Il capo della Associazione Nazionale Magistrati, il Dr. Sabelli, PM (di grazia, ma perché i capi dell'associazione sono sempre dei pubblici ministeri ?) si duole assai dell'attenzione data ad un episodio, l'esposto al CSM del Dr. Robledo contro il capo della procura di Milano, Bruti Liberati, che certo non giova all'immagine dei "migliori della società civile", quali pretendono di essere i magistrati solo perché tali, dichiarando :
"Quanto sta accadendo non va presentato come una guerra. perchè così si rischia di dare evidenza patologica a una situazione che rientra nella fisiologia di un ufficio di Procura".
Della serie, come ha giustamente osservato l'amico e collega Domenico Battista : " sono fatti nostri e "non disturbate il manovratore" , altrimenti ne viene fuori una immagine della magistratura non positiva. Come se curare l'immagine fosse compito non di chi ha così delicate responsabilità, ma del cittadino che subisce le patologie del sistema. Un invito a comportarsi come gli struzzi".
Ovviamente la Camera penale degli avvocati milanesi non ci sta e osserva : ".."Il tema delle cosiddette “tabelle”, cioè dei criteri in base ai quali i procedimenti vengono assegnati agli uffici e ai singoli magistrati, infatti, riguarda direttamente la garanzia del cittadino"
Oggi Ferrarella, che sul Corsera segue la vicenda, getta altra legna sul fuoco, ricordando una strana dimenticanza del 2012, dove una pratica, palesemente destinata all'ufficio diretto da Robledo, che si occupa di reati della pubblica amministrazione e delle ipotesi di turbativa d'asta, fu indirizzata da Bruti Liberati a Fusco, e poi a Greco, che invece si occupano di reati finanzari. E già questo era strano. Dopodiché i due restituiscono al capo il fascicolo dicendogli l'ovvio, vale a dire che la competenza era del pool di Robledo, ma Bruti Liberati a quel punto si fa il ponte dell'immacolata e poi si scorda della cosa. Se la rammenterà 4 mesi dopo, quando il danno - l'asta su cui si doveva indagare - era stata fatto.
Per carità, tutto può essere, e anche i capi sbagliano.
Però è curioso che Sabelli si innervosisca. Ma davvero crede di far parte di un mondo lindo e pinto ?
Sarebbe un poveraccio se veramente lo pensasse.
Di seguito l'articolo di Ferrarella
Inchiesta smarrita
Bruti: mia deplorevole dimenticanza
Il procuratore e il fascicolo
Sea-Gamberale
MILANO — In attesa che il Csm divida torti e ragioni (nell’attività della Procura di Milano) tra il capo del pool reati contro la pubblica amministrazione, Alfredo Robledo, e il capo della Procura Edmondo Bruti Liberati con i suoi vice Ilda Boccassini e Francesco Greco, almeno su uno dei casi denunciati da Robledo è già possibile mettere un punto fermo documentale: è cioè vero che il travagliato fascicolo su Vito Gamberale, per turbativa nell’asta bandita dal Comune di Milano il 16 dicembre 2011 per vendere il 29,75% della società di Linate e Malpensa incamerando soldi necessari a far quadrare il bilancio, da inizio dicembre 2011 a metà marzo 2012 fu trattenuto dal procuratore capo nel proprio ufficio per «una deplorevole dimenticanza», creando «ritardo esclusivamente a me imputabile».
Parola di Bruti stesso. In una lettera al protocollo riservato. Non di adesso, nel pieno delle polemiche con Robledo, ma del 2012, all’epoca proprio dei fatti.
