Io non so se Bolognesi sia in buona fede o meno, propendo per il no. Attraverso l'associazione vittime della strage di Bologna si è costruito una carriera politica che lo ha portato oggi in Parlamento, e credo che il suo continuare a perseguitare Fioravanti e Mambro, che si sono fatti 26 anni di prigione (quanti in Italia scontano pene simili ?), sia funzionale a questo. Nel caso invece fosse veramente autentica la su furia persecutoria, gli consiglio uno psichiatra bravo, che a distanza di quasi 30 anni lo aiuti ad andare avanti, oltre a buone letture, tipo Adornato, dove potrebbe apprendere che il Diritto è la Vendetta che rinuncia. Perché il suo accanimento non è giustizia, ma appunto vendetta.
La sua ribellione è per la concessione, peraltro non di competenza del governo, della libertà condizionale di due ex terroristi. Devono morire in galera per Bolognesi...Ferri, sottosegretario alla Giustizia, pur ricordando che è il Tribunale di Sorveglianza a decidere in merito a queste cose, ha comunque espresso piena condivisione per la decisione dei giudici.
Ma qual è l'elemento che, secondo il Torquemada ossessionato deputato del pd, esclude assolutamente la concessione del beneficio della libertà condizionale ?
La mancata ammissione della propria colpevolezza per la strage del 2 agosto 1980. Caro Bolognesi, difficile pentirsi di una cosa che si afferma non aver fatto, e Mambro e Fioravanti hanno SEMPRE sostenuto di non essere colpevoli di quella carneficina, mentre hanno ammesso subito la propria piena responsabilità per altri delitti che comunque comportavano l'ergastolo, che infatti si sono presi e scontato ( i due non hanno mai denunciato i propri compagni, assumendosi le proprie colpe e non fruendo di nessuno sconto previsto per pentiti "collaborativi"). Il pentimento, ravvisato dai magistrati della sorveglianza sulla base dei rapporti dei soggetti a ciò preposti, riguarda la scelta della lotta armata e dei delitti commessi in ragione di questa, e tanto, giustamente, è bastato.
Si dia pace Bolognesi. Dopo 26 anni, anche lui ne ha diritto.
Il Governo su Mambro e Fioravanti: "La libertà condizionale è un diritto"
Il sottosegretario alla
Giustizia: "Sicuro ravvedimento e angoscioso senso di colpa per le
vittime". Ma il deputato Bolognesi, che aveva sollevato obiezioni,
ricorda: "Loro si ritengono innocenti per la strage del Due Agosto"
Anche per Francesca Mambro e Giusva
Fioravanti, come per gli altri detenuti, "la libertà condizionale è un
vero e proprio diritto e non una graziosa concessione né una non
giustificabile rinuncia dello Stato all'ulteriore esecuzione della pena
detentiva inflitta con la sentenza di condanna". Sono le parole con cui
alla Camera il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri
risponde ai dubbi e le obiezioni di legittimità sollevate da Paolo
Bolognesi, deputato del Pd e presidente dell'associazione vittime del
Due Agosto, la strage che nel 1980 fece 85 morti e 200 feriti.
"C'erano i requisiti". La libertà condizionale, ovvero la sospensione della pena detentiva, concessa a Mambro e Fioravanti è regolare, spiega Ferri per conto del governo. Il fatto che Mambro e Fioravanti avessero contatti con altri ex Nar come loro come Gennaro Mokbel (o altri) coinvolti nell'inchiesta di 'Mafia capitale', non porta automaticamente lo stop al beneficio. La libertà condizionale si concede con determinati requisiti, e nel caso di Mambro e Fioravanti si è accertato che c'erano. Ad ogni modo, ha aggiunto Ferri come riporta l'agenzia Dire, nella sua autonomia il Tribunale di sorveglianza potrà valutare gli esiti di 'Mafia capitale' e assumere decisioni.
"Nessun collegamento con criminalità organizzata". Per ottenere la libertà condizionale dopo la condanna all'ergastolo, bisogna aver scontato almeno 26 anni della pena inflitta e avere avuto un comportamento che faccia "ritenere sicuro" il ravvedimento, la "vera condicio sine qua non per la concessione del beneficio". Tocca all'autorità penitenziaria certificare "una condotta assolutamente incensurabile" e a un giudice valutare "l'evoluzione psicologica e culturale del condannato rispetto al crimine commesso" soprattutto se ha maturato "una consapevolezza della gravità del danno procurato alle vittime". Va anche escluso il rischio di nuove condotte criminali. Peraltro, il ravvedimento, "pur certo" non per forza dev'essere "anche perenne e assoluto, tanto da costituire una vera e propria garanzia del reinserimento sociale". Infatti il beneficio può essere revocato. Ebbene, rispetto a tutto questo, la Digos di Roma ha escluso che Fioravanti e Mambro abbiano "collegamenti attuali con la criminalità organizzata od eversiva"
"Angoscioso senso di colpa". Per il Tribunale di sorveglianza di Roma, per entrambi "l'esistenza di un sicuro ravvedimento" rispetto ai crimini commessi "venne dedotta 'sulla base degli esiti della lunga osservazione della rispettiva personalità, attestati nelle relazioni degli operatori, in cui si evidenziavano l'avvenuta maturazione di un genuino processo di rielaborazione critica delle scelte criminali del passato e il definitivo ripudio dei disvalori ad esse sottese, accompagnato da angoscioso senso di colpa per le vittime".
Bolognesi: "Ma loro si dicono innocenti". Per nulla soddisfatto il deputato Bolognesi: la libertà condizionale a Francesca Mambro e Valerio Fioravanti non andava proprio concessa. "Non capisco come ancora oggi non si intervenga per approfondire la concessione della liberazione condizionale, che non doveva essere assolutamente compresa. Quando si parla della completa comprensione dei danni compiuti dai criminali, credo che sia importante tenere conto che queste persone si ritengono innocenti per la strage di Bologna, dopo tutte le sentenze che ci sono state, e anche questo doveva essere uno dei punti che dovevano impedire di arrivare a questa concessione".
Peraltro, la prova del ravvedimento, ricorda, si basò "solo su un appello di varie personalità in relazione alla attività prestata dai due a favore della associazione 'Nessuno tocchi Caino', che era tra i promotori di una campagna mediatica di disinformazione, abilmente orchestrata, con l'appello 'E se fossero innocenti' a favore di Mambro e Fioravanti".
MAURIZIO BALLONE
RispondiEliminaBravo Camerlengo !
FRANCESCO ANTONIO MAISANO
RispondiEliminaCaro Camerlengo, tu stuzzichi Bolognesi. Noi bolognesi che conosciamo Bolognesi non possiamo escludere che ,leggendoti, ti quereli. E questo non perché il tuo articolo contenga qualcosa di obiettivamente diffamatorio ma perché Bolognesi spesso e volentieri querela. Che possiamo fare ,per te,caro Camerlengo? Se Bolognesi ti querela noi bolognesi (io sicuramente!!) ti difenderemo gratis!
MARTA MARINI
RispondiEliminaPossiamo dire al Camerlengo di andare avanti, esprimedo sempre il suo libero pensiero. Anche, e soprattutto, quando non è politicamente corretto.
EMILIA ROSSI
RispondiEliminaancora una volta il Camerlengo ha il coraggio di dire le cose che ci vuole il coraggio di dire. bravo!
Detto dalla Collega che personalmente mi piacerebbe vedere un giorno presidente dell'UCPI è un bel complimento . Quanto alla solidarietà attiva (nel caso che...) di Francesco Antonio, bè lo ringrazio e ci conto !!
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