho bruciati in cazzate"...).
Li chiamano "Bad Boy", e tali rimangono spesso anche quando crescono. Finchè segnano o comunque sono campioni, vengono idolatrati a prescindere dalle scemenze che possono dire.
Nella fattispecie peraltro Balotelli non ha detto nulla di che, se non, poco furbescamente, non tacere di fronte all'imprimatur attribuitogli da un giornalista : simbolo dell'anticamorra...
E perché mai ? Cosa avrebbe mai fatto in questo senso Balo ? E perché lo dovrebbe fare, se, com'è evidente, la cosa non è nelle sue corde ?
Non sarà invece imbecille pretendere delle cose da persone che solo perché famose per saper dare calci ad un pallone non per questo diventano eroi sociali ?
A me Mario non sta simpatico (Cassano invece ogni tanto mi fa ridere ) e anche come calciatore ho il sospetto che sia sopravvalutato (certo, ha grandi doti fisiche e anche tecniche, ma, come insegnano i veri, grandi fuoriclasse, poi il temperamento, il carattere contano, eccome ). Però non dimentico che è un calciatore ed un giovane che da prima ancora di aver compiuto 20 anni è diventato ricco ( con tutti i vizi e la distanza da altre realtà spesso conseguenti). Non mi aspetto nulla da lui, figuriamoci in campo sociale.
Perché strumentalizzarne la fama ? Come ha cercato di fare prima la Kienge (anche lei poi delusa) e oggi altri sul fronte anticamorra ?
A volte si è eroi per caso, ma per forza non l'ho ancora visto.
Di seguito, la notizia come postata su La Stampa.it
Stretta su Twitter, Prandelli ai ripari
“Ai Mondiali vietati i social network”
ANSA
Il ct azzurro Prandelli insieme a Mario Balotelli
La decisione dopo il cinguettio
di Balotelli che ha sollevato
polemiche: «In Brasile avremo
un regolamento interno rigido»
di Balotelli che ha sollevato
polemiche: «In Brasile avremo
un regolamento interno rigido»
Durante il Mondiale in Brasile ci sarà un controllo più
stretto sull’uso dei social network da parte dei giocatori della
nazionale. Cesare Prandelli, intervistato da Bruno Gentili per “Il
processo dei Lunedì” su RaiSport 1, lo ha detto chiaramente.
La misura è stata studiata dopo il tweet di Mario Balotelli («Io simbolo anticamorra? Questo lo dite voi») che ha innescato furiose polemiche. «Non so se c’è accanimento nei suoi confronti, so solo che è sempre sotto pressione. Mario è un ragazzo che deve vivere i suoi 23 anni - ha detto il ct Prandelli - ma al tempo stesso è un personaggio di fama mondiale e tutto questo deve accettarlo. Per quello che ci riguarda non ha mai creato grandi problemi, ha il suo modo di pensare. Anche se a volte se le cerca». A proposito di social network ha aggiunto: «Nel periodo del Mondiale avremo un regolamento interno più rigido».
Anche l presidente della Federcalcio Abete, nella giornata di ieri, aveva invitato a una maggiore attenzione: «Nella comunicazione serve più cautela: è stato commesso un errore», ha detto in riferimento al cinguettio di Balotelli. Nella giornata di festa di ieri, sul campo di Quarto sottratto alla camorra, la nota stonata era stata la polemica intorno a Balotelli. «Cosa ho pensato quando ho letto il tweet? Che Balotelli è un imbecille», il duro commento della senatrice Pd Rosaria Capacchione, presente al campo Giarrusso, nota per il suo impegno contro la criminalità organizzata. «D’altra parte dopo al visita a Scampia...La sua è per metà ingenuità, per metà l’arroganza di chi vive al Nord, lontano, e non sa».
