domenica 25 maggio 2014

LA MAGGIOR PARTE DEGLI EUROPEI RESTA A CASA, MA RISPETTO AL 2009 L'AFFLUENZA MIGLIORA (DI POCO), GRAZIE AL VOTO DEGLI ANTIEUROPEISTI


O quelli della Stampa so matti, o so pagati dagli eurocrati di Bruxelles. In Olanda, lo sappiamo, ha votato il 37% degli aventi diritto, oggi si sa che in Francia voterà "addirittura" il 43% mentre in Germania più o meno siamo lì...
Bene, non mi pare un plebiscito, che 6 europei su 10 mediamente se ne sono rimasti a casa, eppure quelli del giornale di Torino scrivono "gli europei non hanno disertato le urne". Tu trasecoli e cerchi di capire e la ragione la trovi nel fatto che nel 2009 era andata anche peggio !! Ora, a parte che si i 4 gatti diventano 5 non è che ci sia da fare festa, ma a Mario Calabresi e i suoi viene per caso in mente che quei punti di percentuale  in più si devono agli arrabbiati di Le Pen, Grillo, Tsipras, Farage, e quindi non esattamente voti ascrivibili all'Eurocentrismo ? 

Tra l'altro quello della Le Pen pare addirittura essere il primo partito di Francia , UIK di Farage in GB rischia di ottenere lo stesso clamoroso risultato, così come Tsipras, grazie alla sua ostilità all'Unione attuale, supera il centrodestra che governa, mentre i Socialisti del Pasok sono a rischio scomparsa. In Germania, quelli dell'SPD esultano perché rispetto alle precedenti europee hanno preso 6 punti in più. Sarei curioso di sapere quanti voti hanno racimolato rispetto alle politiche dell'autunno...E sì perché questa cosa delle percentuali sta diventando un gioco truccato, finalizzato ad ignorare il dato traumatico di democrazie dove gli elettori non vanno più a votare.
In Italia li aspetto al varco gli amici che proveranno ad ignorare il dato numerico, che sarà probabilmente non brillante per le loro speranze, e cercheranno di buttarla in caciara con le percentuali.
QUi tra l'altro non si vince NULLA, che non c'è nessun premio di maggioranza da conquistare per poi formare un governo.
E' in realtà una mega consultazione, di cui i leader europei farebbero volentieri a meno ma un'apparenza di democrazia tocca pure darla, che serve a misurare lo stato di salute dell'idea unitaria.
Bè l'astensione non si può ascrivere tra i sintomi di salute !  
Sicuramente alle elites intellettuali va benissimo così, che hanno sempre considerato il popolo bue e ignorante, e in fondo la democrazia una gran seccatura. Però forse dimenticano che il bue a volte s'incazza, e diventa toro, e senza più il filtro dei partiti cui delega la propria rappresentanza, assalta i palazzi dove sono i comodi salotti delle elites. 
Occhio quindi a continuare ad esultare perché magari, nella corsa verso il dirupo, il proprio partito sta messo meno male degli altri : sempre giù poi si finisce.
Comunque, il servizio contiene i primi exit pol europei e magari ai lettori piacerà leggerli



Europee, la diretta dagli altri 27 Paesi
In Francia trionfa il partito della Le Pen
Merkel ok in Germania, ma l’Spd cresce

Il Front National è in testa col 25% mentre crollano i socialisti di Hollande.
In Grecia secondo i primi exit poll la sinistra di Tsipras avanti sul centro-destra

Marine Le Pen, presidente del Front National
Le Europee sono alle battute finali. In Italia si vota fino alle 23. Ma negli altri 27 Paesi chiamati alle urne le operazioni di voto sono già chiuse. Secondo i primi dati in Francia è trionfo del Front National di Marine Le Pen: i primi exit poll danno il partito di destra in testa con il 25%, l’UMP è al 20,3%, il Partito socialista al 14,7%. Il Front National, in pratica, ha poco meno del doppio dei voti del Partito socialista al governo. In Germania, invece, tiene la Cdu della Cancelliera Angela Merkel che ottiene il 36,1% (-1,8 rispetto al 2009), ma l’Spd sale al 27,5% (+6,7 rispetto al 2009) i Verdi il 10,6% (-1,5), la Linke il 7,6% (+0,1) e AFD il 6,5 (prima volta). I nazionalisti di estrema destra del NPD tedesca otterrebbero un seggio nell’Europarlamento, stando ai primi exit-poll. In Grecia il partito di sinistra radicale Syrizaè primo: nel secondo exit poll alla lista di Tsipras vengono attribuite tra il 26-28% delle preferenze.

SALE L’AFFLUENZA
Gli europei non hanno disertato le urne. Anzi. Dai primi dati sull’affluenza nei Ventotto paesi dell’Ue emerge un recupero della propensione al voto rispetto al record di bassa affluenza raggiunto nel 2009. In Francia ha votato finora oltre il 35% degli elettori, due punti percentuali in più rispetto al 2009. Le Monde stima un’affluenza finale intorno al 43%, tre punti in più sul 2009. In Germania è andato alle urne il 25,6%: nel 2009 l’affluenza era stata nel pomeriggio del 20,2% e quella finale del 43,3%. In Portogallo viene registrato un aumento dell’affluenza e anche la nuova arrivata Croazia sta dando buona prova di partecipazione al voto .

AUSTRIA
Le proiezioni elettorali in Austria, basate sul 90% delle schede scrutinate, consegnano all’estrema destra, ai verdi e ai liberali un consistente successo elettorale. Il centrodestra del Partito del popolo resta avanti, ma ha però visto un calo dei consensi dal 30% al 27,5% (5 seggi, ne perdono 1). I socialdemocratici raccolgono quasi il 23,8% dei consensi (mantengono 5 seggi). La destra nazionalista e populista del Partito della libertà aumenta i consensi del 6,8% e arriva a quota 19,5% (4 seggi, ne guadagnano 2) mentre i Verdi conseguono il 15% dei voti, il 5,1% in più (3 seggi, ne guadagnano 1). I liberali del Neos ottengono il 7.9% (1 seggio).

