La domanda è? Bisogna essere antipatici per vincere?
A guardare la storia del campionato italiano la risposta sembrerebbe positiva. Tra gli allenatori vincenti degli ultimi 20 anni, troviamo nomi come quelli di Capello, 7 scudetti (4 col Milan. 1 con la Roma, 2 con la Juventus poi revocati), Lippi 5 (tutti con la Juve), 2 Mancini e 2 Mourinho, entrambi gli allenatori con l'Inter, 1 Allegri, col Milan, il cui cognome è una sorta di scherzo del destino, cupo e polemico com'è.
Uniche eccezioni sporadiche, nel periodo preso in considerazione, allenatori signorili e garbati, come Eriksonn (Lazio) e Zaccheroni (Milan), simpatici e ironici , come Boskov (Sampdoria) e Ancellotti (Milan).
16 contro 4, non c'è proporzione!!.
Quest'anno questo teorema non verrà alterato: sia che rivinca il mister del Milan, sia , come sembra più probabile, lo scudetto se lo aggiudichi la Juventus, allenata da Conte, sarà un "antipatico" a prevalere.
Siccome i numeri qualcosa dicono, temo che ci sia un rapporto di causa effetto.
I calciatori di oggi sono persone ancora più viziate e avulse dalla realtà rispetto a quelli degli anni 70 - 80, dove pure erano già dei privilegiati assoluti. In più le rose sono diventate elefantiache, da tenere a bada ci sono 25 giocatori...e i titolari ben più degli 11 posti disponibili. Ci sono giocatori, nazionali nelle rappresentative del proprio paese, che le partite le vedono più dalla tribuna che dal campo (Krasic ed Elia della Juventus, tanto per fare un esempio ). Poi, grazie a metodi di allenamento perfezionati, aumenta anche la longevità dei campioni, che non cedono il passo e fanno tante storie a rimanere fuori : Del Piero nella Juve (che a dire il vero rumore non ne fa, tanto ci pensano i suoi tifosi a lamentarsi, ancorché poco visto che la squadra vince), Totti nella Roma, una pletora nel Milan (Seedorf, ma anche Inzaghi, Ambrosini, Gattuso). Insomma, peggio di un Harem, e per tenere a bada gente del genere probabilmente o si ha un tocco magico particolare (tipo Ancellotti , che però , come Sacchi, ha vinto più all'estero che nel nostro campionato) oppure non si riesce.
Io, come i lettori sanno, simpatizzo per la Juventus e ho un buon ricordo di Conte giocatore: 13 stagioni, capitano per tanti anni, 5 scudetti vinti, una Champions, una Intercontinentale una coppa Uefa (inciso orgoglioso : la Juventus è l'unica squadra europea che ha vinto tutte e tre le manifestazioni continentali : Champions, Uefa e Coppa della Coppe. Le ultime due adesso sono "riassunte" nella Europa League, piuttosto snobbata) e una supercoppa europea.
Come allenatore ha ottenuto due promozioni dalla serie B, con Bari e Siena.
Quest'anno la storia si sa. Prende una Juve reduce da due settimi posti (sarà una sorta di mantra per il neo allenatore che lo ripeterà in TUTTE le interviste per almeno 6 mesi!!) , la società gli regala Pirlo che non rientra nel suo gioco , il 4-2-4 , e lui mostra intelligenza e duttilità nel ridisegnare la squadra in funzione di uno dei pochi fuoriclasse di cui la stessa è dotata. In realtà in tutto sono TRE, di cui uno, Del Piero, è a part time ridotto e l'altro, Buffon, gioca in porta, ruolo fondamentale ma che non contribuisce al gioco. Qualcuno ci metterebbe anche Vucinic, che in effetti i colpi li avrebbe pure, ma , come proprio Pirlo e Del Piero dimostrano, non basta la classe , ci vuole anche cuore e determinazione, e queste doti il montenegrino NON le ha.
Tutti, ma proprio tutti gli altri sono buoni giocatori in una stagione di grazia, di cui sicuramente Conte ha merito.
Francamente, dai tempi di Lippi non vedo una Juventus così determinata e portata a imporre il proprio gioco. Guariniello, il procuratore di Torino, sostenne poi che quella Juve fosse "spinta" da usi farmaceutici disinvolti. Sia Giraudo, come Amministratore del Club, che Agricola, il dottore responsabile di allora, furono assolti in Cassazione dall'accusa di doping, ma che nelle squadre di calcio, e non solo nella Juve, ci fosse una forte sperimentazione di adiuvanti alle prestazioni fu provato.
Per ora, non ci sono "rumors" per la supremazia atletica spiegata dai bianconeri di Conte.
Ma non è solo la grinta e il "furore" agonistico che colpiscono nella Juventus, è anche una idea di gioco che, senza un uomo che finalmente sapesse tenere il pallone tra i piedi e poi passarlo con percentuali alte di successo, non sarebbe stata possibile. Parlo di Pirlo, vero uomo faro. Poi il pressing alto, la ricerca del recupero immediato del pallone, l'attaccare con almeno 5-6 giocatori, saper alternare l'azione aggirante con le incursioni centrali dei centrocampisti.
E infatti Conte merita i complimenti di Sacchi, il filosofo dell'organizzazione di gioco che supera il talento individuale.
Detto dei meriti dell'allenatore della zebra, veniamo alla sua antipatia.
Secondo me basta il quadro di ieri nel post partita. Lo intervistano a Mediaset Premium, in quel momento compare l'immagine di Allegri che attende a sua volta di essere intervistato.
I giornalisti in studio ne approfittano per cercare un confronto tra i due contendenti lo scudetto.
Dovevate vedere che facce....tra tutti e due. Però Allegri uno stiracchiato" se alla fine saranno ancora avanti avranno vinto con merito", evitando di riprendere la solfa del gol di Muntari, riesce a biascicarlo.
Conte , pizzicato inevitabilmente da studio sulla questione, ha preso d'aceto, come sempre, e ha troncato bruscamente dicendo che a lui piace parlare di calcio e non di queste fesserie (che tali saranno per lui e per i tifosi juventini, ma per gli altri 20 milioni di tifosi, in particolare rossoneri, mica tanto...).
E vabbé, non si può avere tutto dalla vita.
Del resto siamo passati dalla regalità di Gianni Agnelli, all'asprezza del nipote Andrea, che liquida Del Piero come abbiamo visto e non apprezzato.
E dalla simpatia di gente come il Trap e Ancellotti (mai amato dalla parte becera del tifo bianconero ) alla "fuminità" del nuovo condottiero, che è bravo ad allenare meno davanti alla tv.
Perché poi, anche nell'essere antipatici si può essere "geniali".
Ma finora questo è riuscito solo ad un uomo che per questo si è autodefinito lo SPECIAL ONE.
Mourinho è detestato da tanti, ma anche tanto rimpianto dalla stampa e dalle persone dotate di ironia.
ZERU TITULI resterà un'icona delle cronache sportive di tutti i tempi!
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