È stato molto severo amche il giudizio del prete anticamorra don Aniello Manganiello: «Mi chiedo se Balotelli abbia ancora diritto ad essere convocato nella Nazionale. Credo che i responsabili farebbero bene a prendere iniziative disciplinari a tempo indeterminato, perché vogliamo che chi gioca con i colori dell’Italia anche in questo abbia le idee chiare: dobbiamo tutti essere contro la camorra, perché è una di quelle organizzazioni criminali che hanno tolto al Sud la possibilità di decollare». Ma in difesa di Balotelli sono arrivate le parole del pm Antonello Ardituro, magistrato che decise di far rinascere la piccola società flegrea piuttosto che chiuderla. «Ho parlato con Balotelli prima dell’allenamento - le sue parole - Era felice di essere qui. Ma ad essere simbolo della lotta alla camorra è tutta la nazionale, non solo un giocatore».
In campo, con Insigne, Supermario è stato comunque il più cercato dai colleghi dilettanti di Quarto, per foto ricordo e autografi ai quali non si è mai sottratto, col sorriso sfoggiato anche con i compagni azzurri. Poi la partitella, qualche tocco raffinato. Ma che fosse per lui giornata imbarazzante o scomoda, lo ha confermato il finale di giornata. La nazionale va a centrocampo per salutare, Balotelli calcia ancora qualche pallone in porta poi va da Prandelli a chiedere il permesso e via di corsa nello spogliatoio mentre i compagni ancora si attardano un attimo. Non un tweet, ma il fermo immagine di una giornata particolare.
La misura è stata studiata dopo il tweet di Mario Balotelli («Io simbolo anticamorra? Questo lo dite voi») che ha innescato furiose polemiche. «Non so se c’è accanimento nei suoi confronti, so solo che è sempre sotto pressione. Mario è un ragazzo che deve vivere i suoi 23 anni - ha detto il ct Prandelli - ma al tempo stesso è un personaggio di fama mondiale e tutto questo deve accettarlo. Per quello che ci riguarda non ha mai creato grandi problemi, ha il suo modo di pensare. Anche se a volte se le cerca». A proposito di social network ha aggiunto: «Nel periodo del Mondiale avremo un regolamento interno più rigido».
Anche l presidente della Federcalcio Abete, nella giornata di ieri, aveva invitato a una maggiore attenzione: «Nella comunicazione serve più cautela: è stato commesso un errore», ha detto in riferimento al cinguettio di Balotelli. Nella giornata di festa di ieri, sul campo di Quarto sottratto alla camorra, la nota stonata era stata la polemica intorno a Balotelli. «Cosa ho pensato quando ho letto il tweet? Che Balotelli è un imbecille», il duro commento della senatrice Pd Rosaria Capacchione, presente al campo Giarrusso, nota per il suo impegno contro la criminalità organizzata. «D’altra parte dopo al visita a Scampia...La sua è per metà ingenuità, per metà l’arroganza di chi vive al Nord, lontano, e non sa».
È stato molto severo amche il giudizio del prete anticamorra don Aniello Manganiello: «Mi chiedo se Balotelli abbia ancora diritto ad essere convocato nella Nazionale. Credo che i responsabili farebbero bene a prendere iniziative disciplinari a tempo indeterminato, perché vogliamo che chi gioca con i colori dell’Italia anche in questo abbia le idee chiare: dobbiamo tutti essere contro la camorra, perché è una di quelle organizzazioni criminali che hanno tolto al Sud la possibilità di decollare». Ma in difesa di Balotelli sono arrivate le parole del pm Antonello Ardituro, magistrato che decise di far rinascere la piccola società flegrea piuttosto che chiuderla. «Ho parlato con Balotelli prima dell’allenamento - le sue parole - Era felice di essere qui. Ma ad essere simbolo della lotta alla camorra è tutta la nazionale, non solo un giocatore».
In campo, con Insigne, Supermario è stato comunque il più cercato dai colleghi dilettanti di Quarto, per foto ricordo e autografi ai quali non si è mai sottratto, col sorriso sfoggiato anche con i compagni azzurri. Poi la partitella, qualche tocco raffinato. Ma che fosse per lui giornata imbarazzante o scomoda, lo ha confermato il finale di giornata. La nazionale va a centrocampo per salutare, Balotelli calcia ancora qualche pallone in porta poi va da Prandelli a chiedere il permesso e via di corsa nello spogliatoio mentre i compagni ancora si attardano un attimo. Non un tweet, ma il fermo immagine di una giornata particolare.
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