Sul Corriere di oggi c'è un lunghissimo pezzo di Naomi Wolf , piacente donna di 49 anni che oltre 20 anni fa aveva scritto un libro "Il mito della bellezza" , in cui sosteneva che l'enfasi della bellezza fosse una controffensiva maschile per contrastare il crescente potere della donna. Raggiunta la mezza età la signora scrive : " Immaginavo che invecchiare sarebbe stato più difficile e che avrei rimpianto la gioventù. Invece non ho provato né ansie né paure". Avendo molte amiche ormai attorno ai 50 mi sono fatto forza e l'ho letto tutto (una pagina intera !!!) .
Come ormai ho imparato, ho atteso che la prima impressione, pessima, dettata dalla mia misoginia, facesse il suo corso (lo consiglio spesso : battere il ferro quando è FREDDO) . Quindi l'ho riletto e credo di poter fare considerazioni più lucide.
Dunque la signora ricorda , nel 1991, quando scrisse il suo primo libro, di aver "notato che una dilagante epidemia di disturbi alimentari stava sommergendo quella che avrebbe dovuto essere la generazione di donne più tosta e sicura di sé mai esistita. Esplodeva in quegli anni la chirurgia estetica e soprattutto il massiccio ricorso alle protesi mammarie. La pornografia erodeva la fiducia sessuale delle ragazze , proprio come una pubblicità martellante, e offensiva, per diffondere l'uso delle creme antirughe andava condizionando il modo in cui le donne affrontavano l'esperienza dell'invecchiamento. L'aspetto esteriore era determinante per stabilire il valore della donna nella società". Io dentro di me alla prima lettura già fremevo al pensiero che la "nostra" stesse per affermare che le cose dopo 20 anni fossero migliorate...ma per fortuna venivo subito smentito : " Da allora molte di queste problematiche da me evidenziate sono addirittura peggiorate.....Le nuove tecnologie della chirurgia estetica si sono diffuse al punto tale che in alcuni ambienti le donne che mostrano ancora le loro fattezze naturali sono diventate eccezioni...." . Veniva quindi citata una ricerca di una casa di cosmetici che rilevava come quasi il 20% delle donne si sentiva più intrappolato che mai da ideali irraggiungibili di bellezza, più del 50% era in difficoltà, ambivalente. Vi era però un 30% che invece rappresentavano un "cambiamento" rispetto ai must sociali e (non) culturali.
Segue l'elencazione di queste donne di 50 anni soddisfatte, che non hanno alcuna invidia per le giovani e belle donne che incrociano nelle serate ( discutibilmente definite " parte del decoro o del personale di servizio....chissà a che feste va la signora) , la cui esperienza di vita le rende più sicure di sé, del loro corpo (comunque curato...) , di come vestirsi e di come porsi. Insomma quello che si perde in "freschezza" si acquista in sicurezza di sé. E questo è molto bello.
Ma chi sono queste donne mature non solo di età ma anche di spirito ?
Psicoterapeute, scrittrici, professioniste, donne di successo, carismatiche, benestanti e istruite, tendenzialmente colte , e con una vita sociale gratificante.....QUESTE, invecchiano bene...
E grazie...direi superficialmente....Anche io sostengo che una persona che riesce a dedicarsi a qualcosa che le piaccia in campo professionale e comunque sociale, che abbia interessi vari e VERI , di ogni tipo, basta che non siano semplici distrazioni e/o passatempi, non ha l'ossessione del tempo che passa a livello estetico. Ma di quante/i è questa condizione ? Il 30% dice la ricerca citata , e a me sembrano già troppe !!! Resta un 70% in difficoltà GRANDE. Mi fece sorridere la risposta sorprendentemente saggia di una ragazza che lavorava in un centro estetico e che , a chi le domandava se il suo lavoro soffrisse della crisi economica, diceva " no, affatto, perché la crisi delle donne è più grave..." Avrà avuto vent'anni (vede signora Wolfe, non è che giovane sia sinonimo di scema ...) .
La chiosa dell'interminabile pezzo la riporto per intero perché assolutamente condivisibile :
"Alle giovani donne ansiose vorrei dire quello che avrei voluto sentir dire alla mia generazione dalle nostre genitrici : tranquille , godetevi il viaggio e non preoccupatevi del futuro . Non esistono le streghe cattive. Andrà tutto bene, siatene certe. Anzi di bene in meglio"
Una chiosa che dedico con vero affetto a queste mie amiche di 50 anni, un po' fragili, un po' impaurite della mezza età.
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