Ci lamentiamo tutti e di tutto, forse era questa l'"Equità" perseguita ...
Però tutto sommato i due fronti, che in certi punti si mischiano, si toccano, possano distinguersi in due blocchi distinti. E ANTICHI.
Da una parte i dipendenti e i pensionati che vivono SOLO dei loro stipendi e pensioni, e che le tasse le pagano perché costretti. Manco li vedono quei soldi, glieli tolgono PRIMA. Virtuosi PER FORZA.
E quanto gli rode di questo non se ne ha un'idea!!!!
E' comprensibile. E di conseguenza si comprende pure, ancorché assai sgradevole, il livore con il quale si slanciano contro coloro che a loro avviso possono sottrarsi alla tassazione, in tutto o in parte.
Credono alla Fola che questo Stato, assolutamente vorace per esigenze SUE, che cela dietro i SERVIZI, ha abilmente propagandato : se non ci fossero gli evasori, ci potrebbero essere SERVIZI migliori e le tasse potrebbero anche essere abbassate. Ovvio no? Se le paghiamo tutti ...
Qualcuno mi dovrebbe spiegare come mai in 30 anni le tasse sono sempre AUMENTATE, e con esse la spesa pubblica....non è che gli evasori sono nati OGGI! Anzi, al nord, intendendo anche Toscana e Emilia nel nord, l'evasione è diminuita. Ma le tasse NO.
Dall'altra parte dello schieramento abbiamo quelli che "odiano" i dipendenti, i loro stipendi "rubati", le loro tutele che loro manco si sognano (Ferie, Malattia, Permessi, Congedi, 13^, 14^ , pensioni baby, ora eliminate ma quanti ne hanno fruito e ne fruiscono!!!).
Quando le cose vanno bene, le due fazioni si parlano normalmente, convivono, scherzano pure...ma in tempi di crisi, quando vengono toccati status e tasche, allora la tregua finisce e lo scontro, per ora verbale, sale.
Io, lo dico subito, sto dalla parte dei banditi di Sherwood !
Innanzi tutto, NON ho una concezione dello stato SOCIALISTA. Che non è una parolaccia - anche se magari non tutti la penseranno così - ma una visione della società dove la COLLETTIVITA' è al primo posto e l'individuo DOPO. Questo "dopo" varia...a seconda di quanto questo Stato padre padrone fagocita la vita degli individui. Però le priorità sono queste. Il mio stato ideale è LIBERALE, dove i rapporti di prima sono esattamente invertiti. La LIBERTA' è la prima cosa.
Questo spiega perché una società che ha non so quante migliaia di leggi, regolamenti, codici , testi più o meno unificati, mi fa venire l'ORTICARIA, e faccio l'avvocato. Posso immaginare gli altri.
Per usare esempi positivi di società socialisteggianti riuscite, potremmo indicare la SVEZIA, dove lo stato ti segue dalla culla alla tomba, con servizi funzionanti, disciplina civica alta, tasse ugualmente notevoli, pari al 50%. Funziona, senza dubbio, anche se qualcuno poi mi deve spiegare: 1) perché in Europa gli svedesi hanno un tasso di suicidi così alto 2) perché i grandi campioni dello sport svedesi (Borg, Stenmark, Edberg....) si sono subito sbrigati a cambiare residenza Eppure, a differenza di NOI, loro possono ben dire che le loro tasse non vengono sprecate.....
Forse che NON è umano dare ad altri, che manco conosci, la metà e passa di quello che guadagniamo col NOSTRO lavoro??
Uno Stato Liberale, di massima, non avendo il compito di accompagnare i suoi cittadini, pensando che magari ce la possono fare anche da soli, dovrebbe occuparsi di poche cose: Difesa, Sicurezza, Giustizia, Istruzione (per rincorrere l'utopia delle pari opportunità ), Sanità e Assistenza per i più deboli. FINE.
Lontanucci dall'attualità.....ho amici Libertari che ridurrebbero ancora. E di TANTO.
Indubbiamente uno Stato siffatto non avrà bisogno di una tassazione feroce, essendo più limitati i suoi scopi ed interventi.
La gente avrebbe meno SERVIZI, certo, ma più soldi nelle proprie tasche e anche più libertà di decidere come Spenderli. Pertanto la previdenza magari me la faccio da SOLO, e così decido IO quanto e fino a quando lavorare. E se voglio lo stadio per la Roma non rompo le palle al CONI e trovo dei soci che lo vogliono come me e lo costruiscono. Voglio che nel mio quartiere ci sia un campo sportivo, trovo 100 persone che lo vogliono come me , mettiamo i NOSTRI soldi e lo costruiamo. Cose così.