Il 25 ottobre 2011 i pm fiorentini Turco e Mion avevano trasmesso a Milano una intercettazione nella quale il 14 luglio 2011 Gamberale (fondo F2i) e il suo manager Maia parevano prefigurare tentativi di farsi cucire addosso il bando del Comune. La doglianza di Robledo è che il fascicolo avrebbe dovuto subito conclamare una turbativa d’asta di competenza del suo pool, mentre Bruti il 27 ottobre 2011 lo iscrisse nel modello degli atti «non costituenti notizie di reato» e lo assegnò al capo del pool reati finanziari Greco: questi il 2 novembre lo coassegnò al pm Fusco, che il 6 dicembre (dopo indiscrezioni di Reuters e Sole 24 Ore ) segnalò a Bruti l’opportunità di riassegnarlo al pool di Robledo per competenza sulle turbative d’asta. Mancavano solo dieci giorni all’asta, che il 16 dicembre andò deserta dopo la bizzarra presentazione fuori tempo massimo dell’offerta di una società indiana, col risultato che il fondo di Gamberale si aggiudicò le azioni Sea offrendo 1 euro più della base d’asta di 385 milioni. Ma il fascicolo, annunciato da Bruti in arrivo a Robledo il 9 dicembre 2011, a Robledo arrivò davvero solo il 16 marzo 2012, dopo articoli di Espresso online e Corriere della Sera sul fascicolo desaparecido. Al Csm — che ieri ha deciso di esaminare lo scontro Robledo/Bruti sia nella prima commissione competente sui trasferimenti d’ufficio per incompatibilità ambientale o funzionale, sia nella settima competente sull’organizzazione delle Procure — Robledo sostiene che, quando ne chiese ragione, Bruti gli parlò di una dimenticanza.
Possibile? Sì, come ora prova una lettera scritta il 23 marzo 2012 proprio da Bruti a Robledo «al fine di evitare il protrarsi di una situazione di difficoltà nell’immagine esterna dell’Ufficio». Bruti ricostruiva che «nell’imminenza della festività di S.Ambrogio/Immacolata, stante la chiusura festiva dei nostri uffici amministrativi, ho trattenuto il fascicolo nel mio ufficio», dopo che in una riunione si era deciso di affidarlo appunto a Robledo per competenza interna. «Purtroppo — proseguiva Bruti — non avendo provveduto io alla riassegnazione immediatamente dopo il “ponte”, successivamente, per una mia deplorevole dimenticanza, il fascicolo è rimasto custodito nel mio ufficio». È una assunzione di responsabilità costosa per il procuratore, di cui però si scorge una puntuta ironia nell’aggiungere «tu (Robledo ndr ) non mi hai più chiesto notizie dopo, immagino per discrezione». Qui si coglie un possibile «Aventino» di Robledo, forse indispettito per il ricevere il fascicolo ad asta ormai celebrata e senza più chance di intercettazioni o perquisizioni tempestive. «Dopo aver interpellato te e Fusco — aggiungeva Bruti il 23 marzo 2012 — ho ricostruito mentalmente l’iter dei movimenti del fascicolo, che infatti ho rinvenuto nel mio ufficio dove lo avevo posto in dicembre». Nel consegnarlo a Robledo «con delega nominativa in ragione della delicatezza della situazione», Bruti si diceva «convinto che la tua esperienza e la tua abnegazione ti consentiranno di gestire al meglio questa delicata situazione, nonostante il ritardo, ripeto, a me esclusivamente imputabile». Robledo 20 giorni fa ha concluso l’inchiesta, contestando a Gamberale la turbativa d’asta non per le condizioni del bando (su cui i tecnici del Comune avrebbero stoppato interferenze) ma per una ipotizzata illecita intesa con l’indiano Behari Vinod finalizzata alla desistenza della società indiana in cambio della «promessa di cedere poi una quota tra 5% e 7%» .
ROBERTO TUTINO
RispondiEliminaLa magistratura è divisa nelle seguenti CORRENTI istituzionalizzate:
- Unità per la Costituzione
- Magistratura Democratica
- Movimento per la giustizia
- Articolo 3
- Magistratura indipendente.
Alcune di queste sono dichiaratamente politicizzate.
In nessuna altra nazione del mondo esiste una situazione di questo genere.
DOMENICO BATTISTA
RispondiEliminaOttimo, salvo una (voluta) ingenuità : domanda ultronea quella del perchè gli elementi più in vista delle associazioni dei magistrati sono sempre p.m. La carriera "poiltica" , amico mio, si fa sui giornali, rendendo dichiarazioni ed interviste sulle inchieste in corso e non scrivendo sentenze