sabato 28 gennaio 2012

LA GIUSTIZIA RESTA UNA GRANDE MALATA. MA I SUOI SACERDOTI OGGI SONO UN PO' PIU' CONTENTI

Inaugurato l'anno giudiziario.
Il Primo Presidente della Corte di Cassazione, Ernesto Lupo, è evidentemente sollevato. Si respira aria nuova.
L'agenda di governo, piena di riforme, non prevede nulla sull'ordinamento giudiziario istituzionalmente inteso.
Non si parla più di SEPARAZIONE DELLE CARRIERE, eliminando così finalmente quell'obbrobrio giuridico che esiste SOLO in Italia, per il quale i rappresentanti della Pubblica Accusa e i Giudici sono COLLEGHI e interscambiabili......Questo dopo vent'anni dalla introduzione del processo cosiddetto accusatorio, all'"americana", mai veramente accettato e digerito dalla Magistratura (per averne la riprova, basterebbe leggere il libro del giudice De Cataldo : "In Giustizia").
Non si parla più di riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, organo di autogoverno che dovrebbe garantire l'autonomia (giusta) della MAgistratura e che più spesso ne assicura l'impunità.
Non si parla più di leggi che meglio riformulino le incompatibilità e i paletti nel passaggio da Giudice a Politico (per esempio, non potersi candidare nei distretti dove si è esercitata la propria funzione e soprattutto non poterci tornare una volta che gli elettori, rinsaviti, decidessero di mandare a casa l'ex magistrato).
Non si parla più di dire finalmente una parola di verità - e quindi di riforma - sulla bubbola dell'azione penale obbligatoria. SONO i GIUDICI a decidere cosa va perseguito e cosa può essere accantonato. E lo fanno in un modo molto semplice. Ai reati (ai processi...) che interessano, vengono destinate risorse, uomini e mezzi. Gli altri, il fascicolo viene aperto (così la forma è SALVA), poi resta ad ammuffire.
Il che è anche NATURALE, visto che la mole dei reati è tale che non è possibile seguirli veramente TUTTI come si deve. Ma allora , detta questa triste verità, chi è che istituzionalmente dovrebbe avere il compito di stabilire - in modo trasparente e che un domani possa essere giudicato dall'elettorato - su quali settori criminali si deve maggiormente indirizzare l'azione della polizia e della magistratura? Il Governo, responsabile di fornte al Parlamento, o i Giudici, responsabili di fronte a NESSUNO?
Le uniche riforme che riguardano il settore giustizia sono l'alternativa alla stessa (attraverso la mediazione, partorita peraltro dal governo Berlusconi , tra mille polemiche e critiche anche da parte di alcuni giudici "impegnati" ) , l'aumento dei costi al suo accesso (a quelli già decisi in estate, ci sono quelli immaginati per il nuovo "tribunale per le imprese". Dovrebbe essere "velocissimo", e si vedrà come. Intanto si sa già che i costi sono dal doppio al quadruplo di quelli "ordinari"), l'eliminazione delle tariffe forensi e l'obbligo (il governo delle semplificazioni ) degli avvocati di fare un preventivo scritto sul costo della causa.
Come si vede, per i Giudici, NULLA.
E ti credo che il Presidente Lupo è contento!!
I procedimenti civili pendenti sono 5 milioni e mezzo? E vabbé. Quelli penali quasi 3 milioni e mezzo? E pazienza.
Le prescrizioni, quel meccanismo per il quale un processo non arriva a partorire una sentenza definitiva entro un ragionevole lasso di tempo (anni e anni, non crediate), in 10 anni sono state 1.700.000. Questo vuol dire che la macchina della Giustizia in 1.700.000 casi ha girato assolutamente a VUOTO. Provate a immaginare con quali costi?
Aumentano rapine, furti , bancarotte ed estorsioni. Colpa della crisi...anche questo!
Ovviamente il Presidente della Cassazione non si è espresso esattamente così, lo avevano internato a quest'ora...(anzi sul numero dei processi e delle prescrizioni si è detto allarmato...)
Però difficile apprezzare il sollievo esternato che non riguardava SOLO un clima meno velenoso tra politica e giudici (il che sarebbe ovviamente positivo), ma SOPRATTUTTO  il fatto che di certe cose, di certe riforme sgraditissime all'ennesima Casta italiana (il mio "amico" Dr. Lenoci si arrabbierà per l'uso del termine casta...me ne dispiaccio, ma questo penso ormai di certa magistratura altamente politicizzata e sindacalizzata) non se ne parli più...
Eppure che le riforme sopra accennate siano necessarie non lo diceva solo il centro destra ma anche tutte le forze non affette da giustizialismo e preoccupate della tracimazione magistratuale. SOLO che con Berlusconi pluri imputato parlarne non si poteva, essendo pronta la sollevazione popolare degli "anti" e l'accusa di leggi"ad personam" (che pure ci sono state).
Ora Berlusconi non c'è, ma le priorità sono ALTRE.
Quelle di aumentare per esempio la concorrenza tra gli avvocati, come se il loro patologico numero (a Roma, tanti quanti tutti la Francia!!) non bastasse non solo a garantire la giungla, ma anche ad abbassare di molto il livello dell'assistenza...Però anche i Giudici dicono che gli avvocati sono troppi (sospettando, e non solo loro, che questo esercito da sfamare il numero dei contenziosi lo fa AUMENTARE anziché diminuire) e il Presidente nella sua omelia  ricorda che nel solo distretto di RIETI (assai piccola provincia laziale) gli iscritti all'albo dei Cassazionisti sono125. In Francia sono 103. 
Il Presidente, palesemente soddisfatto del nuovo clima, si è detto ovviamente molto preoccupato per la situazione della carceri, sovraffollate. E su questo una tiratina d'orecchi ai suoi l'ha tirata: "cari giudici, state esagerando con la custodia cautelare ..." Non l'ha detto così.. Ha auspicato" ...una più attenta valutazione delle esigenze cautelari, che possono mandare in prigione gli indagati e gli imputati prima della condanna. L'eccessiva durata dei processi, che sposta troppo in là l'esecuzione della pena, troppo spesso spinge ad anticipare il ricorso al carcere al fine di neutralizzare una pericolosità sociale anche soltanto ipotizzata, al fine di offrire una risposta illusoriamente rassicurante alla percezione collettiva di insicurezza sociale". 
Oserei dire che la mia sintesi fosse accettabile....
IL problema delle prescrizioni esiste e come pensa di risolverlo il Primo Presidente? CON l'ALLUNGAMENTO dei termini!!!!.  Il male è la lunghezza dei processi, inaccettabile  a detta di tutti...la conseguenza sono le prescrizioni, NON si pensa a risolvere il male , ma a lasciarlo lì dando più tempo ai Giudici...Come se 7 anni (per dire un termine ricorrente nel campo prescrittivo) fossero pochi!.
Insomma, la Giustizia resta una grande malata.
Ma i suoi sacerdoti oggi sono un po' più contenti.
Beati loro.

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