Mi sono già espresso (per chi volesse , lo trova qui : http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2013/02/zingales-silura-giannino-chissa-se-ha.html ) sul caso GIANNINO esploso grazie alla denuncia di Zingales, cofondatore del movimento Fermare il Declino, oggi presente alle elezioni sotto il logo di FARE.
Nel video incriminato, quello su Repubblica TV, in effetti il riferimento al master di Chicago fatto da Giannino a me suonava come un titolo attribuito all'altro (che in effetti insegna nell'università americana) . Ne ho visto però uno nuovo dove l'attribuzione a se stesso è chiara. Poi c'è la questione dei curricula che sarebbero anch'essi enfatizzati, con elencazione di altri titoli non conseguiti (laurea in economia e giurisprudenza).
La cosa non è bella, in considerazione che FARE si presenta come il tempio del Merito e Giannino nei suoi comizi ha spesso vestito i panni dell'integerrimo rispetto ai politici di lungo corso, bugiardi se non peggio.
Giannino ha dato delle spiegazioni...il Master era un Corso di lingua, i curricula non li pubblica lui...imprecisioni, errori, mancato controllo di cui chiede scusa, dichiarando di essere pronto a dimettersi.
La difesa suona un po' deboluccia, e la sensazione che Oscar abbia millantato credito ce l'ho anche io ormai.
Capisco che per la gente che ha il mito della moglie di Cesare (che, come si sa, non doveva essere toccata da nessun sospetto) tutto questo è deludente fino all'abiura.
Personalmente, credo però che quelli che la pensano in questo modo ( pensiero legittimo, ancorché io non ami i campioni dell'"etica" ) facciano bene a votare Grillo. Ma questa scelta poteva essere fatta da subito, non c'era mica bisogno di aspettare questa triste vicenda. FARE, per come la vedo io, in estrema sintesi, ha due cose buone : un programma liberale fattibile (la Oxford Economics, società incaricata dal Corsera di valutare la compatibilità economica dei programmi elettorali dei vari partiti, lo conferma, per quel che vale) e persone che si sono spese per provarlo a fare entrare oggi in Parlamento e domani chissà, affermarlo maggiormente nella società italiana. Tra queste persone NON ci può essere dubbio che quella che si è spesa di più, e anche esposta maggiormente, sia Giannino. Che si scopre però essere persona vanagloriosa, che si vanta di cose non vere. Peccato, una scoperta che non ci piace. Ma poi le colpe vanno viste anche nella loro portata. Giannino è persona che ha precedenti penali ? No. Ha carichi pendenti ? No. Il suo seguito, precedente, lo ha avuto per i titoli vantati o per le cose che diceva e scriveva ? Certo, come tutti quelli che poi cavalcano il "moralismo" (ed è questo, ai miei occhi, il VERO TORTO di Giannino ), ecco che la caduta di sella è rumorosa. Ma le cose che dice restano giuste, e l'impegno generoso pure. SI tratta di evitare giudizi sommari. Che invece agli italiani piacciono un sacco.
E pur essendo uno che detesta il complottismo, ancora mi
domando come gli sia venuto in mente al prof. Zingales di uscirsene così a 4
giorni dal voto !!. O hanno ragione quelli che ipotizzano (e parliamo di gente
che in Rete dichiara apertamente di non votare FARE, e anzi sono ben contenti
di quanto è accaduto ) che c'è dietro qualcosa o qualcuno ( il "solito". ovviamente... per lo più parlano di
"ricatto" : anche il sor Luigi avrebbe qualcosa che non vuole salti
fuori...), oppure è un demente, come spesso sono quelli "duri e
puri". Io propendo per la seconda.
Mentre scrivo, la Direzione del Movimento, davanti alla quale Giannino si è presentato dimissionario, sta dicendo cosa FARE di FARE.
Perché parliamoci chiaro signori, Giannino è stata l'anima di questa iniziativa. Zingales se ne sta in Illinois, Boldrin già si è speso di più, ma niente di paragonabile a Oscar.
