venerdì 24 febbraio 2012

COME MAI I SOLDI NON BASTANO MAI?

Sul sito di Tiscali, alla Rubrica Finanza compare l'articolo di Giuseppe Turani che riporto:

In qualunque dibattito televisivo si sentono gli esponenti della politica (soprattutto di sinistra, va detto) che invocano la necessità di poter disporre di più soldi per poter rilanciare l’economia, la ricerca, la formazione, il welfare, ecc. E sembra un’osservazione ovvia. Suggeriscono anche vari modi per ottenere questi soldi: la Banca centrale europea potrebbe, ad esempio, stamparli e poi farglieli avere con corriere espresso. Oppure l’Europa potrebbe emettere speciali bond, ricavarne dei soldi e poi mandarli ai vari governi. E così via. La fantasia non manca.

Quello che manca è un po’ il senso del ridicolo. L’Italia di questi “soldi in più” ne ha già avuti una vera e propria montagna: 1900 miliardi per la precisione, il 120 per cento del proprio PIL. Che uso ne è stato fatto? Pessimo, direi. Visto che siamo nelle condizioni in cui siamo. Non sono state rinnovate le infrastrutture del paese, non è stata incentivata la ricerca e l’istruzione, non è stato migliorato il welfare. Niente. E adesso, come se tutti arrivassero da Marte, si preme (nei dibattiti televisivi) per spiegare alla gente che, senza nuovi soldi, non si esce dalla crisi.
A nessuno viene in mente di spiegare che l’Italia, ad esempio, di soldi ne spende già moltissimi.Più del 50 per cento del suo Pil se ne va tutti gli anni per i consueti rivoli (impiegati pubblici, scuola, ricerca, ecc.). Possibile che tutto questo non basti ancora? Possibile che non sia immaginabile di risparmiare un po’ su questo fiume di soldi che tutti gli anni esce dalla casse dello Stato (essendo stato prelevato prima dalle nostre tasche) per destinare un po’ di soldi a quelle cose che si vogliono fare?
Possibile, insomma, che a politici che sono anche critici nei confronti dei tecnici non venga in mente che questo è un paese strutturalmente in deficit, dove cioè le spese sono più alte delle entrate?
Insomma, i discorsi sulle cose da fare per rendere più moderna l’Italia possono essere anche giusti e condivisibili. Però si vorrebbe che i politici cominciassero a dirci dove possiamo eliminare delle spese inutili per concentrarci su quelle utili.
In parole ancora più chiare. L’Italia spende molti soldi ogni anno, più di metà della ricchezza che produce, ma tutto questo non provoca crescita o sviluppo. Provoca la stagnazione, da almeno quindici anni. Perché? Come mai? Forse questi soldi sono spesi male. Un po’ se ne va in corruzioni e un po’ in spese inutili a favore di “amici”.
Insomma, basta invocare l’arrivo di nuovi soldi. Provate a spendere meglio i moltissimi denari che già vi passano per le mani.

Ora, questo articolo credo che Scalfari lo definirebbe vagamente qualunquista, nella misura che contiene si    cose vere, molte anzi, ma un po' ammucchiate.
Tra l'altro, il "nostro" esperto è un montiano di ferro, molto plaudente e paziente col governo dei professori, e persuaso che quello che non fa è perché non glielo fanno fare . E anche qui, delle verità ci sono, ma non ci sono SOLO queste.
Provo a buttare giù qualche obiezione che mi viene :
1) E' vero che abbiamo sperperato montagne di denaro, però ora questo denaro va man mano restituito, e questo non può accadere in poco tempo, visto il debito monstre che abbiamo messo su. Sulla riduzione di questo debito non è che il governo Monti abbia mostrato mirabilie : nessuna dismissione di bene pubblici (vendere beni come la Rai, Poste, Partecipazione in Eni, Enel, Finmeccanica oltre a complessi immobiliari poco o male utilizzati ) , che da sola potrebbe riportare il debito sotto la soglia del 100%, ora è al 125....; nessun intervento nel settore dell'impiego pubblico (laddove negli altri paesi sono stati ridotti stipendi, tagliate tredicesime ) ;  la riduzione dei costi della politica ( le famose province, ma anche tutto il sottogoverno dell'amministrazione statale)....
2) Il miglioramento del welfare...il welfare, da quello che capisco io va ridotto (non si può continuare a dare a tutti tutto ) e reinventato. Se per miglioramento Turani intende questo, allora ok. 
3) Il discorso della Banca centrale e dei Bond è un discorso complesso, perché è VERO che con quel sistema, stampare moneta ed emettere titoli di stato, quindi fare DEBITI, siamo arrivati qui. Ma è anche vero che un drogato lo devi accompagnare nella disintossicazione (metadone, morfina) intanto che lo rieduchi. Fuor di metafora, in sistemi economici che si basano essenzialmente sul credito bancario, chiudere completamente i rubinetti significa far fallire quanti ? E se chiudono le imprese, se vanno a spasso operai e impiegati, quante tasse in meno rastrelleremo per pagare gli stipendi agli "altri" ?.  In fondo credo sia quello che vadano dicendo un po' Monti e gli altri premier europei alla Merkel : il rigore NON può essere l'unica soluzione. Si deve favorire la crescita, e per questo tocca consentire liquidità, ovviamente "sorvegliata".
Nel senso, e in questo Turani ha ragione da vendere, che i soldi finiscano laddove è utile vadano : infrastrutture, ricerca, sostegno delle riforme di sviluppo, abbattimento del cuneo fiscale. 
Insomma, ci aspettavamo un po' di più da un analista di tanta riconosciuta qualità.

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