Il caldo mi rende nervoso e mi punge vaghezza di un po' di terrorismo mediatico. E così, trovando la notizia su Libero della brillante iniziativa di due famosi - per acume e verticalità della spina dorsale - parlamentari quali sono gli onorevoli Razzi e Scilipoti (il primo cavallo di battaglia esilarante di Crozza, il secondo diventato il paradigma del peone "responsabile", alias un mercenario della politica che per salvare la poltrona farebbe di tutto), ho deciso di postarla.
Si tratta di un disegno di legge teso a proibire il fumo in automobile. Multe salate e ritiro della patente in caso di recidiva !
Le motivazioni fioccano : chi fuma si distrae qanto e più di chi sta al telefono (ma telefonare NON è vietato, basta usare l'auricolare...), e poi è sintomatico che venga buttato il mozzicone acceso fuori dal finestrino, con altissimo (??) rischio di causare incendi e quindi danni gravi all'ambiente e alle persone. Se fosse vero, ci sarebbe da chiedersi come mai nessuno si sia accorto di quanti roghi si siano realizzati ai margini delle strade, mentre, in merito alla distrazione, anche qui la forzatura mi pare evidente.
Ah, chi scrive non fuma, non ha mai fumato, e ritiene che sia stato giusto vietare il fumo nei locali pubblici chiusi. Ma di qui alla persecuzione dei fumatori...
L'iniziativa, vista la provenienza, dovrebbe cadere nel vuoto.
Però occhio agli amanti del tabacco : pare che Svezia ( e ti potevi sbagliare ??) e Inghilterra (qui invece sono un po' sorpreso) abbiano già nella propria legislazione un simile divieto, e quindi, conoscendo il debole emulativo specie per i "paesi più civili del nostro", non è impensabile che, tra un po', questa cosa approderà veramente anche nel codice stradale italico.
Fumo, il Dl di Antonio Razzi e Domenico Scillipoti per vietare il fumo in automobile
C'è una pattuglia di senatori di Forza Italia
che ha abbracciato la battaglia contro il fumo di sigaretta all'interno
delle automobili. Primo firmatario del disegno di legge è il vulcanico
senatore Antonio Razzi, sostenuto dalle firme di altri 17 colleghi tra i quali anche Domenico Scillipoti.
L'obiettivo dei senatori è di infilare una piccola modifica al codice
della strada, introducendo l'articolo 173-bis: "È vietato al conducente
fumare durante la marcia". Pene severissime per chi dovesse infrangere
il divieto: multa da 161 a 646 euro e ritiro della patente se si viene
beccati una seconda volta al volante con la sigaretta accesa nel corso
di due anni. Secondo i senatori, vietare di fumare in macchina
ridurrebbe il numero di incidenti stradali, così come già accade in
Inghilterra e Svezia. Gli imprevisti dietro l'uso della sigaretta in
auto sono dietro l'angolo, stando alla relazione dei senatori. Chi fuma
al volante, non solo è distratto come quando parla al telefonino, ma
mette a rischio l'intero ecosistema circostante: :"Per consuetudine
quasi automatica, il conducente getta fuori dal finestrino il mozzicone
acceso, con conseguenze imprevedibili per l'ambiente esterno", per
esempio incendi sulle sterpaglie a bordo strada. La catena di disastri
che può azionare un mozzicone acceso è terribile, perché con un incendio
a bordo strada per un mozzicone acceso: "ostacola la visibilità" e
provoca indicenti. I senatori sono previdenti e immaginano anche i casi
più goffi: "Lo stesso gesto di eliminare dall'abitacolo di un veicolo in
corsa la sigaretta provoca, a contatto con il vento, la dispersione
all'interno dei veicolo di ceneri accese che possono causare incendi
all'interno del veicolo stesso".
Basterà fumare via bluetooth
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