giovedì 22 maggio 2014

AVVOCATO TIFOSO DELL'ATLETICO, NOMINATO SCRUTATORE PER LE EUROPEE SI DISPERA E FA RICORSO : ESENTATO !


Divertente il caso narrato dal Mundo e rimbalzato poi sugli altri media del tifoso dell'atletico Madrid con già in mano il biglietto per la fatidica finale tutta spagnola (e madridista : un derby ! ) della Champions di quest'anno, e si trova convocato come scrutatore per le elezioni europee di domenica. 
La descrizione spiritosa del dramma - che però per il protagonista era AUTENTICO !! - , poi dell'accorato ricorso, l'arguzia (il nostro eroe è avvocato...) ma anche il paradosso delle motivazioni e infine il lieto fine, fanno sorridere.
Ogni tanto ci vuole
Buona Lettura





la Giornata di uno Scrutatore 
 alla Finale di Champions League
 
Il calcio o la politica? La finale di Champions, che per la prima volta è anche derby cittadino, o le elezioni europee? O ancora: vale più l’amore tra coniugi o quello tra tifoso e squadra? Ciò che pensiamo, quando leggiamo il giornale partendo dallo Sport piuttosto che dalla Politica, quando dimentichiamo San Valentino, ma non la Domenica Sportiva, riguarda solo la coda di paglia individuale. Ciò che decide la Giunta elettorale della Comunità di Madrid concerne invece la giurisprudenza, a voler esagerare, la cultura europea. E la Giunta ha deciso che la finale vale più del sommo esercizio democratico e che la partita di sabato conta almeno quanto un matrimonio.
Le cose sono andate come José Antonio Hernanz, avvocato, le ha raccontate al Mundo . Appena nominato scrutatore di seggio per il voto europeo di domenica, ha ottenuto i biglietti per la finale Atletico-Real di sabato. Un dramma. José ha esperienza di schede e urne, è uno scrutatore ideale. Il problema è che è anche tifoso dell’Atletico Madrid, un colchonero , un cholista , in breve, un fanatico conclamato della squadra che si giocherà la coppa con il Real. Stava per svenire: come può, sabato notte, fare Lisbona-Madrid in auto per arrivare in tempo al seggio? «L’ultima volta che siamo andati in finale è stata 40 anni fa. Statisticamente, rischio di vedere la prossima a 83. Troppo tardi. Questa è quindi l’occasione della vita».
Nel suo ricorso, José ha sfoggiato un impressionante armamentario: dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo alla Costituzione, al Trattato di Schengen. Infine la stoccata decisiva sulle miserie umane e la nobiltà del tifo. «Ho assistito a 36 matrimoni e ciascuno sarebbe stato giudicato dalla Giunta scusa sufficiente per l’assenza. La metà di quelle 36 unioni si sono già sciolte, è invece improbabile che un uomo di 43 anni, la mia età, cambi squadra». José andrà a Lisbona con altri 70 mila trepidanti madrileni di Atletico e Real e peggio per il voto europeo. Un intollerabile vulnus democratico? Eminenti giuristi sostengono che «il responsabile della Giunta elettorale è di certo tifoso dell’Atletico».

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