Se lui viene giù, non solo FARE non supererà il comunque difficile ostacolo che aveva davanti (il quorum di sbarramento del 4% a livello nazionale alla Camera ) , ma proprio si scioglierà come neve al sole.
Perché è anche vero che le personalizzazioni non devono (dovrebbero ?) essere così determinanti, però tutti i partiti hanno un Leader. Non imperituro magari, ma una guida ci deve essere.
E Oscar Giannino lo è (era ? ) di FARE.
Qualcuno ne prenderà il posto ? Certo non in tempo per domenica (grazie prof. Zingales, veramente mille grazie...) . Dopo si vedrà.
Perché , ripeto, le idee sono buone, e non perché siano quelle "oneste".
Semplicemente perché per noi liberali sono quelle GIUSTE.
Questo l'ampio servizio dedicato dal Corriere on line
IL LEADER DI FARE PER FERMARE IL DECLINO DOPO LE POLEMICHE SOLLEVATE DA ZINGALES
Giannino: «Pronto al passo indietro»
«Decida la direzione, sono disponibile a qualsiasi soluzione. Posso rinunciare al seggio, in caso di elezione»
Giannino: «Pronto al passo indietro»
«Se è vero che si vota noi turandosi il naso io me ne vado, mercoledì la direzione nazionale di Fare si convocherà per valutare la vicenda, sono disponibile a qualsiasi tipo di soluzione. Voglio che la trasparenza sia un impegno per tutti e mi presenterò dicendo che se sarò eletto, se voi siete d'accordo, rinuncio al seggio». Parole e pensieri di Oscar Giannino facendo riferimento alla gaffe del master a Chicago (
guarda), evidenziata dal professor Luigi Zingales, suo ex sodale di movimento.
L'audio che incastra Giannino
«Se eletto, sono pronto a rinunciare al seggio»
Da La7
Da La7
IL RETROSCENA - Quanto all'uscita di Zingales dal partito, Giannino ha detto «non faccio illazioni. Non so perchè ha detto questa cosa a quattro giorni dalle elezioni, spero che ci ripensi». «La cosa che mi fa stare peggio è la sofferenza e l'amarezza che ho provocato nella comunità dei nostri sostenitori - ha proseguito Giannino -. Se la mia credibilità totale offusca quella di Fare, la mia credibilità si separa da Fare. Sono disposto a sparire nel nulla». La vicenda, secondo Giannino, «è una testimonianza importante. Se cominciamo da casa nostra a fare chiarezza a quattro giorni dal voto, vuol dire che non ci fermeremo davanti a niente».
Berlusconi: «Giannino si è fatto fuori da solo con un Master a Chicago»
Corriere Tv
Corriere Tv
IL GIALLO DELLA TELEFONATA - E il giornalista - candidato-premier del movimento - ha spiegato anche il cortocircuito (comunicativo) tra lui e Zingales: «Mi ha cercato senza trovarmi perché ero in campagna elettorale e io gli ho risposto sulla segreteria telefonica». «Quando altri fondatori mi hanno fatto sapere sabato che c'era questa questione, io l'indomani mattina ho fatto la dichiarazione all'Ansa - ha proseguito il giornalista -. Non metto in discussione che Zingales mi abbia cercato, gli ho lasciato anche in segreteria telefonica la risposta». «Non appena l'ho saputo ho chiarito - ha concluso Giannino».
GIUSEPPE RICAGNI
RispondiEliminaBello e equilibrato. Resto fermamente sull'ipotesi dell'azione pilotata, non la chiamerei complotto quanto semplicemente "macchina del fango". La cosa mi lascia abbastanza amareggiato, non tanto per Giannino (che come sai odio abbastanza profondamente) quanto da un lato per la constatazione di quanto sia vero che in Italia "chi tocca i fili, muore", dall'altro per l'ingenuità con la quale ho gioito della cosa, che mi fa pensare a tante simili circostanze nelle quali la gente gioisce per sconfitte dell'uno o dell'altro, e che sono invece semplici atti pilotati per eliminare questo o quell'avversario.