martedì 10 ottobre 2017

UCRAINI E CROATI : MA CHE GENTE SONO ?

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Premessa : i successivi sono pensieri in libertà, senza una ponderata riflessione.
Sono la rappresentazione di sensazioni provate ieri sera vedendo in tv le squadre di Ucraina e Croazia schierate per l'esecuzione dei rispettivi inni nazionali, con uno stadio, quello di Minsk, gremito.
Le telecamere indugiavano, come sempre, sui giocatori schierati : volti tirati, concentrati sull'inno, più spesso cantato in modo sentito, molti con la mano sul cuore...
Ma ci credono veramente ?, mi sono chiesto...
L'inquadratura si allargava poi sullo stadio, gli spalti, con l'inquadratura privilegiata, al solito, di qualche bella ragazza e di bambini.
Negli stadi italiani, appena di accorgono di essere inquadrati (lo vedono dal mega schermo) partono i saluti a casa...
Forse non ci sono mega schermi a Minsk, resta che qui agli inquadrati non fregava nulla di essere per un attimo in tv, impegnati com'erano a cantare in modo appassionato l'inno. Si, donne e bambini, serissimi, come tutti gli altri, decine di migliaia, presenti.
Ma questi chi so? Ho pensato da italico...
Ero incredulo, pensando al nostro antinazionalismo radicato...e del resto, abbiamo avuto il fascismo, l'anti, poi l'egemonia terzomondialista degli anni 70 e infine la retorica dell'uniore europea e dell'essere "cittadini del mondo". 
Roba da fighi...
E quelli invece, bestioni (vabbè belli, a vederli, ma è solo apparenza) arretrati, a cantare l'inno con la mano sul cuore...che rozzi incolti !
Ma magari sono solo tifosi esaltati...
O forse no, a ripassare un attimo la loro storia, passata e presente.
Gente un po' fascista in effetti, specie i croati (ma anche gli ucraini, coi loro sentimenti anti russi...) , capace di prendere le armi per la loro indipendenza, invece di dialogare pacificamente...
Ho pensato ai catalani, a Pique che gioca con la nazionale spagnola dopo aver predicato l'indipendenza da Madrid e ricordando Boban che non voleva più giocare con la Jugoslavia. 
E vedendo i ragazzi di Barcellona, con le bandiere catalane al collo, che chiedono a gran voce libertà, loro che godono di una autonomia che da noi i "padani" si sognano la notte, che non si capisce bene da cosa siano "oppressi", mi domando fino a che punto si spingerebbero per questa loro indipendenza.
Magari mi sbaglio, ma non li vedo simili ai loro coetanei croati, od ucraini.
Troppo civili, moderni e a la page i primi, bruti e selvaggi  i secondi...
Però seri, credibili, ce li vedo passare dalle parole ai fatti (lo hanno fatto) , i barcellonesi meno affidabili.

Torniamo alla partita. Hanno iniziato a giocare, e tutti a correre ed impegnarsi come dannati, sia i gialli ucraini che i bianco rossi a scacchi croati...
Io avevo visto sabato Italia Macedonia...
Vabbè, famme cambià canale che sto troppo a rosicà...
E così ho fatto.
Vi avevo avvertito : solo pensieri in libertà. 

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1 commento:

  1. Meglio il Rugby,DA SEMPRE l'Inno serve per segnare senso di identità e darsi carica e concentrazione

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