E' sempre sbagliato generalizzare, ma se si affrontano problemi vasti è impossibile non incorrere in questo errore. Diciamo allora che chi legge non dimentica questa premessa e non si sente il dito puntato addosso...
SI continua a dibattere sul problema dell'evasione fiscale, dell'Italia divisa tra contribuenti fedeli e infedeli.
In alcuni casi il confronto è anche aperto, ma il più delle volte no, specie nei momenti di crisi, come questo.
La spiegazione è ovvia: quando si sta bene un po' tutti, bé i conflitti inevitabilmente si attenuano, ma quando essere più o meno toccati da manovre fiscali fa la differenza, cambia parecchio.
Cerchiamo di esaminare più da vicina la galassia degli evasori fiscali.
Non li troviamo nel lavoro dipendente. e questo, nessuno si offenderà, NON per la fedeltà congenita di coloro che vengono assunti. Non c'è una selezione - che chissà poi come potrebbe essere fatta - per stabilire chi è un contribuente fedele e chi no. Per saperlo devi avere l'OCCASIONE.
Ecco, i dipendenti NON ce l'hanno l'occasione di essere infedeli : gli importi per tasse e contributi vengono versati al posto loro dai datori di lavoro, detraendoli dalla busta paga.
Magari si dovrebbe vedere come si comportano con le imposte, tipo bollo auto, canone Rai, TARSU, compravendite di immobili - dove dichiarare meno fa risparmiare...La mia esperienza, ma sarò un malvivente e frequento solo incalliti evasori, è che dove si può evitare...si evita. Pensate alla normativa che ha stabilito che in sede di rogito la cifra che va indicata è quella del valore catastale del bene a PRESCINDERE. Non vi pare che dietro ci sia l'accettazione da parte dello Stato che tanto nessuno o quasi farà una dichiarazione veritiera per cui trova più conveniente stabilire un quantum fisso? Lo stesso principio governa il redditometro applicato alle professioni e il criterio di "congruità".
Insomma, è certo che i dipendenti pagano le tasse sul loro lavoro, sono obbligati a farlo. Meno certo che lo facciano OGNI volta che potrebbero evitarlo. Anzi.
E veniamo agli autonomi e gli imprenditori. Anche qui, stesso discorso, solo rovesciato. Qui il nero è possibile , e aumenta tanto più la dimensione è piccola e si ha a che fare con privati anziché con società. Gli studi legali grandi per esempio, che lavorano per clienti come Banche, Assicurazioni, Società medio grandi, possono evadere ben poco : questi clienti pretendono la fattura che poi si scaricano dai costi. Lo stesso vale per altre categorie professionali (commercialisti, ingegneri, architetti). Laddove l'IVA è una partita di giro, sono pochissimi quelli che non chiedono la fattura - barattandola con uno sconto. Sono i PRIVATI, e quindi per esempio TUTTI i DIPENDENTI., che NON la chiedono, risparmiando l'IVA, che è un LORO onere (e già qui quindi siamo alla COMPLICITA' non trovate?).
Infatti sono moltissimi quelli che suggeriscono come soluzione quella di consentire anche ai privati la detrazione di qualsiasi spesa sostenuta per intero . Su questo in una trasmissione Befera se ne uscì con una risposta allucinante. Disse, in sostanza, che non gli sembrava ETICO ottenere un comportamento dovuto - la richiesta della fattura - attraverso l'innesco di un incentivo. Va detto che in altre trasmissioni, alla stessa domanda, Befera NON ha più risposto a questo modo, qualcuno gli doveva aver fatto notare l'inaccettabilità del discorso, specie da chi, come quelli dell'Agenzia, ritengono ETICO che ogni cittadino diventi delatore dell'altro!!!
Più concretamente i ministri del tesoro (anche Visco!!) hanno spiegato, senza entrare nei dettagli definiti "complessi", che alla fine della fiera consentire tale detraibilità NON conveniva alle casse erariali. ERGO, meglio rischiare l'evasione....
Quindi l'evasione è favorita anche dai cittadini, che intervistati vorrebbero gli evasori alla forca, ma nei contatti personali con professionisti, negozianti, ristoratori ecc. ecc. "trattano". Come è normale che sia, solo che nella trattativa c'è un teorico truffato: lo Stato, e , in prospettiva, la "comunità". Ma se invece fosse lo Stato a togliersi dalle palle? Le due parti potrebbero LEGALMENTE contrattare e stabilire un negozio di reciproco vantaggio.
