mercoledì 25 maggio 2011

LICEI UBER ALLES

In questi giorni si leggono interessanti statistiche : circa la metà dei licenziati dalle scuole medie si orienta sul liceo, scientifico (la maggior parte), classico (in crescita), artistico , linguistico. Poi ci sono le scuole tecniche....e gli istituti professionali. Sempre secondo queste statistiche, al momento della maturità, al netto degli abbandoni verificatosi negli anni, che sfiorano il 20% dei partenti !!!, quasi uno su due NON ripeterebbe la scelta del liceo.
Bé c'è da pensare direi... Questo tema era stato bene affrontato da PAola MAstracola, nel libro "TOGLIAMO IL DISTURBO", un "pamplhet" illuminante sullo stato della scuola italiano che ha irritato Tullio De Mauro, e solo questa cosa varrebbe come recensione POSITIVA.
La Mastracola dice poche cose sostanzialmente, il resto del libro sono esempi che le danno ragione.
Attorno alla scuola si affannano ministri che la vogliono riformare, attualizzare, e così , con la successione dei ministri della Pubblica Istruzione, si è assistito a introduzioni più o meno disgraziate. La Mastracola indica  tra i peggiori due ministri di area politica pure a lei vicina : Berlinguer e Mussi. Si, peggio della Gelmini !.
LA nuova vulgata, divenuta di moda dopo il 68 e il 77, nonostante la corretta rivisitazione storica di quei due periodi (discutibile molto il primo, penoso assolutamente penoso il secondo , esauritosi poi con gli anni di piombo) , è principalmente attecchita nella scuola dove certi semi malefici sono germogliati. E quindi la scuola come un posto dove si fanno molte cose...socializzare , passare il tempo, divertirsi perché no, rimorchiare, studiare. L'ultima cosa, che doveva costituire l'essenza della scuola, è diventata complementare....Anzi, negli anni delle elementari, assolutamente marginale, e infatti i bambini - specie quelli montessoriani - vanno tutti contenti come si va ai campi dopo-scuola. Fico, imparano divertendosi.....Ma non è così. Si divertono. Qualcosa imparano.
Arrivano così al Liceo, denuncia la Mastracola, giovani che non sanno come si studia, non sanno scrivere in italiano, e nemmeno gli va.
MA se non ti va di studiare beato figliolo, che c....ci sei andato a fare al Liceo ???? Meglio un Tecnico, un Professionale, più mirati ad una preparazione finalizzata (così dovrebbe essere) all'accesso nel mondo del lavoro. Al Liceo si studia  (si dovrebbe...) in vista dell'Università....altri anni di studio ancora più approfondito e in teoria specialistico (in teoria...). Quindi dagli 8 (con la piccola laurea triennale, altra baggianata delle riforme) ai 9, 10, 11 anni di studi "seri" a seconda dei corsi e anche dell'impegno degli studenti.
Se non ti va.....se ti pesa....se per farti passare l'anno mamma e papà devono aggiungere ripetizioni a go go , ma perché il Liceo ? Quale medico lo ha ordinato ?. LA Mastracola denuncia una sorta di Ambizione Scolastica Familiare . Il figlio deve fare il Liceo, è una questione di decoro. "Il bello " scrive la nostra " è che si tratta di ambizioni che riguardano appunto la famiglia , e non il ragazzo, sono ambizioni familiari allargate , non è l'ambizione giusta e naturale del giovane che cresce e desidera il meglio per sé ; no, è la famiglia che desidera il meglio per se stessa, nell'ambito della sua cerchia sociale e "usa" la realizzazione scolastica del figlio per posizionarsi al meglio nella scala sociale. ....E così c'è mezza Italia che il pomeriggio se ne va allegramente a studiare, o meglio a "essere fatta studiare" , se potesse esistere una sorta di passivo del verbo studiare, una forma verbale in cui sia chiaro che non sono io che studio ma vengo fatto studiare da altri, da qualcuno che gentilmente, a pagamento, mi inserisce un gentile imbuto in gola o nell'orecchio , fa lo stesso, e mi lascia scivolare con delicatezza tutte quelle cosucce che io mi sono ben guardato dall'ingerire a scuola o dall'apprendere molto banalmente dai miei libri di testo al pomeriggio .....Mezza Italia che al pomeriggio dopo la scuola se ne va altrove a fare quello che non ha fatto a scuola e non farebbe mai a casa da solo , in questi non luoghi (non scuole) zeppi di gente (e di soldi) dove finalmente si supplisce alle mancanze della scuola italiana e della famiglia (non certo alle mancanze del figlio, non sia mai !) , e che costituiscono quindi una sorta di scuola sommersa ; il sommerso degli studi, una second life scolastica di cui tutti sanno ma di cui nessuno dice. " E conclude il discorso : "altro che Giovanni Gentile e la scuola d'élite ! Lui, è vero, aveva pensato i licei come scuola per formare l'élite, d'accordo. Ma mai avrebbe pensato che l'"élite di massa" avrebbe eletto i licei come unica forma possibile e auspicabile di studio per i propri figli ! Mai si sarebbe sognato un'idea del genere che sembra albergare, a mo di striscioni da corteo, nella mente di tali genitori : un liceo ad ogni costo ! , o liceo o morte ! tutti per il liceo il liceo per tutti ! Tutti noi conosciamo questa cosa.  Figli (consenzienti diciamolo subito) portati avanti al liceo a CALCI....Però la stronzata dei "debiti formativi" è stata di fatto abolita, si è tornati agli esami di settembre....e qualche bocciatura in più si vede...Chissà che non tutto sia perduto !

2 commenti:

  1. Da pura (si fa per dire) insegnante di scuola media italiana sostengo la teoria che la massificazione liceale è specchio dell'Italia di questo momento storico in cui pare che dar fumo negli occhi faccia sostanza. Ecco siamo nel fumo totale. La fam italiana media assiste e partecipa in pieno al fenomeno del " nell'attesa che i giovani trovino un occupazione decente almeno "studiano" "vanno avanti"...fermarsi a 18 anni....e non trovar lavoro...tanto vale "andare avanti" E si riempiono le università di ragazzi con questo principio di base. Che dire...Auguri italiani!

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