venerdì 2 marzo 2012

SESSO: L'IMPOTENZA COLPEVOLE E IL MAL DI TESTA INNOCENTE

Siccome oggi ho parlato solo di economia, argomento che appassiona gli amici del TEA PARTY ITALIA, ma non molto altri amici lettori/lettrici, vorrei chiudere la giornata commentando due notizie relative al mondo della coppia, che nella sua indubbia decadenza resta sempre comunque un riferimento ineludibile per la maggior parte di noi (ancorché il popolo dei single cresca esponenzialmente, ma siamo lontani dai livelli del nord europa o dell'America dove sembra che la parità, 50 e 50, tra accoppiati e non, sia ormai prossimo!).
La prima notizia riguarda una sentenza della Corte di Cassazione ( la 3230 leggo) che conferma la decisione della Corte di Appello che attribuisce al marito la responsabilità (addebito è il termine tecnico giuridico ) della fine del matrimonio per aver taciuto alla moglie la sua impotenza "generandi", che non è quella di congiungersi (la signora se ne sarebbe accorta, non siamo ai tempi del film " Il bell'Antonio" dove la sposa arrivava vergine al matrimonio...) ma quella di poter avere dei figli. E questa non sarebbe una notizia clamorosa, per cui non si vede perché sia finito sul Corriere di Firenze, a meno che l'elemento in qualche modo interessante (pruriginoso?) non fosse che al contempo veniva respinta la richiesta di addebito pure presentata dall'uomo nei confronti della consorte per averlo tradito.
MARCELLO MASTROIANNI NE "IL BELL'ANTONIO"
E si perché da quello che s'intuisce leggendo, non è che   la moglie, scoperta la grave menzogna del marito abbia chiesto la separazione. Almeno sull'immediato non lo fa. Quello che invece fa, forse per vendicarsi , forse perché a seguito di questa scoperta si disamora del coniuge e inizia a provare risentimento per lui, è tradirlo.
Lui lo scopre, reagisce molto male, tanto che devono intervenire le forze dell'ordine, e da lì s'instaura il procedimento che dura qualche lustro (sembra tre) e che in un primo tempo aveva visto una decisione esattamente opposta: l'adulterio della donna veniva ritenuta la causa della fine del matrimonio più che la menzogna di lui.
La Cassazione invece ha ribaltato questo verdetto, ribadendo che era stato l'inganno del marito l'elemento determinante della fine dell'unione, poi trascinatasi, e quindi il tradimento andava considerato l'effetto di questa deriva.
Francamente ci sta, è plausibile. Il marito aveva taciuto su un aspetto fondamentale di un matrimonio : la possibilità di creare una famiglia. Certo resta la perplessità sul fatto che la moglie non l'abbia lasciato subito, una volta scoperta la menzogna. Però è un fatto che la prima mancanza, e molto grave, è di lui e quindi è pensabile che il resto sia conseguenza, quand'anche non immediata.

Poi, sempre sul Corriere, leggo che una equipe di studiosi dell'Università di Pavia hanno condotto una ricerca sugli effetti dell'emicrania sulla vita sessuale di soggetti di sesso femminile e, udite, udite, le loro ricerche hanno confermato che effettivamente il mal di testa è un killer del desiderio sessuale.....Soldi spesi per la ricerca?
9 pazienti su 10 affette da cefalea cronica rivelavano di avere una vita sessuale decisamente sotto lo standard di normalità (che sarebbe ?  la ricerca non lo dice...) .

"Il mal di testa può provocare anche dolore sessuale, inteso in generale come percezione di sofferenza a 360 gradi nel rapporto intimo". Se poi si deve fare copioso ricorso agli analgesici, ecco che la libido va a farsi benedire.
Ora, io non ho pretesa di conoscenze mediche e tanto meno scientifiche, però non credo che il dubbio maschile fosse o sia che una che abbia il mal di testa non abbia fantasia di fare sesso...Sta male, grazie. 
Forse la domanda che l'uomo si fa è se l'emicrania sia VERA o piuttosto UNA SCUSA.
Io francamente qualche amica che me l'ha confessato, con mariti ormai divenuti noiosi, ce l'ho....
Piuttosto, gli uomini che scusa usano? "Cara sono stanco ho avuto una giornata massacrante?" 

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