Curioso di storie. Mi piace ascoltarle e commentarle, con chiunque lo vorrà fare con me.
martedì 2 ottobre 2012
ENZO TORTORA. FINE VERGOGNA MAI.
C'è un nome che imbarazza anche il manettaro più incallito, il forcaiolo più assatanato, il giustazialista più incrollabile : ENZO TORTORA.
Anche i PM più pervasi dal fuoco mistico che la giustizia vada comunque perseguita, costi quello che costi, che i pentiti saranno figure lerce ma fondamentali per giungere allo scopo ( e se qualcosa dimenticano e/o sbagliano, suvvia, un aiutino si potrà anche darglielo, al secondo, terzo, quarto interrogatorio reso in caserma o in carcere...), al nome di Tortora perdono iattanza e si mostrano sfuggenti, nervosi...
Alcuni, udite udite, abbassano anche gli occhi.
E questo discorso, che riguarda principalmente i protagonisti della Pubblica Accusa, stavolta non esime le responsabilità dei giudici, di coloro che devono far sì che in DIBATTIMENTO, in AULA, la prova si formi e divenga "probabile certezza" (sempre nei limiti delle cose umane ).
Una volta lessi che il passato di una persona in qualche modo deve essere considerato la sua carta d'identità. E se tu ti trovi davanti un uomo di oltre 50 anni, incensurato, con una fama specchiata , rispettato da tutti, e che cazzo potrai pure avere 1000 dubbi se ad accusarlo siano dei rifiuti dell'umanità, che si sono "pentiti" ???
E ma erano tanti !! Ah, allora, il numero "monda"....
Perdoneranno i cari lettori del camerlengo se i toni sono concitati, ma la vicenda di Enzo Tortora mi ha sempre indignato. Con lui venne meno il mio credere che i giudici fossero sempre in buona fede, persone morigerate, prudenti...Probabilmente mi svegliavo con ritardo, in fondo avevo vent'anni mica dieci...
Già le modalità dell'arresto, spettacolare al massimo, di una persona la cui onorabilità, fino ad allora indiscussa, poté essere azzerata in un attimo per l'audience...Poi il carcere, per sette mesi...quindi gli arresti domiciliari. I pentiti venivano tenuti insieme mentre aspettavano di essere interrogati...ma di loro non si temeva l'inquinamento delle prove. Da parte di Tortora, un cittadino fino ad allora integerrimo (fino ad allora e SEMPRE, vista l'assoluzione per non aver commesso il fatto, formula piena ), sì, e quindi in galera, che qui non si fanno preferenze.
Ad aizzare la muta di cani ci si misero anche i giornali...in pochi si astennero, si fecero venire almeno dei dubbi (tra questi, lo dico con l'orgoglio di un ammiratore e lettore fedele, Indro Montanelli ) . Tutti convinti di trovarsi di fronte ad un nuovo Walter Chiari, però moltiplicato per 100 !! E sì, perché il grande attore brillante aveva la debolezza della droga, ma per sé, qui Tortora era accusato di essere uno spacciatore di quelli veri, in combutta con la camorra. Un autentico demone travestito da brava e insospettabile persona per bene. Quando tutto finì, alcuni chiesero pubblicamente scusa, i più tacquero, e tra questi che scelsero l'infame silenzio, i magistrati che lo avevano inquisito, perseguitato, crocefisso e condannato a 10 anni di prigione.
Tortora si comportò da uomo violentato ma deciso a non cedere. Visto dal di dentro il marcio del sistema giustizia, decise di combatterlo cogliendo l'opportunità degli unici che vollero offrirgliela : i soliti matti dei radicali. Lui, un vecchio signore liberale, convinto fino ad allora che "bisogna avere fiducia nei giudici e nello stato". Se ne è accorto sulla sua pelle come stavano le cose veramente. Accettò la candidatura all'Europarlamento, fu eletto e rinunciò all'immunità parlamentare (che ha salvato dai processi quelli che dicono che è NEL processo che ci si deve difendere....DI Pietro, De Magistris, che quando gli è servita , questa prerogativa se la sono tenuta ben stretta ), come aveva promesso rispondendo a chi lo accusava di essersi candidato per sfuggire al carcere.
