martedì 13 gennaio 2015

IN ITALIA IL MERIDIONE MENO A RISCHIO DI TERRORISMO DEL RESTO DEL PAESE. LA RAGIONE ? IL PRESIDIO DELLA CRIMINALITà ORGANIZZATA



Francamente non so se sia vero quanto riportano Libero (l'articolo che segue è tratto dalla edizione on line) e il Giornale, però una sua verosimiglianza, magari parziale, c'è l'ha. 
In Italia sono tanti i punti sensibili, vale a dire quelli a rischio attentato terroristico da parte degli islamisti dell'Isis, di Al Qaeda o succursali.
Però si trovano a Nord e in Centro.  Il Sud sarebbe decisamente meno a rischio. Lo avrebbe rivelato un esponente delle forze allertate contro questa minaccia, dando una spiegazione molto semplice. Nelle regioni meridionali, c'è un controllo del territorio più efficace rispetto a quello dello Stato, ed è garantito dalla organizzazioni criminali. Mafia, Camorra, 'Ndrangheta hanno oltretutto, e notoriamente, metodi più spicci.






L'Isis teme solo la mafia. Ecco perché il Sud non è a rischio

  
L'Isis teme solo la mafia. Ecco perché il Sud non è a rischio

Da Venezia passando per Milano, Firenze e Roma, si rafforzano i controlli contro la minaccia islamica. Nella Capitale, il Vaticano e tutti gli altri simboli della cristianità sono considerati a rischio; il ghetto ebraico è sotto sorveglianza, così come la Sinagoga e le ambasciate degli Stati Uniti, francese e israeliana. A Milano massima attenzione al Duomo, alla Stazione centrale e negli aeroporti di Malpensa e Orio al Serio, a Firenze si tiene d'occhio Santa Maria Novella e la stazione, sorvegliati poi il porto e l'aeroporto di Venezia, i ghetti di Padova e Bologna. Ma appunto, gli obiettivi sensibili sono tutti al Nord e al Centro.
Il Sud invece pare al sicuro. La spiegazione è semplice. "Nell'ipotetica mappa del rischio - rivela una fonte dell'anti terrorismo al Giornale - il Sud è paradossalmente meno esposto: dove c'è qualcuno che sorveglia o addirittura gestisce il territorio, mafia e malavita, le infiltrazioni sono molto più difficili, a meno di alleanze per ora escluse se non impossibili".  

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