sabato 8 marzo 2014

PARTENZA 14 ANNI. ARRIVO 16. SE NON L'HAI DATA, SEI SFIGATA

 
Non leggo il Fatto Quotidiano, non apprezzo la linea editoriale e non dico quello che penso di Travaglio. Detto questo, non credo che sia un foglio meramente gossiparo. Non so cosa pensare quindi nel leggere l'articolo che pubblica in cui viene dato spazio alle "confessioni" di Chiara, una quindicenne liceale di Milano, che tratteggia un ritratto di sé e delle proprie coetanee che, in questi termini, sembra difficilmente credibile.
O meglio, che ci siano ragazze così disinibite, questo è notorio, che anzi sappiamo ormai che alcune hanno anche pensato di mettere su un piccolo business su questa facilità alla dimensione sessuale. Ma faccio fatica pensare che la maggioranza delle adolescenti sia così. 
Che qui non è la fissa del ragazzetto, virus che ahimè continua a colpire il genere femminile dagli 11-12 anni in poi (più spesso "fine pena mai"), o di "fare esperienze". Quello che questa ragazza rappresenta sarebbe la prova provata di come la forbice tra sessualità e intelligenza emotiva sia sempre più ampia. 
Queste giovanotte hanno la maturità - nel senso di capacità - del "fare", non quella del "sentire". E allora, che esistano, certamente; che siano anche non poche, temo pure, ma che restino ancora minoranza, ancorché folta, lo spero e lo penso.


Sesso a 14 anni, le adolescenti raccontano: “Se non ti fai sverginare sei una sfigata”

Inchiesta 'Sex and teens' (1 - continua) - Chiara, quinta ginnasio a Milano, dà la sua versione: "Il primo anno di liceo comincia la conta: entro 12 mesi bisogna 'darla via' altrimenti vieni emarginata". E i maschi? "Non ci pressano perché non ce n'è bisogno". Nessuna cura della contraccezione: "Il lunedì in classe c'è il panico: non ci si ricorda se il sabato, ubriache o fumate in discoteca, si è usato o meno il preservativo"