Tortora spese gli ultimi anni della sua vita contro la barbarie del carcere preventivo, quello che sconti senza essere stato ancora condannato (e tante volte non lo sarai mai, perché INNOCENTE). . Quello che con la solita ipocrisia delle parole viene chiamato oggi "custodia cautelare" come se bastasse questo...
Nel processo d'appello, nessuna procura pentita, e alla fine e nonostante un dibattimento ben condotto porti a quella evidenza di innocenza che ben poteva essere dichiarata dai giudici di primo grado, il PM chiese ancora la condanna, sia pure ridotta...(perché mai ? se era un venditore di morte 10 anni erano pure pochi no ?).
Tortora veramente. prima della sentenza, disse le parole che Tognazzi ripete nel film visto ieri sulla RAI :
"Io sono innocente, Spero che lo siate anche voi".
Siccome all'impudenza non c'è mai fine, la procura impugnò in Cassazione, che confermò l'assoluzione.
Qualcuno di questi signori ha minimamente pagato qualcosa per il male fatto ?
Per la negligenza, l'impudenza, la protervia mostrate ? No. Ovviamente. Qualcuno per fortuna smise di indossare la toga, gli altri continuarono e hanno fatto pure carriera (la si fa comunque , basta invecchiare).
Tortora morì un anno dopo la fine del suo incubo, di tumore.
Non voglio speculare sulla morte, ma ritenete impossibile collegare l'insorgere di un tumore ad una sofferenza così feroce ? Molti medici dicono di no.
La vicenda grottesca fino all'inverosimile della agendina dove il nome "Tortona" viene scambiato per "Tortora", era emersa già durante il processo ma non bastò, c'erano i "pentiti".
Anni dopo, a sgombrare il dubbio nelle menti ottenebrate dei colpevolisti oltre ogni ragionevole prova, vennero la dichiarazione di schizofrenia di Pandico, l'ammissione della falsità delle proprie dichiarazioni da parte di Melluso , i due grandi accusatori di Tortora, non so quanti anni di carcere avessero accumulato prima di diventare i protagonisti di questa pagina nerissima della magistratura italiana.
Ci pensino su quei miei amici che dicono che in Italia "c'è troppo garantismo".
Io auguro a tutti i responsabili di questa persecuzione durata anni, dove nulla fu risparmiato a Tortora , di non essere più riusciti, mai più, a dormire per una notte sereni.
Fine vergogna mai.
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ALESSANDRA STEFANO
RispondiEliminaBravo Stefano !
ANTONIO VISCONTI
RispondiEliminapost serio, (che sottoscrivo parola per parola) il primo voto della mia vita fu per Enzo Tortora al parlamento europeo, ne vado ancora orgoglioso...
Davide Pedalà http://www.libertiamo.it/2012/06/18/ventinove-anni-fa-enzo-tortora-veniva-arrestato-oggi-accadrebbe-ancora/
RispondiEliminaVentinove anni fa Enzo Tortora veniva arrestato. Oggi accadrebbe ancora | Libertiamo.it
www.libertiamo.it
ANTONIO de SIMONE
RispondiEliminacondivido volentieri questo splendido articolo di un mio amico avvocato e opinionista , come monito a tutti quelli che esultano ad ogni carcerazione preventiva
MANUEL SARNO
RispondiEliminaIl nostro è un tristo sistema giudiziario governato da millenaria cultura dell'intolleranza e del sospetto
RENATA SERCI
RispondiEliminaFINE VERGOGNA MAI mi piace molto!
ILARIA LI VIGNI
RispondiEliminaDel giustizialismo e del desiderio di gogna anche mediatica...