domenica 17 novembre 2013

CASO CANCELLIERI. ADESSO SONO GLI ESPERTI DEL MINISTERO AD ATTACCARE I PM : VIOLATE LE NORME. HANNO RAGIONE ?


Trovo molto interessante l'articolo di cronaca de La Stampa  e, se fondate (a me le contestazione appaiono fondate, ma non sono un penalista e quindi mi rimetto senz'altro all'opinione degli specialisti della materia, che ognuno dovrebbe parlare delle cose che sa, oppure andare al Bar o al Mercato, che lì va bene tutto), gravi le accuse rivolte dagli esperti giuridici del Ministero di Giustizia contro i PM che si sono occupati del Dossier Cancellieri (che ormai così si chiama).
Personalmente, tutto mi sembra in linea con la disinvoltura ormai nota degli uffici della Procura, ormai famosi per un sostanzialismo spregiudicato che se ne frega delle regole procedurali. Sempre, e da un po' anche e di più con politici e uomini di governo.
Fosse è questa l'attuazione del principio "La legge uguale per tutti" ? Che la pubblica accusa viola ormai le leggi senza guardare in faccia a nessuno ?
Non mi sembra, del caso, un gran progresso. Semmai, per i deboli, una ben magra consolazione. 
Ma ecco la notizia, in attesa di pareri tecini illuminati


Cancellieri, il ministero contro i pm:
“Norme violate cinque volte”


Giancarlo Caselli

Annamaria Cancellieri, in questi mesi non ha mai voluto esternare dubbi sulla correttezza della procura di Torino, ha vissuto l’interrogatorio come un passaggio necessario per dimostrare la sua lealtà istituzionale, e la correttezza come ministro di Giustizia. Ma i suoi collaboratori, lo staff che mastica di diritto e di procedura penale, hanno «molto sofferto» in queste settimane. In sintesi, la procura di Torino avrebbe commesso cinque violazioni delle regole. Proviamole a sintetizzare così come sono state proposte in diversi colloqui occasionali avvenuti in queste settimane. 
Il presupposto del coinvolgimento di Annamaria Cancellieri nel fascicolo Fonsai che ha portato alla carcerazione di Salvatore Ligresti e dei figli per aggiotaggio e altro è la intercettazione della telefonata tra la compagna di Ligresti, Gabriella Fragni, e il ministro Cancellieri nella quale l’amica di famiglia dichiara la sua disponibilità a fare qualcosa, esprimendo giudizi negativi sulla stessa inchiesta. 
La procura, ascoltando la telefonata, avrebbe dovuto scegliere tra due ipotesi di lavoro. Nel caso in cui l’avesse valutata ininfluente ai fini della indagine e penalmente irrilevante, avrebbe dovuto eliminare la telefonata dal fascicolo, distruggendola insomma. 
Ma legittimamente ha deciso di voler approfondire i contenuti della stessa. Il problema non è, dunque, il se ma il come in questi mesi è stato approfondito l’argomento. Per dirla tutta, e sarebbe la prima violazione delle regole, «la procura avrebbe dovuto mandare le carte al Tribunale dei ministri, magari ipotizzando un abuso d’ufficio nell’esercizio delle funzioni di Guardasigilli». 
Il fatto che la Procura di Torino sia orientata a trasmettere gli atti a Roma, al Tribunale dei ministri, e che, all’inizio della settimana, debba solo discutere se inviare il fascicolo senza o con una ipotesi di reato, è una presa d’atto a scoppio molto ritardato di ciò che avrebbero dovuto fare dopo aver sentito quella telefonata. 
Ma Annamaria Cancellieri fu sentita come persona informata dei fatti senza la presenza di un difensore. Obbligatoria, «perché l’atto istruttorio era finalizzato a capire se il ministro avesse violato la legge, e dunque era finalizzato a trovare fonti di prova». «Sotto tale profilo vi è un ulteriore violazione di legge, non potendo essere obbligato a rispondere chi viene sentito su fatti che potrebbero implicare una propria responsabilità». 
Se le carte fossero state inviate a Roma, ne consegue che quella intercettazione per essere utilizzata avrebbe dovuto avere l’autorizzazione della Camera di appartenenza e se non è parlamentare, del Senato. «Nessuno può dubitare del fatto che il verbale di informazioni raccolto dal procuratore aggiunto il 22 agosto - è la contestazione di via Arenula - esordisce proprio (anche se non se ne dà neppure atto) dalla lettura o dalla indicazione del contenuto della conversazione intercettata». 
Finora sono tre le contestazioni di atti illegittimi (violazione della competenza del Tribunale dei ministri, interrogatorio come persona informata dei fatti e non come indagata, violazione delle garanzie costituzionali che impongono l’autorizzazione del Parlamento per l’uso delle intercettazioni di un ministro). Ma ve ne sono anche altre. 
La polizia giudiziaria ha eseguito verifiche sulle affermazioni del ministro. E infine l’attività della procura di Torino nei confronti del Guardasigilli non è passata attraverso il filtro di un giudice.