Ragazze
La partita di pallavolo è appena cominciata e seduti per terra, in palestra, ci sono un po’ di ragazzi che usano “l’ora buca” per fare un tifo svogliato. C’è anche la professoressa di educazione fisica, che annota con una bic blu le assenze sul registro. A interrompere tutti è una ragazza di quinta ginnasio, che invade il campo: “Finalmente mi hanno stappata!”, urla, correndo attorno alla rete con le braccia alzate. “Sì, sì: mi hanno sturata ieri sera”. È settembre 2013. E Margherita (nome di fantasia) celebra così, davanti a compagni di scuola più e meno intimi, la perdita della sua verginità. A raccontare l’episodio è Chiara, che studia nello stesso liceo milanese e che quella mattina giocava nel ruolo di alzatrice. Reazioni? “Non molte. La prof l’ha guardata male, la maggioranza di noi l’ha ignorata e qualcuno le ha fatto i complimenti”. In fondo, Margherita ci ha messo un anno intero per riuscire nella missione. Chiara spiega come funziona: “All’inizio della quarta ginnasio si fa la conta. Di solito, solo tre o quattro ragazze arrivano al liceo già sverginate. La regola è che bisogna liberarsene entro l’anno successivo. Per questo, a fine estate, ci sono un sacco di noi che vanno col primo che passa, giusto per non sforare i tempi. Perché a settembre si fa il bilancio”. Chiara, capelli biondi alle spalle, occhi castani col mascara nero sulle ciglia, stelline disegnate a penna sul polso, è una delle pochissime ragazze della sua classe a essere ancora vergine. “Se sei una persona sensibile, vivi molto male il fatto di non averla ancora data. È vero: se non sei carina, se non segui la moda, vieni un po’ emarginata. Ma è il sesso l’unico argomento che tiene banco, l’unica carta d’accesso per restare nel gruppo. O sai quello di cui parli, o ti escludono per davvero. Ti trattano come una bambina, ti lasciano fuori dal gruppo, ti prendono sempre per il culo, come fossi una sfigata”.
Illustrazione di Maurizio Ceccato
Illustrazione di Maurizio Ceccato
I PRELIMINARI
Le regole sono semplici e, anche se non valgono per tutti, finisce che tutti le rispettano. Ai preliminari, spiega Chiara, non si dà alcun peso: “Se esci con un ragazzo per un paio di settimane, è normale fargli almeno una sega. Sì, lo racconti in classe, ma non è una gran notizia: nessuno si stupisce”. Non si diventa popolari nemmeno per il sesso orale: “Le mie amiche lo fanno spesso nei bagni delle discoteche, il sabato sera. Poi ci ridono su: ‘Tanto ero ubriaca’, dicono. Anche perché, quando si esce, si parte subito con i vodka-pesca o gli shot di rum e pera, quindi non ci vuole molto per perdere il controllo.
L’altra scusa è che si erano fumate tre o quattro canne, che erano ‘fatte’. Ma nessuna si pente, e pochissime si ricordano anche solo il nome del ragazzo a cui hanno fatto un pompino”. Se si incontrano il weekend dopo, spiega, i due nemmeno si salutano. E ancora, a scuola l’argomento non esalta un granché: “Una di quinta ginnasio ha avuto un rapporto orale a tre prima di perdere la verginità, per prepararsi, e il racconto non ha creato grande scalpore”. Poi, i ragazzi sono gli unici a beneficiare dei preliminari: “Su di noi? Figurati, i maschi non sanno nemmeno da che parte cominciare. Non ho mai sentito parlare di sesso orale su una mia amica. Magari se esci con quelli più grandi, ma dubito”.
IL SESSO
Scopare è come fumare una sigaretta”. In che senso? “È una piccola trasgressione, nulla di più. Si fa per diventare grandi. Non che gli altri ti vedano poi diversamente, ma tu stessa proietti un’immagine più matura e di conseguenza entri nel gruppo più figo”. All’inizio c’è la spinta delle amiche: “Per chi te la stai tenendo? Guarda che se non la molli ti molla lui… E poi a qualcuno la dovrai pur dare, o no?”. Chiara è molto carina, ha ai piedi stivaletti di cuoio, e addosso una magliettina di Zara e una felpa blu col cappuccio. Potrebbe avere 14 anni come 18. Parla di sesso come se, appunto, l’avesse studiato meticolosamente a scuola, pur non avendolo ancora mai provato. E descrive un mondo capovolto: “I ragazzi non ci pressano mai per andare a letto. Anzi, sono terrorizzati dal fare figuracce, perché non sanno bene cosa devono fare. Anche perché noi siamo cattive, se uno se la cava male poi rischia che lo roviniamo. Sono le femmine – spiega Chiara – a sentirsi in dovere di sverginarsi in fretta. E poi gli uomini non hanno bisogno di insistere, perché le ragazze sono indemoniate”.
Quando decidi di farlo, lo annunci alle amiche: “Questo weekend ho deciso che scopo”. Poi c’è l’immancabile resoconto del lunedì: “Di solito dicono ‘mi hanno sfondata’, oppure ‘mi hanno aperta’”. Da quel momento in poi perdi l’inibizione: “Una volta che l’hai data, la tua vita sessuale diventa super attiva. Se sei a casa di un’amica e c’è un tipo carino, non è che te la meni. Gliela dai senza fare troppe storie. Il ragazzo neanche se l’aspetta, così lo stupisci”.
L’ORGASMO
Il sesso e il piacere non hanno proprio nulla a che spartire, nelle storie che raccontano Chiara e le sue amiche. L’obiettivo non è quello, e i ragazzi sono troppo inesperti. “A nessuna è mai piaciuto scopare. La prima volta fa stra-male, e anche le volte dopo, comunque, tutto è tranne che piacevole. Ripeto: non lo fai per venire, ma per liberarti di un peso. È una questione d’immagine, di status. Anche perché i ragazzi durano pochissimo”. Per quelle che decidono di affidarsi al primo fidanzato, il momento prescelto è quello di una gita fuori città: “Stai con uno da un paio di settimane e ti invita a passare il weekend da qualche parte? Gliela dai. Matematico”.
PANICO DEL LUNEDI’
Le precauzioni più usate, racconta Chiara, sono il preservativo e la pillola anticoncezionale. Chi prende quest’ultima, di solito, ha già condiviso la propria vita sessuale con i genitori. E le altre? “Non sai quanti lunedì mattina vedo le mie amiche completamente in paranoia. Il sabato erano strafatte e non riescono a ricordarsi se hanno usato il preservativo o no. In più, non sanno chi è il ragazzo con cui hanno scopato, oppure si vergognano a chiamarlo per chiedere. Quindi le più furbe vanno in consultorio e prendono la pillola del giorno dopo – succede ogni due o tre mesi – e le altre aspettano e pregano che il ciclo arrivi”.

