venerdì 27 gennaio 2012

BERLUSCONI - PROCESSO MILLS: LE CORSE PER UNA SENTENZA GIA' MORTA

Non so se oggi che Berlusconi non è più Presidente del Consiglio la cosa interessi ancora. Direi poco tutto sommato dallo spazio e dalla collocazione che viene data ai suoi processi sui giornali, che PRIMA era sempre cubitale e in primissima pagina, adesso ridotto e all'interno.
Comunque il cosiddetto processo MILLS è in dirittura di arrivo. In questo processo Berlusconi è accusato di aver dato dei soldi a David  Mills, avvocato inglese,  al fine di corrompere funzionari della Guardia di Finanza e non so chi altro nel processo cd. ALL IBERIAN.
I fatti che potremmo ritenere pacifici allo stato sono questi:
1) MILLS si difese dall'accusa del Fisco Inglese di aver evaso le tasse, sostenendo che le somme trovate a transitare sul suo conto NON erano a lui destinate (e quindi presunti compensi professionali sui quali le tasse sono dovute), bensì dei fondi neri utilizzati per l'interesse di Silvio Berlusconi. Insomma confessò un comportamento illecito - essersi prestato a "passare" del denaro per scopi non meglio precisati ma evidentemente non puliti -  evitando però di essere condannato come evasore (nel caso qualcuno se lo domandasse, i proventi illeciti NON sono tassabili...se si trovano si SEQUESTRANO). La Giustizia Inglese NON gli credette e lo condannò per EVASIONE.
2) La Giustizia Italiana invece CREDE al primo MILLS, e quindi imputa a lui e a Berlusconi il reato di corruzione. Per questo reato Mills viene condannato ma in Cassazione, dove viene ripristinato il codice di procedura ITALIANO rispetto a quello AMBROSIANO (vigente solo presso il Tribunale di Milano), viene data ragione alla difesa in ordine ai tempi dai quali si deve calcolare la consumazione del reato (secondo voi da quando il denaro per la corruzione viene consegnato o da quando viene speso??) e, per l'effetto, dichiarato il reato prescritto.
3) Nel processo a Berlusconi, MILLS conferma quanto già stabilito dalla Giustizia Inglese: i soldi trovati sul suo conto NON provenivano da uomo di Berlusconi ma dall'armatore Attanasio (che pure avalla questa tesi ) ed erano suoi compensi occultati al fisco. Come detto l'accusa NON crede a questa versione.
4) Il processo, solo al primo grado, è prossimo alla prescrizione. Nell'ipotesi più "estesa", si parla di metà febbraio prossimo, la difesa dice addirittura il 31 gennaio.
Questi i fatti .
Ad essi potremmo aggiungerne qualcun altro. La difesa usa tutti i mezzi procedurali per evitare la sentenza, temendo una condanna, ancorché sappia che la stessa è ormai senza alcun seguito, visto che il giorno dopo. o giù di lì, sarà MORTA;  l'accusa fa di tutto per averla, pur avendo la stessa consapevolezza.
Il Tribunale, in questa contesa, mostra di  avere la stessa volontà dell'accusa: emettere a tutti i costi una sentenza. Per questo stravolge il suo calendario processuale, infittendo le udienze, richiedendo ai componenti la Corte degli "straordinari", affrontando asprissimi scontri con i legali di Berlusconi  che parlano apertamente di diritti della difesa compressi (per la riduzione della lista dei testi, per le esortazioni agli avvocati a limitare e sintetizzare le domande ) e lasciandosi sfuggire commenti che magari sono solo scatti polemici ma che sono assolutamente biasimabili: "avvocato potrà ricorrere in Cassazione!", facendo con ciò pensare che la sentenza sia già scritta (e l'Avv. Ghedini non si fa certo pregare per rimarcarlo!).
Berlusconi ribadisce quello che dice da sempre: Processo Politico.
Ora, io mi e vi faccio una domanda: PERCHE'?
Perché questa ansia di TUTTI per una sentenza MORTA prima di vedere la luce?
Una sentenza, per espletare i suoi effetti giuridici, deve essere DEFINITIVA, inoppugnabile.
Se si prescrive, il reato si ESTINGUE. E con esso tutte le pronunce della eventuale condanna.
Questo lo sanno TUTTE le parti del processo.
ALLORA PERCHE'?
Perché questa lotta accanita di TUTTI per averla o evitarla questa sentenza che non avrà ALCUN SEGUITO GIURIDICO??
Il PM De Pasquale avrebbe commentato che sarebbe "Un disastro" se non si arrivasse alla pronuncia ( rectius "condanna",,,).
E' malizioso pensare che l'interesse delle parti sia POLITICO, proprio come dice il Caimano?
L'impatto mediatico di una condanna, per quanto giuridicamente immediatamente inefficace?
Ora, i difensori li posso capire: difendono un uomo politico, quindi sono ben consapevoli che il loro obiettivo non può essere solo processuale...
Ma il PM? Non svolge un ufficio meramente PUBBLICO?
E, ancor di più, il TRIBUNALE?
Un processo a tappe forzate...come non avviene MAI e poi MAI in condizioni normali (e infatti sappiamo della lentezza dei giudizi, del mostruoso arretrato, delle prescrizioni che fioccano per questi motivi), avrebbe potuto avere una sua ragione d'essere pensando che in tal modo si sarebbe potuti arrivare ad una sentenza DEFINITIVA. Che finendo presto il primo grado, ci sarebbero stati poi i tempi per il secondo e la Cassazione.
Ma così NON è.
Qui si fanno le corse, le lotte e le polemiche più sanguinose (Ghedini come fa a non essere deferito costantemente per oltraggio alla Corte??? quanti avvocati possono permettersi di rivolgersi coi suoi toni ai Giudici??) per avere SOLO la PRIMA sentenza, sapendo che essa il giorno dopo MORIRA'.
Qualcuno mi risponde?

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