Non poteva mancare il contributo pregevole di Adriano Sofri sulla questione antisemita, sottesa, come sempre, quando si attacca Israele per la questione palestinese.
A riprova che anche chi, come Sofri, è assolutamente sensibile al dramma di quel popolo, i palestinesi, condanna senza se e senza ma il razzismo contro gli ebrei che virulentemente esplode in questi casi.
Da leggere
C’è una vecchia ovvia constatazione che vale la pena di ripetere proprio
ora, specialmente se si dissente dal modo in cui il governo israeliano
sta conducendo la sua periodica campagna di Gaza. Chi accusa gli
israeliani di comportarsi “come i nazisti”, è un imbecille antisemita.
Lo è esattamente nel punto in cui si sente moralmente nobile, quando
rinfaccia agli israeliani – o magari “agli ebrei” – di comportarsi come
coloro di cui furono le vittime prescelte. E’ molto più raro, e comunque
molto meno retoricamente suggestivo, che si accusino altri
comportamenti ritenuti persecutori o criminali paragonandoli a quelli
dei nazisti. Gli autori del magnanimo paragone si ritengono in diritto
di usarlo grazie alla Shoah. Ai loro occhi, è lo sterminio di cui gli
ebrei furono bersaglio e vittime a fare degli ebrei o degli israeliani
gli emuli dei nazisti. Infamia che prova solo l’imbecillità antisemita
dei suoi autori.
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