BULGARIA
Nel voto europeo in Bulgaria, secondo i primi exit poll, si afferma il partito conservatore Gerb dell’ex premier Boyko Borissov, con il 28,6% e sei seggi dei 17 spettanti alla Bulgaria al Parlamento europeo. Seguono il partito socialista di Serghei Stanishev, con il 19,8% e cinque seggi; il partito della minoranza turca, Dps, con il 14,9% e tre seggi; la coalizione guidata dal neopartito Bulgaria senza censura con l’11,1 per cento e due seggi; e il Blocco riformista, alleanza di partiti di centrodestra, con il 6,4% dei voti e un seggio.
Tutti i partiti in lizza in Bulgaria sono filo-europeisti. L’affluenza alle urne, secondo le prime indicazioni, è stata bassa, intorno al 37,5% (alle politiche si attesta solitamente fra il 50% e il 60%). La probabile affermazione dei conservatori, all’opposizione, potrebbe creare problemi al governo del premier Plamen Oresharski, appoggiato dai socialisti.

CIPRO
Il partito Disy (Adunata Democratica, centro-destra al potere) risulta al primo posto negli exit poll per le elezioni europee a Cipro. Secondo quanto riferito dalla Tv statale Rik-1, il Disy avrebbe ottenuto fra il 36.5% e il 39.5% delle preferenze. Al secondo posto è il comunista Akel con il 25.5-28.5%, terzo il Diko (Partito Democratico, destra) con il 10-11.5%, quarto la lista Edek (socialdemocratico) e Verdi Ecologisti con il 7.5-9.5%

FINLANDIA
Prime proiezioni per la Finlandia basate su exit poll, con più di un terzo di schede scrutinate: in testa ci sono i popolari del KK con il 22,7 % (4 seggi), seguiti dai liberali di SK con 21,0% (3 seggi), terzi i socialisti di SSP con il 13,6% (2 seggi). Solo quarti i nazionalisti `Veri finlandesi´, dati in testa nei sondaggi: si fermerebbero al 12,8% (2 seggi). Un seggio andrebbe anche alla sinistra radicale Vasemmistolitto (9,4%) e uno ai Verdi(7,9%).

FRANCIA
Trionfo del Front national di Marine Le Pen alle elezioni europee in Francia. Secondo i primi exit poll, l’Fn avrebbe ottenuto tra il 24 ed il 26% dei voti, l’Ump sarebbe secondo con il 21-23%, mentre il Partito socialista del presidente Francois Hollande sarebbe crollato al 14-15%. Secondo gli exit poll condotti da Ipsos-Steria e Csa, il partito di estrema destra della Le Pen avrebbe il 25% delle preferenze, l’Ump sarebbe secondo con una percentuale compresa tra il 20,3 ed il 20,6% dei voti, mentre i socialisti non arriverebbero al 15% (14,1%-14,7%).

GERMANIA
Secondo le prime proiezioni in Germania divulgate dalla ZDF, alle europee, la Cdu della cancelliera Angela Merkel ottiene il 36,1% (-1,8 rispetto al 2009), Spd il 27,5% (+6,7) i Verdi il 10,6% (-1,5), la Linke il 7,6% (+0,1) e AFD il 6,5 (prima volta). I nazionalisti di estrema destra del NPD tedesca otterrebbero un seggio nell’europarlamento, stando ai primi exit-poll.
«Ãˆ un grande giorno per questi fieri socialdemocratici», ha detto il candidato socialista alla Commissione europea Martin Schulz a Berlino, commentando le proiezioni. «Con queste elezioni c’è un pezzo di rinnovamento democratico in Europa», ha aggiunto parlando nella sede dell’Spd, dove si festeggia il risultato ottenuto dal partito.

GRECIA
Il partito di sinistra radicale Syriza di Tsipras è primo agli exit poll in Grecia. Nel secondo exit poll, a Syriza vengono attribuite il 26-28% delle preferenze. Al secondo posto Nea Dimokratia (centro-destra) con il 23-25%, al terzo il neo-nazista Chrysi Avgi’ (Alba Dorata) con il 9-10% e al quarto posto il socialista Pasok con l’8-9%.

IRLANDA
Fine Gael, partito del premier Enda Kenny ha raggiunto secondo i primi exit poll pubblicati a Bruxelles il 22% dei voti in Irlanda; quota identica, il 22%, anche per i repubblicani del Fianna Fail guidato da Michael Martin, mentre il Sinn Fein di Gerry Adams ha ottenuto il 17% dei suffragi e i laburisti, al governo con il Fine Gael, il 6%. Anche i verdi dovrebbero avere il 6% mentre gli altri partiti, raggruppati in questa prima stima alla voce «indipendenti ed altri», sono al 27%. Udici i seggi in palio

SLOVENIA
Nelle Europee in Slovenia, stando agli exit poll, è in testa il Partito democratico sloveno (Sds, centrodestra) con il 24,6% e tre degli otto eurodeputati spettanti al Paese, seguito da Lista Nova Slovenija (Sls, centrodestra) al 15,2% e due seggi. Al terzo posto è data la lista Verjamem (centrosinistra) con il 10,6% e un deputato, al quarto Desus (centrosinistra) al 9,1% e un seggio, seguito dal partito socialdemocratico (centrosinistra) con il 7,9% e un seggio. 






Nessun commento:

Posta un commento