martedì 19 luglio 2011

GIUDICI SOMARI ATTENTI, TORNA IL MAESTRO CATTIVO !!!

Corrado Carnevale
CORRADO CARNEVALE molti non sapranno chi sia, scomparso dagli onori delle cronache ormai da oltre dieci anni, e precisamente dal 1998 quando fu sospeso dalla sua carica di presidente della prima sezione della Corte di Cassazione essendo stato imputato di contiguità e complicità  col mondo mafioso (in buona sostanza, secondo l'accusa, era uno degli "strumenti" del divo Andreotti per aggiustare le vicende processuali di "cosa nostra").
Assolto (lo sapevate? no, perché delle imputazioni si dà il massimo risalto, delle assoluzioni in genere molto ma molto meno : ogni categoria ha le sue indecenze, quella dei giornalisti è QUESTA ) ora il Consiglio Superiore della Magistratura gli restituisce gli anni perduti e gli sposta il termine ultimo per la pensione fino al 2013, quando avrà ben 83 anni.
Chi era Carnevale, e perché era diventato famoso con il nome non certo lusinghiero di "ammazza sentenze" ?
In parte abbiamo già risposto, ricordando che era il presidente della prima sezione della Corte di Cassazione. All'epoca questa Corte trattava tutti i processi relativi alla criminalità organizzata (poi venne introdotto un sistema di rotazione, ampiamente criticato da Carnevale stesso) e quindi , per fare un esempio, oltre quelli di Mafia, tutti quelli che riguardarono la Banda della Magliana.
Qui devo fare una piccola parentesi personale . Nel 1986 mio padre presiedeva la VI sezione della Corte d'Assise di Roma e trattò il primo processo della Banda della Magliana. Quel processo era sostanzialmente fondato sulle parole di un pentito, credo si trattasse di Lucioli ma non sono certo. Bene la Corte presieduta da un Giudice GARANTISTA e NON GIUSTIZIALISTA, pretese per condannare dei riscontri probatori ALTRI oltre alle parole del pentito  (che sapeva decisamente "troppo", grazie ad adeguati studi "Integrativi" nella caserma di di via In Selci). Laddove i riscontri vi furono, seguirono appunto le condanne, dove no, le assoluzioni per "insufficienza di prove" (allora vigeva questa formula).
Adesso la richiesta dei riscontri probatori è la REGOLA, ma nel 1986 no, tanto è vero che la Corte d'Assise d'appello riformò in molte parti la sentenza di primo grado, inasprendo le pene e comminando più condanne basandosi sul teorema che la parola di uno facente parte della banda era di per sé già prova, sulla base dell'attendibilità prevalente.
Trattandosi di anni e anni di galera mio padre non la pensava così e la Prima Corte di Cassazione, appunto presieduta da Corrado Carnevale, gli diede ragione, cassando la sentenza d'appello e affermando in punto di diritto quello che un semplice ma onesto giudice di buon senso aveva dichiarato in primo grado : il pentito ha INTERESSE a favorire l'accusa, a dire ciò che gli accusatori vogliono, e quindi va si  ascoltato ma anche scrupolosamente "verificato".
Mio padre si salvò perché non gli piaceva il penale (non gli piaceva il ruolo di comandante di plotone d'esecuzione) e dopo pochi anni se ne tornò al civile. Ma Carnevale no, restò al suo posto ad ammazzare le sentenze di processi condotti MALE, con inosservanza di norme, di regole, con Pubblici Ministeri accecati dall' "obiettivo" e corti di merito complici o pavide.
Si arrivava in Cassazione, e qui bastavano notifiche ai difensori non perfezionate per annullare la condanna ad un Boss di Mafia.
Finché durò Andreotti Carnevale fu protetto, come il Divo cadde in disgrazia, anche il terribile censore dei giudici somari fu neutralizzato con l'accusa infamante e gravissima di complicità con la mafia.
Perché da noi funziona così. Quando non riusciamo a far fuori l'avversario con le vie lecite (in politica con i voti, in magistratura con il diritto), si ricorre alla via "giudiziaria"....
Carnevale è persona di antipatia ASSOLUTA. Spocchioso e arrogante. A lui non interessa NULLA il garantismo, non è per quello che ammazzava le sentenze fatte male. LUI è IL DIRITTO.
Nel suo formalismo assoluto e perfetto. 
Ed è per questo che è stato nemico dei GIUDICI.
Perché li ha fatti sentire IGNORANTI., somari ( e ce ne sono, avoglia !!!).
Gli correggeva gli errori con la matita blu, senza risparmiare commenti velenosi su come fosse incredibile non essersi avveduti di episodi di nullità marchiani.
Ma così i criminali uscivano !!!??? E' la legge bellezze.
E per Carnevale contava solo quella.
Io nel mio piccolo sono un sostanzialista, e tante norme procedurali mi sembrano assurde. Però i giudici me le impongono, negando un diritto sostanziale.
Bene Carnevale ha fatto loro mangiare la stessa amara medicina per decenni.
Se n'erano sbarazzati ma ora ha vinto il SUO di processo  e ritorna.
Per un paio d'anni signori giudici rispolverate attentamente il codice di procedura, è tornato l'AMMAZZA SENTENZE.

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