1 commento:

  1. 1- una societa civile dovrebbe insegnare alle ragazze/donne il SENTIMENTO la DOLCEZZA e il PUDORE perche possano essere brave mamme e mogli affettuose e fedeli
    2- una societa DECADENTE e INCIVILE insegna alle ragazze/donne-VACCA il sesso libero e alle ragazze/donne-LATRINA la gangbang il bondage e il sadomaso
    3- il femminismo ha dato un motivo alle ragazze/donne di diventare VACCHE/LATRINA
    4- la pornografia ha insegnato alle ragazze/donne a essere VACCHE/LATRINA
    5- le ragazze/donne sono diventate VACCHE/LATRINA (non tutte per fortuna)
    6- la continua pubblicita a sfondo sessuale presente ovunque incita i ragazzi/uomini a cercare le VACCHE/LATRINA
    7- le VACCHE/LATRINA sono senza PUDORE hanno atteggiamenti PROVOCATORI e comportamenti IMMORALI
    8- la continua PROVOCAZIONE e la mancanza di pudore favoriscono comportamenti AGGRESSIVI e VIOLENTI
    9- molte persone sanno CONTROLLARSI molte altre NO
    10- chi non riesce a controllarsi a volte ESPLODE con atti di VIOLENZA
    11- il FEMMINISMO e la PORNOGRAFIA uniti alla mancanza di PUDORE senso MORALE e una consapevolezza SPIRITUALE della vita sono le cause PRIME di tanta VIOLENZA che distrugge le famiglie e spesso sfocia in OMICIDI.....
    12- le drag queen sono MOSTRI, i GAY PRIDE sono sfilate di MOSTRI
    13- una societa civile non dovrebbe lasciar sfilare i MOSTRI per le strade
    14- le persone omosessuali sono MALATE e andrebbero CURATE oppure sono DEPRAVATE e andrebbero EDUCATE
    15- in quanto PERSONE vanno RISPETTATE
    16- ma non si puo togliere a un bambino il diritto NATURALE ad avere un PAPA e una MAMMA
    17- l' OMS (cercare su internet) vuole insegnare ai bambini da 0 a 6 anni nelle scuole/asili il sesso e la masturbazione favorendo il gioco del dottore e i contatti omosessuali
    18- non si puo togliere a un bambino la sua infanzia e la sua ingenuita solo per favorire le lobby di OMOSESSUALI e di PEDOFILI che governano il mondo
    19- credere nel NULLA è una RELIGIONE essere ATEO è quindi una religione
    20- dire che la religione ATEA è l'unica che deve governare il mondo è una DITTATURA intellettuale
    21- come tutte le dittature fa gravi danni e va COMBATTUTA in ogni modo possibile
    22- la VITA nasce appena una cellula viene fecondata
    23- ABORTIRE è sempre un OMICIDIO
    24- una societa CIVILE non dovrebbe essere governata da una DITTATURA che legalizza gli OMICIDI e promuove la liberta sessuale l'OMOSESSUALITA e la PEDOFILIA nelle scuole
    25- tutte le DITTATURE usano il condizionamento mentale per creare il CONSENSO
    26- i mass media e molti video su internet sono parte di questo continuo condizionamento mentale che umilia l'intelligenza di giornalisti e conduttori SERVI di un sistema CORROTTO e IMMORALE
    27- negli USA chiese SATANICHE hanno ottenuto di poter insegnare la loro RELIGIONE nelle scuole (cercare su internet) grazie all'INDIFFERENZA della popolazione dovuta alla MANIPOLAZIONE/CONDIZIONAMENTO MENTALE
    28- il RISULTATO concreto di tutto cio è il mondo che VEDIAMO con guerre violenza egoismo diseguaglianza sociale e cattiverie di ogni tipo..
    29- come ci ha svelato la meccanica quantistica i nostri semplici PENSIERI modificano la REALTA (esperimento della doppia fenditura)
    30- quindi per cambiare il mondo dobbiamo per prima cosa cambiare NOI STESSI iniziando a PENSARE in modo DIVERSO...

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