7 commenti:

  1. Si naviga ai fini procedurali , ma non sopprime quelli morali,!
    IO SONO IL CITTADINO DELLA STRADA . DI QUELLA MASSA ENORME CHE NON HA GIUSTIZIA,. !!! Si dà la colpa alle leggi ed alla costituzione,.
    I miei diritti in mano agli avvocati.!!!.

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  2. Nel fascio :Quello che non è concesso è vietato.!!!
    Nella "attuale democrazia" Quello che non è vietato è concesso.,!!!
    UN DIVARIO EMORME NELLA SOCIETà.!
    Il Silenzio della madre sempre in cinta ha prodotto in Italia ; Non c'è giustizia per LA Verità ai fini di Verità e Giustizia.!!!
    La colpa viene data alle leggi ed alla costituzione.... da chi ha la "Veste" ed il potere di rispettare e far rispettare.- SIAMO STANKI,!!!

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  3. Francamente non riesco a decifrare correttamente i due commenti. Sicuramente limite mio. Però faccio notare ad entrambi i lettori che in questo POST non era in discussione l'aspetto politico e/o morale della vicenda Cancellieri bensì quello GIURIDICO. Il Ministro non ha violato, a quanto si sa, nessuna norma, mentre sicuramente i PM di Torino sì, quelle di procedura. Ed è un vizietto ormai stra abusato di cui pure, caro Robespierre (a che triste personaggio ha deciso di ispirare il suo nick name...) dovremmo essere stanchi.

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  4. Di fatti dico "Procedurale"
    Ai fini procedurali con in mano i miei diritti sono venuti meno alla mia fiducia e mandato "ai fini procedurali" la Verità ai fini di verità e giustizia : Una chimera.!!!

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  5. Robertspier.??? . un Nicl . tetro e sanguinario.-
    Non per mia presunzione o Giudizio.- per capire quanto da me scritto risale al governo Giolitti ad oggi . Naturalmente per ciò che riguarda la Giustuzua. Sudditi delle leggi dei Principi Marchesi ., Conti . RE-. della unione d'Italia.
    Il cofice civile fatto Con la Reppubblica . Negato i suddetti titoli- ecc... Vi sarebbe da dire tanto e poi tanto della getione Italia dei furbi e furbastri. - Vedi Tu o Lei.-

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  6. Bruno Auricchio, penalista18 novembre 2013 alle ore 20:41

    Certamente macroscopici "difetti" procedurali, ai quali è aduso un buon numero di magistrati, alcuni "caterpillar" altri indifferenti, altri superficiali, altri affetti da "mire" guidate. E' un male divenuto endemico che cancella la certezza del diritto. Quanto alla signora Cancellieri, dire "sprovveduta" è dir poco; meglio si adatta, anche per lei, il termine "indifferenza", pressapochismo, peggio ancora, "abitudine" a comportamenti ormai invalsi tra chi ... conta ...

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    1. Il PG. di Torino ; Giancarlo Caselli, Và in pensione , Io lo vedrei bene come Ministro di Giustizia. Dato e concesso che Lui accetti.!!!
      L'talia dalle Alpi a Lampedusa ha necessità più che mai gente che gli faccia onore; Bandire i Mercanti dal Parlamento e dal Senato.- "Prima che lo faccia Sansone"
      Dite la Vostra, Io Ho detto la Mia.!!!
      Sia chiaro , non ho mai fatto parte della struttura interna , esterna, dei "Palazzi"- =Mai incontrato il P.G. Caselli,!!!
      Sono il semplice cittadino della strada. ... Stanko.!!!

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