sabato 30 agosto 2014

ALLA FINE LA MOGHERINI CE LA FA E DIVENTA RAPPRESENTANTE DELLA UE PER GLI ESTERI. BENE O MALE PER I DUE MARO'



Alla fine Renzino, confermando di essere un politico con i fiocchi (Premier vedremo...) , è riuscito a far nominare la Mogherini quale alto rappresentante della UE per la politica estera. Ruolo esercitato negli scorsi 5 anni da una algida  piuttosto incapace Lady Ashton. Oddio, è pur vero che l'impalpabilità della politica estera della UE nemmeno è giusto attribuirla al soggetto che occupa quella poltrona, perché è proprio l'Unione che finora si è caratterizzata per la sua inesistenza in questo campo.
La Mogherini, appreso da un tweet la notizia della sua nomina, è scoppiata in lacrime, il che la dice lunga sulla sua olidità caratteriale e freddezza. Perfetto per un "ministro degli esteri" (in realtà l'alto rappresentante è più un portavoce che un ministro). 
Naturalmente Renzi è contento (come sempre la cosa l'aveva presa di petto, e l'ha portata a termine, e poi gli si libera una poltrona al governo) e Napolitano esprime soddisfazione per il "riconoscimento" all'Italia. In realtà, come sempre accaduto finora, qualcosa ad uno dei paesi fondatori della comunità europea e terzo contribuente della stessa, doveva per forza toccare. La poltrona degli esteri, per come è oggi l'Unione, ha molta più visibilità che contezza, che magari altre sarebbero state più significativamente concrete. Ma sappiamo quanto la pubblicità piaccia al nostro attuale premier, anche in questo  epigono del Cavaliere. Chissà, mi domando, se questa carica sarà un bene o un male per i due marò in India....Temo la seconda cosa.



Vertice Ue, Mogherini nominata nuova Lady Pesc: “Agirò nell’interesse di tutti i cittadini europei” Donald Tusk presidente del Consiglio europeo

Il premier Renzi su Twitter: «Auguri e buon lavoro». A Parigi vede i socialisti: «Crescita serve a tutti, non solo a chi sta peggio». Poi propone un summit europeo a ottobre



L’Europa ha due volti nuovi e l’Italia ha vinto la sua battaglia: Federica Mogherini, attuale ministro degli Esteri, è stata designata come prossima Alta rappresentante Ue per la politica estera e la sicurezza (Lady Pesc), nonché vicepresidente della Commissione europea. La decisione è stata presa dal vertice Ue ed annunciata via Twitter dal presidente permanente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy. 

Immediato il cinguettio del premier Matteo Renzi, che ha subito rivolto alla neonominata, sempre sulla rete, i suoi auguri di buon lavoro. «La scelta di Federica Mogherini è un importante riconoscimento per l’Italia», ha sottolineato da parte sua il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Rilevando anche che l’attuale titolare della Farnesina «si è indubbiamente fatta apprezzare nel concerto europeo esercitando, dall’inizio del 2014, con impegno e competenza le funzioni di ministro degli Esteri. Sono certo che saprà assolvere al meglio il mandato di una crescente coesione dell’Ue nel campo essenziale delle relazioni internazionali». 

IL TWEET DI AUGURI DEL PREMIER RENZI  

IL POLACCO TUSK NOMINATO NUOVO PRESIDENTE  
Quello della designazione di Mogherini per uno dei “top job” Ue non è stato però l’unico risultato raggiunto sul fronte nomine dal summit Ue straordinario convocato dopo il fallimento di quello del 16 luglio scorso. E che si è trovato a discutere anche di emergenza economica, di una crisi in Ucraina sempre più grave, di rapporti con la Russia sempre più tesi e di tutti i focolai di crisi che stanno infiammando la sponda sud del Mediterraneo e il Medio Oriente. 
I leader dei 28 hanno infatti anche deciso che il prossimo presidente permanente del Consiglio Europeo sarà il polacco Donald Tusk, appartenente alla famiglia del Ppe e attuale primo ministro della Polonia. Succederà a Van Rompuy il primo dicembre prossimo e avrà anche la funzione di presidente dell’Eurosummit, la riunione dei leader degli Stati che hanno già adottato la moneta unica nonostante il suo Paese non lo abbia ancora fatto. 
 

VAN ROMPUY: “LADY PESC DOVRA’ AFFRONTARE MOLTE SFIDE”  
«Quella dell’attuale ministro degli Esteri italiano sarà il nuovo volto dell’Europa sulla scena internazionale», ha esordito Van Rompuy presentando Mogherini e Tusk, accolti dall’applauso della sala stampa di Bruxelles. «La stagnazione economica in cui si trova l’Europa, la crisi in Ucraina e nelle altre aree intorno all’Ue e la posizione della Gran Bretagna nell’Unione - ha poi sottolineato il presidente uscente del Consiglio Europeo - sono le tre principali sfide che dovranno essere affrontate dai nostri nuovi dirigenti nei prossimi mesi». 
Per nulla intimorita, sorridente e alternando l’uso dell’inglese e del francese nel rispondere alle domande dei giornalisti, l’attuale responsabile della Farnesina ha ringraziato i leader europei per la fiducia dimostratagli nell’affidarle l’incarico. «Specie in questo tempo di crisi, dove ci aspettano sfide immani». E superando brillantemente le domande sulla sua inesperienza e la presunta “vicinanza” alla Russia, ha espresso la sua «ferma intenzione» di operare sempre nell’interesse di tutti i Paesi e tutti i cittadini europei”. 

TUSK TENDE LA MANO ALLA GRAN BRETAGNA  
Tusk - che ha assicurato che si impegnerà da qui a dicembre per migliorare il suo inglese (il suo tallone d’Achille evidenziato in questi giorni dai più critici) - ha osservato che «disciplina di bilancio e crescita devono e possono essere combinate perché, come dimostra l’esperienza della Polonia, non sono in contraddizione». Ed ha poi teso la mano al premier britannico David Cameron, che ha sostenuto la sua candidatura, affermando che «faremo nostre tutte le preoccupazioni espresse» da Londra. «Perché- ha aggiunto - nessuno riesce a immaginare l’Ue senza la Gran Bretagna». 

Completata con Mogherini e Tusk la rosa dei top Ue, la palla passa ora al presidente della futura Commissione europea, Jean Claude Juncker. Che dopo la designazione di Lady Pesc spera di poter procedere a completare la sua squadra in tempi rapidi. Secondo le indicazioni raccolte, entro lunedì o martedì prossimi potrebbe rendere nota la lista dei nomi e già lunedì 8 settembre affiancare ai nomi i portafogli. Per arrivare a riunire il nuovo collegio in pectore l’11 settembre. Se questa tabella di marcia sarà rispettata, i componenti del novo esecutivo potranno sottoporsi all’esame dell’Europarlamento in tempo utile per arrivare, salvo incidenti di percorso, a insediarsi il primo novembre prossimo.

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