Curioso di storie. Mi piace ascoltarle e commentarle, con chiunque lo vorrà fare con me.
mercoledì 24 dicembre 2014
NATALE IN CASA TURCHETTI
Un altro Natale è giunto, ed è il quarto del Camerlengo, nato nel maggio 2011.
Non vi affliggerò con l'ondata narcisistica di numeri, ché agli amici lettori è già toccata di recente con il traguardo del mezzo milione di contatti, raggiunto proprio quest'anno.
Non è nemmeno il 31 tra l'altro, quindi non è il giorno dei bilanci, e nemmeno dei propositi e i desideri per l'anno nuovo.
E' , per certi versi, un giorno pure un tantino mesto, visto che la festa raggiunge il suo traguardo, anche se poi c'è il rito del capodanno a cui pensare (Maronna do carmine !!!) , senza contare la malinconia crescente dei grandi, che cominciano ad avere qualche assenza di troppo da registrare...
Del resto, si sa, il Natale è rimasta la festa dei bambini, un pochino meno delle famiglie.
Io ricordo, veramente troppi lustri fa, la casa dei nonni paterni, e i Turchetti erano numerosi. Nonno Mariano (dignitosissimo dipendente della STEFER) e Nonna Iride ( casalinga), avevano messo al mondo 4 figli, e noi eravamo 5 nipoti (un po' più tardi se ne aggiunsero due, ma non conobbero i nonni). A queste 11 persone, la sera del 24 si aggiungevano il marito di zia Sara e il fidanzato di Zia Antonietta. 13...Ma non eravamo superstiziosi, almeno non ricordo. Sotto l'albero era un trionfo di pacchi e pacchetti, e noi bambini eravamo assolutamente felici. A me poi piaceva moltissimo giocare a carte perché mi divertivo a imbrogliare mia nonna, che mi lasciava fare.
Il Natale era un momento bello, iniziava dal 1 dicembre, coi primi caroselli che annunciavano l'approssimarsi della festa, le luci e gli addobbi nelle strade e nelle case, il presepe e l'albero (meglio, molto meglio, quando iniziò ad occuparsene mia sorella...), e il 24 e il 25, con nonni a zii a cui volevo un gran bene (all'epoca me ne rendevo conto meno, però un po' sì), l'apertura dei regali, l'approdo del bambinello nel presepe, erano l'apogeo.
L'imprinting conta, e così il Natale, dentro di me, è sempre rimasto la festa più bella. Una sensazione che ha resistito negli anni, nonostante i cambiamenti, non positivi. Ora, devo dire, le assenze sono diventate un po' troppe, anche per scelte diverse della banda dei cugini, e così inizio a capire , ancorché per fortuna ancora a non condividere, una qual certa ostilità di diverse persone al Natale.
Stasera, saremo 18....e io voglio bene a due e mezzo...Nell'aumento del numero non ci ho guadagnato.
Però una nota lieta c'è : posso mangiare, che la dottoressa mi ha dato licenza di sgarrare dalla dieta !
Buon Natale a tutti gli amici del Camerlengo
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