Ma i DEBOLI? I Poveri? Certo, la solidarietà fa parte della civiltà, ma qui noi non spendiamo solo per i POVERI (MAGARI!!!!).
Molti dei tassati per forza si ribellano allo sfruttamento da parte degli evasori di servizi forniti dallo stato che loro non contribuiscono a pagare. HANNO RAGIONE. Questa è una piaga da eliminare a tutti i costi.
Personalmente proporrei il controllo fiscale ai soggetti che fanno domanda per l'assistenza sanitaria gratuita per indigenza. E con lo stesso principio controllerei coloro che partecipano alle graduatorie per le case popolari, per gli asili nido...Ma questo non si fa. Più facile TASSARE.
Tornando al nostro ragionamento, abbiamo visto che alla base c'è proprio un concezione DIVERSA della funzione dello STATO. Pensate un po' quando possiamo essere rimasti bene noi liberali a veder vincere Berlusconi senza che questo abbia comportato alcun serio cambiamento dal punto della riforma dello stato in senso anti statalista e anti fiscale. Anzi, è arrivato Befera Lestat, il vampiro "buono", che succhia senza godere (a differenza di Visco!).
Stabilito questa differenza di PRINCIPIO, in ogni caso una tassazione alta, che arrivi al 50% e oltre del guadagno delle persone, è insopportabile per TUTTI.
Negli USA non si arriva al 30% e per loro è già troppo così. Nei paesi OCSE , quelli che sono riusciti a tenere una pressione fiscale per le imprese sotto al 30% hanno avuto una crescita del PIL del 3% nel periodo prima del 2008 (fonte Luca Ricolfi, "La Repubblica delle Tasse"). Questo per rispondere a chi si chiede quale sia il livello di tassazione "sopportabile". Risponderei NON oltre il 30%, sia da un punto di vista ideale, sia pratico : il denaro che resta in libera circolazione.
Chiarita la mia posizione, che non è isolata e anzi ha sostenitori nobili come vedremo alla fine, vediamo come i conti dei cantastorie e di coloro che danno loro retta, non tornano.
La leggenda vuole che se TUTTI Pagassero le tasse non ci sarebbe deficit, disavanzo, e i servizi funzionerebbero. Manco Walt Disney....
Bene. Nel 2010, dati ISTAT, la spesa statale è stata di 751.400.000.000 euro. Le entrate fiscali pari a 397.500.000.000 euro. UN disavanzo di oltre 350 miliardi. La vulgata di Befera-Lestat è che ci sia un sommerso di 120 miliardi....l'EVASIONE.
Quindi, mettendo conto che tutti pagassero per miracolo avremmo un disavanzo di 230 miliardi di euro...Dove si prendono? Altre tasse cari amici stipendiati?
Ma forse che tocca spendere un po' di meno?
Forse che si dovrebbe fare qualcosina di quello che in Europa ci dicono da un po'? E quindi, oltre a riformare le pensioni, anche diminuire la spesa pubblica, toccando anche la sanità, il personale pubblico, la burocrazia? Privatizzare, facendo uscire lo Stato e il pubblico dall'economia??? Liberalizzare per favorire la concorrenza? Dimagrire il welfare?
Se si facesse questo, il fabbisogno statale diminuirebbe di TANTO, quindi le TASSE diminuirebbero, e molti di quelli che oggi rischiano nel non pagarle tutte (e si perché Befera è bravino coi suoi vampirotti) si metterebbero in regola. Non solo, avrebbero anche la sensazione, loro come tutti, che i loro soldi finalmente non andrebbero sprecati ma impiegati utilmente. Da altre parti in questo modo funziona.
Da noi ci inventiamo di tutto.....minimum tax, redditometro, scontrini, adesso lo speso metro, accertamento induttivo, il paga e poi contesti (manco nel medioevo ....), adesso la nuova invenzione: la moneta elettronica....In uno stato che non molla mai, che non diminuisce mai i suoi appetiti, che ti soffoca sempre di più.
E allora come non usare le parole di uno dei nobili padri costituenti di questa infelice Repubblica?
«La frode fiscale non potrà essere davvero considerata alla stregua degli altri reati finché le leggi tributarie rimarranno vessatorie e pesantissime e finché le sottili arti della frode rimarranno l’unica arma di difesa del contribuente contro le esorbitanze del fisco» - Luigi Einaudi,
Più sommessamente, aggiungerei anche come chiosa il parere di un liberal di sinistra, il già citato Luca Ricolfi, che opportunamente spiegava come l'evasione fiscale abbia due genitori : " la madre è una cattiva educazione civica, il padre è un fisco oppressivo".
E il nostro lo è.
Quindi, cari concittadini, forse il grido corretto, di TUTTI, non è BASTA EVASIONE, ma BASTA (così tante) TASS!!!
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