Comunque, tornando alla realtà delle cose, in soldoni, se non ho capito male, mi sembra che la SPIA siamo disposti a farla - perché siamo ETICI - ma quando si tratta della NOSTRA tasca, e quindi possiamo risparmiare, allora siamo più possibilisti.....
Così come la realtà degli stipendiati è VARIA - a secondo del livello sale lo stipendio - lo stesso vale per gli autonomi. Ci sono quelli ricchi, non credo tanti, ma è una dimensione che NON conosco. Poi tanti che sopravvivono e basta. Gente che baratterebbe in QUALSIASI momento una vita perennemente precaria - quella di cui si lamentano coloro che hanno contratti non a tempo indeterminato - per un posto fisso, preferibilmente STATALE. E di questi ne ho conosciuti diversi.
La maggior parte sta nel mezzo, come in genere accade. Tra questi sicuramente ci staranno quelli che con i soldi evasi si fanno il SUV di lusso (ci sono anche quelli a costi borghesi), le vacanze strafighe, che vestono firmato. Molti, e sono i più, pensano a rafforzare la propria attività, anche pensando, saggiamente, che NESSUNO assicura loro che un buon momento di clientela o di vendita durerà all'infinito.
E quindi bisognerà risparmiare e/o investire anche in previsione di congiunture meno buone. Perché, si sa, se guadagno lo Stato mi chiede fino al 50%, se perdo, le perdite sono tutte mie. E se devo chiudere, se fallisco, non ho mica la Cassa integrazione ( i dipendenti pubblici invece NON possono MAI essere licenziati).
Siccome lo STATO di tutto questo se ne frega, allora l'autonomo ci pensa da solo, usando la "diligenza del buon padre di famiglia". Ah, da ricordare, che nel caso di piccole aziende, questa prudenza SALVA anche posti di lavoro. Si perché la Cassa Integrazione mica vale per tutte le realtà imprenditoriali. Per negozi, ristoranti, piccoli laboratori e micro imprese, se il datore di lavoro non ce la fa, si chiude e tutti a spasso. Senza ammortizzatori sociali. Befera ha un bell'ironizzare sull'evasione come sistema di creare risorse ammortizzatrici ma sa bene che per migliaia e migliaia di piccole realtà è esattamente questo che avviene.
Il furto vero, lo scandalo vero - a parte le cose che vanno in televisione ma che servono solo per propaganda (gli yacht e gli aerei privati intestati a prestanome...è così da 40 anni....mai trovato il sistema di sgominare questa cosa. Un motivo ci sarà? Le barche mica le nascondi sotto il materasso. NON c'è bisogno di creare una sorta di STASI per individuarle queste cose no? Allora??) - è il fatto che chi , attraverso l'evasione, risulta con redditi bassi, poi partecipi alle graduatorie per determinati servizi riservati alle fasce economiche meno abbienti. Ecco, questo è veramente intollerabile. Perché se non approvi lo stato, il gigantismo e l'onnipresenza statale, poi lo eviti ogni volta che puoi, non che quando ti fa comodo ne fruisci e pure con le carte truccate.
Insomma, la "legittima difesa" di cui parlava anche il compianto presidente EInaudi (che ricordava come l'oppressione fiscale in qualche modo rendeva ambiguo il reato tributario, che confinava con una forma di difesa legittima) SI, l'approfittarsi NO.
In realtà sarebbe giusto stabilire costituzionalmente non tanto il pareggio di bilancio quanto il principio che lo Stato in alcun modo potrà imporre una fiscalità superiore al 30% del sudato guadagno di ciascuno.
Dopodiché le risorse così radunate verranno ripartite secondo priorità (e l'aiuto ai VERI DEBOLI è tra queste) e disponibilità
Esattamente come avverrebbe in una famiglia SANA, ONEST , che vive secondo i suoi mezzi e non secondo i suoi SOGNI.
Allora , e solo allora, la lotta all'evasione fiscale avrebbe finalmente l'aspetto Etico di cui oggi ciarla Attilio Befera e i peggiori uomini di certa sinistra ("chi ha di più deve dare di più"..si ma PER COSA??? ) .
Perché finché le TASSE, propagandate con la storia dei SERVIZI, serviranno per la metà a pagare sprechi, burocrazia, assunzioni elettorali, assistenzialismo e velleitarismo, sarà giusto fare come i banditi di Sherwood .
GIACOMO ZUCCO 13 DICEMBRE
RispondiEliminaARTICOLO CAPOLAVORO !!