sabato 31 dicembre 2016

CAPODANNO : PENSIERI IN LIBERTA'

Risultati immagini per propositi per il nuovo anno

Ultimo dell'anno, giorno in cui non è insolito essere tentato da bilanci, propositi, desideri.
Com'è stato il 2016 ? Bè, trattandosi di un bisestile, qualche difficoltà era da mettere in conto, e tutto sommato non è stato accio.
Ho intensificato  l'attività sportiva, che avevo abbandonato per ben 5 anni e ripresa, gradualmente, nell'autunno 2014. FB ogni tanto ti rimembra vecchi post e nei propositi del 2013 leggo il mettermi a dieta...Ebbene l'ho mantenuto, con un po' di ritardo (2014), ma con buoni risultati.
Avvertimento per gli amici che volessero cimentarsi : superata una certa..., la dieta non è un sacrifico temporale...diventa una disciplina di vita... Certo, una volta raggiunto il traguardo, facendo movimento e osservando abitualmente delle buone regole, si può tornare a concedersi sfiziosi strappi, specie in periodi come questo di feste all'insegna dei convivi, ma sempre sapendo che si dovrà tornare in riga. Come ho trovato scritto in un delizioso locale di Napoli, non s'ingrassa tra Natale e Capodanno, ma tra Capodanno e Natale !!
Il lavoro è un bicchiere a metà. Se lo paragono ad anni passati, sicuramente potrei considerarlo mezzo vuoto, ma nella realtà di questi ultimi 8 anni difficilissimi per la maggior parte degli italiani, allora non mi lamento troppo. E poi sono stato uno savio negli anni buoni..., questo oggi me lo ritrovo.
Salute, discreta mi sembra. Vedo affiorare qualche acciacco della mezza età, ma su, anche qui non ci lamentiamo.
La mia vita è ricca di amori "pelosi", che veramente mi regalano calore e sorrisi : Lion, il bellissimo gold retriever di mia madre, Bisou, una dolcissima barboncina mezza nana e mezza toy regalata alla "fidanzata", e ora Bianca, una specie di maremmana adottata dal circolo sportivo che frequento.
E ogni tanto ci sono Pepe , un'orsetto tutto pelo appartenente ai proprietari del club, e Appia, una affettuosa e bella canetta raccolta sull'antica via romana dagli amici Marco ed Eleonora (attualmente la mia "coppia" preferita : tanti problemi esterni, affrontati con coraggio, amore e sorriso...non sempre ovvio, ma per lo più ) e che mi fa tante feste "interessate" (gratificata ogni volta da biscotti vari...) e comunque gradite.
Divertente un commento che un giorno mi fece Cesare, il Presidente del circolo...
Arrivando io con lo scooter, Bianca mi viene sempre ad accogliere scodinzolando e strofinandomi il muso addosso.  Naturalmente viene "premiata" con leccornie varie, ormai fisse nel mio sottosella...
Una volta di queste, dissi al Presidente che era lì vicino : "tu mica mi fai tutte queste feste quando arrivo !" e lui di rimando " se tu mi dessi 100 euro ogni volta che vieni vedresti !! appena ti affacci al cancello comincerei a sbracciarmi felice nel vederti !!".
Le amicizie umane devo dire che sono più faticose, ma probabilmente la colpa è anche mia.
Le persone hanno mille impegni, un po' veri, un po' inventati (nel senso che potrebbero anche evitarseli o quantomeno ridurli) , e la disponibilità è diminuita. In più, c'è una incredibile difficoltà riscontrata al pensiero di organizzare qualcosa. La regola è il last minute, anzi, il last second !! E alla fine non se ne fa niente...
Certo andare a Napoli, come a Natale, e vedere Don Antonio ritagliare spazi e tempi - tra lavoro, clienti ed accudimento a madre anziana e un pochino inguaiata - per incontrare e chiocciare due amici in gita, e questo per quattro giorni di seguito. non aiuta a rassegnarsi all'andazzo romano.
Però questo bisogna fare, prendendo il buono delle persone - che quasi sempre c'è, da qualche parte - e non soffermandosi troppo sui difetti (pure immanenti).
Una volta un simpaticissimo amico - che proprio ultimamente ho rivisto con grande piacere - mi disse, parlando di donne in verità : "Stefano devi evitare di metterti in "credito", così poi non hai aspettative di ritorno". Ovviamente il concetto è estensibile a tutti i rapporti, ed è saggio.
Certo, uno potrebbe "dare" senza aspettare...ma mica è facile oh !!
Insomma, il buon Schopenauer aveva capito bene che si tratta sempre e comunque di trovare "la giusta distanza". Lo spiegava facendo l'esempio delle istrici. Si avvicinano per scaldarsi ( e altro immagino...) e devono fare attenzione a non pungersi. Quindi pian pianino devono trovare la distanza corretta, per stare vicine senza ferirsi.
Ecco, è così.
Naturalmente capita di sbagliarsi, ma in quel caso non sempre è necessario scartare il "riccio", più spesso basta ricalibrarsi e trovare la distanza giusta, evidentemente quella precedente non era - o non lo è più (capita anche questo ) - adatta.
Non è semplice lo so, la tentazione di chiusure permalose è molto forte. Eppure è sbagliata. Credetemi.
Chiudo con un desiderio ed un proposito.
O meglio, il desiderio non lo esprimo, per pudore, non mio, che ne ho poco, ma della persona su cui questo desiderio principalmente s'incentra.
Però ce l'ho.
Il proposito è MOLTO impegnativo.
Sempre a Napoli, passeggiando, ad una bancarella ho visto dei piatti con su delle divertenti scritte.
Robe tipo " se ti ho detto che sono lì tra cinque minuti, perché mi chiami ogni mezz'ora ???"
Ebbene, su uno c'era scritto : " Quando Dio distribuiva la pazienza io ero già andato via perché ero stufo di aspettare".
Ecco. so' io ( e con me tanti, tantissimi altri, ma loro non lo sanno...).
Il proposito è migliorare ed essere meno impaziente.
L'anno prossimo vi dico com'è andata
Buon anno a tutti gli amici del Camerlengo.

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