Io vorrei sapere se queste stucchevoli e demenziali iniziative che ogni tanto dirigenti scolastici, coadiuvati da discutibili docenti, siano ispirate da richieste provenienti dai genitori di bambini non cristiani.
Spero e sono orientato a pensare di no, perché mi piace pensarli, quei genitori, più intelligenti di questi cultori dello spirito laico, finalizzato a strizzare l'occhio alle minoranze religiose.
Una intelligenza che li porterebbe a pensare che rispettare le nostre tradizioni e abitudini in nessun modo li offende, come noi non ci offendiamo quando loro praticano le loro, mentre ostacolarle non può che renderli invisi. Il che, di questi tempi, non è cosa troppo saggia.
In un mese circa abbiamo dovuto registrare la soppressione alla visita di una mostra di Chagall e altri grandi maestri d'arte causa l'eccesso di soggetti cristiani, l' abolizione di una festa cittadina dedicata a non ricorda che santa patrona e adesso il rinvio (??) del concerto di Natale.
Forse questo preside di Rozzano voleva farsi pubblicità, in quanto candidato dei 5 Stelle, e sicuramente c'è riuscito. Speriamo che questa volta, trattandosi di pubblicità cattiva, non paghi, ancorché gli esperti spieghino, ahimè, che questo non accade praticamente mai.
Speriamo si sbaglino.
Concerto di Natale rinviato e crocifisso rimosso: polemica sulla svolta laica alla scuola di Rozzano
La decisione del preside dell’istituto (candidato del M5S) fa infuriare alcuni genitori
Concerto di Natale rinviato e crocifisso «rimosso» in nome «della laicità». Succede in una scuola di Rozzano, nel Milanese. L’episodio, destinato a suscitare polemiche, segue quello avvenuto in un istituto del Bergamasco.
All’Istituto comprensivo Garofani hanno deciso di applicare una linea rigorosamente improntata alla laicità in occasione dei festeggiamenti natalizi. Una linea contestata da un gruppo di genitori, che sta preparando una lettera di protesta contro la scelta del dirigente scolastico reggente Marco Parma (già candidato sindaco per la lista civica “Aria pulita” e per il M5S a Rozzano).
«Nel mirino dei genitori - scrive Il Giorno - è finita innanzitutto la cancellazione della “Festa musicale di Natale” che negli ultimi anni si era tenuta a teatro». Un appuntamento con canti e cori non solo natalizi. Ma quest’anno alcuni genitori avevano chiesto di inserire alcun canti più squisitamente natalizi come “Adeste fideles” e “Tu scendi dalle stelle”.
«Cancellare le tradizioni è un favore ai terroristi», commenta il leader della lega, Matteo Salvini. Anche il Pd è critico. «Non è annullando la nostra identità che si tutelano le minoranze», dice il deputato Edoardo Patriarca. Intanto Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in Regione Lombardia, annuncia un’interrogazione al Pirellone e richiesta di intervento da parte dell’Ufficio scolastico provinciale e del Prefetto.
All’Istituto comprensivo Garofani hanno deciso di applicare una linea rigorosamente improntata alla laicità in occasione dei festeggiamenti natalizi. Una linea contestata da un gruppo di genitori, che sta preparando una lettera di protesta contro la scelta del dirigente scolastico reggente Marco Parma (già candidato sindaco per la lista civica “Aria pulita” e per il M5S a Rozzano).
«Nel mirino dei genitori - scrive Il Giorno - è finita innanzitutto la cancellazione della “Festa musicale di Natale” che negli ultimi anni si era tenuta a teatro». Un appuntamento con canti e cori non solo natalizi. Ma quest’anno alcuni genitori avevano chiesto di inserire alcun canti più squisitamente natalizi come “Adeste fideles” e “Tu scendi dalle stelle”.
«Cancellare le tradizioni è un favore ai terroristi», commenta il leader della lega, Matteo Salvini. Anche il Pd è critico. «Non è annullando la nostra identità che si tutelano le minoranze», dice il deputato Edoardo Patriarca. Intanto Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in Regione Lombardia, annuncia un’interrogazione al Pirellone e richiesta di intervento da parte dell’Ufficio scolastico provinciale e del Prefetto.
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