MAURO LASCIA LA DIREZIONE DI REPUBBLICA . ERA ORA

E' una buona notizia quella di Ezio Mauro che lascia Repubblica.
Ci ha messo 20 anni, troppi e infatti io non ho resistito e alla fine ho abbandonato il giornale di cui ero stato lettore per circa 30 anni.  La prima Repubblica non era così militante, quasi militare come quella dell'epoca che ha accompagnato, e commentato, gli anni dell'età Berlusconiana.
Con l'avvento di Mauro, l'aria, che già si andava facendo pesante, è diventata, parlo per me ovviamente, sempre più irrespirabile.
Non ti stacchi con facilità da un giornale che hai seguito per tanti anni, affezionandoti alle sue firme. Ce n'erano che mi piacevano, e anche alla fine, nonostante l'avvento dei Giannini, Merlo, Caporale, poi la Spinelli, e tanti altri da Maalox, leggevo ancora con interesse Berselli, poi purtroppo deceduto, Diamanti, Mura, spesso, non sempre, Pirani, Valli...
Mauro però non l'ho sopportato mai, nemmeno fisicamente. Lombrosianamente lo definirei un uomo tinto.
Guardo quindi con estrema soddisfazione la sua dipartita giornalistica dalla direzione di quello che comunque resta uno dei due principali giornali italiani.
Mi incuriosisce che gli succeda Mario Calabresi, direttore de La Stampa (  una tradizione ormai quella che i direttori di L.go Focherini debbano prima formarsi a Torino), uomo certamente non spigoloso come l'uomo voluto da De Benedetti, e però assai prono - almeno dalle colonne del giornale degli Agnelli e di Marchionne - all'attuale presidente del Consiglio.
Il padre fondatore e tuttora autorevolissima presenza di Repubblica, Eugenio Scalfari, non è notoriamente un fan del premier (gli preferisce Fabio Volo..., lo reputa più affidabile), e se le posizioni del quotidiano non sono pregiudizialmente avverse al putto di Firenze, nemmeno finora gli sono mai stati fatti sconti.
Anzi.
Chissà come si regolerà il nuovo direttore.
Dal canto mio, resterò fedele all'edizione digitale del Corriere (le cui firme sono al momento decisamente superiori al concorrente) però qualche volta proverò a ricomprare il mio vecchio giornale, per vedere gli eventuali cambiamenti.



EZIO MAURO LASCIA LA DIREZIONE DI REPUBBLICA
MARIO CALABRESI IL NUOVO DIRETTORE 




Ezio Mauro lascia la direzione del quotidiano la Repubblica. Il congedo è previsto per il 14 gennaio. A sostituirlo alla guida del quotidiano di Largo Fochetti sarà Mario Calabresi, attuale direttore de La Stampa, quotidiano di cui peraltro Mauro è stato direttore prima dell'approdo a Repubblica.
E' stato lo stesso Mauro a far sapere alla redazione che lascerà l'incarico, e l'ha fatto nel corso della consueta riunione mattutina tenuta nel palazzo di largo Fochetti per preparare l'edizione del quotidiano in edicola domani.
Sul perchè proprio la data del 14 gennaio la spiegazione potrebbe stare nel fatto che è l'indomani del ventesimo anno di direzione di Mauro e il quarantesimo della fondazione di Repubblica. Una scadenza quindi importante e in qualche modo 'degna' per essere scelta come quella per un passaggio di testimone.
L'attuale direttore de La Stampa Calabresi conferma con un tweet: "A Natale dopo 6 anni e mezzo lascerò @la_stampa e un pezzo di cuore: è stata un'avventura bellissima. A gennaio ricomincio a @repubblicait".