sabato 22 aprile 2017

O LO SMARTPHONE O LA VITA ? MEGLIO LO SMARTPHONE NATURALMENTE !!

Risultati immagini per cell e tumore

Tempi duri per la mania compulsiva degli italici per i cellulari.
Qualche giorno fa la notizia ( http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2017/04/telefono-alla-guida-patente-sospesa.html ) che il governo si prepari a varare un decreto legge che introduca l'immediata sospensione della patente - da uno a tre mesi ! - per chi venga sorpreso a usare il cell in auto (attenzione, semaforo e file compresi !!). Una apocalisse !!
Adesso il Tribunale di Ivrea - vabbè, un po' piccolo, di provincia, magari in appello si cambia, e comunque sicuramente in Cassazione - che decide che l'uso prolungato del cell causa il tumore.
In effetti se ne parla da sempre, e da altrettanto gli italiani se ne fregano. Se però uno poi si ammala, ehhh, allora "er danno c'è" diciamo noi romani, e qualcuno "deve da pagà".
In questo caso, l'Inps...
Vedremo come finirà questa storia, che mi lascia molto, ma molto perplesso (stupito no : dalle toghe "pregiate" ormai mi aspetto "la qualunque").
Intanto, propongo l'ironico commento di Gramellini, tuttologo che qualche volta ci azzecca (legge dei grandi numeri).



Il Corriere della Sera - Digital Edition


Il relativismo telefonico

di Massimo Gramellini

 Risultati immagini per cell e tumore

Con il ministero della Paura in servizio permanente effettivo, sarà bene non alimentare ulteriormente la caldaia del panico: la sentenza di Ivrea che stabilisce un legame diretto tra tumore al cervello e onde del telefonino non ci obbliga ancora a scegliere tra lo smartphone e la vita. (Anche perché molti sceglierebbero lo smartphone). Tutto comincia dall’orecchio tappato del signor Romeo, per ironia della sorte dipendente Telecom. Le lastre rivelano un tumore raro e fortunatamente benigno, che però comporta la perdita parziale dell’udito. Nel suo lavoro Romeo ha tenuto il telefono appiccicato all’orecchio almeno tre ore al giorno per quindici anni. Chiede un vitalizio riparatorio e il tribunale glielo riconosce, basandosi su una perizia che per la prima volta inserisce le onde elettro magnetiche tra le cause certe di cancro.

Nella comunità scientifica il perito di Ivrea rimane in netta minoranza. Si può reagire come per i vaccini e immaginare centinaia di esperti prezzolati dalle multinazionali per strillare che lo smartphone fa bene all’udito e pure alla vista. Ma la realtà sa essere più banale: la scienza si basa su statistiche che in materia di telefonini sono ancora troppo giovani per risultare attendibili.
Più che suggerirci di usare l’auricolare anziché dormire abbracciati al cellulare, non va. Ma nel momento in cui i giudici cominciano a spingersi oltre, una presa di posizione ufficiale si impone. Dei tanti relativismi con cui siamo costretti a convivere, almeno quello telefonico ce lo risparmieremmo volentieri.


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