lunedì 23 aprile 2012

"LA JUVE MERITA LO SCUDETTO". F.TO ARRIGO SACCHI. PER LA ROMA LA NEMESI DI TOTTI: 4-0 ZITTI E A CASA.

Magari si scoprirà tra un po' che la Juventus di Conte è dopata come si dice fosse quella di Lippi, e per questo corrono così tanto. Oppure che Marotta è riuscito a riprendere i fili della ragnatela di Moggi, controllando gli arbitri ma in maniera più abile: rigori alla competitor e non alla propria squadra....
Certo è che a cinque giornate dal termine si può dire con una certa obiettività che la squadra che quest'anno ha più meritato è stata la zebra. Priva di un bomber spietato, come dimostra il fatto che l'unico attaccante a doppia cifra sia Matri , a 10 gol, che nemmeno gioca più, la Juve deve fare una fatica doppia rispetto alle altre per andare in rete, non potendo quasi mai contare sulla prodezza individuale "risolvi guai". E infatti, appena la squadra ha avuto un momento di appannamento fisico, sono venuti una serie di pareggi in partite sulla carta facili, senza i quali lo scudetto ora sarebbe stato già assegnato, e con merito.
Del resto, non è un caso che Sacchi, sicuramente NON nemico del Milan ma filosofo del calcio che premia la squadra col miglior gioco, si è già espresso pro juve quest'anno, dicendo che è la squadra (l'unica in Italia a dire il vero ) che gli piace veder giocare.
Poi , gli amici juventini facciano gli scongiuri dovuti, con solo 3 punti (ancorché potenzialmente 4, visto l'esito favorevole degli scontri diretti col Milan) di vantaggio è evidente che non solo nulla è definito ma anzi...
Ricordiamo Roma Lecce, Lazio Inter, Perugia Juve , solo per citare i casi più famosi di scudetti ormai vinti e persi all'ultima giornata contro squadre nemmeno motivate a fare lo sgambetto alla capolista. Il precedente storico da sempre è Verona Milan...ma ciascun tifoso ricorderà per sempre , e con dolore (che fu gioia ovviamente per gli inseguitori che poi operarono il sorpasso sul filo di lana) il PROPRIO lutto.
Quindi può darsi benissimo che alla Juve venga quello che a tennis si chiama "il braccino", vale a dire la paura di vincere. Ma quanto fatto finora resterà.
1) imbattuta in campionato e nella stagione
2) migliore difesa dopo 33 partite con soli 18 gol al passivo. La seconda miglior difesa ne ha incassati 27
3) terzo attacco, con 57 gol, solo uno meno del Napoli e 6 meno del Milan che però hanno bomber da 20 gol ( e il Milan 9 rigori a favore contro due...)
4) 16 punti di vantaggio rispetto alla Lazio terza, e quindi già matematicamente qualificata di diritto nella prossima Champions
5) Battute tutte le squadre di vertice e in maniera NETTA ( negli incontri pareggiati, ha sofferto solo con Napoli e Milan , dove avrebbe potuto perdere, lottando peraltro fino all'ultimo per non essere sconfitta ).
6) Negli scontri diretti con la rivale, il Milan, la Juve ha vinto due volte in maniera nettissima (una in campionato e una in Coppa Italia) , pareggiando nelle altre due. Sappiamo tutti - anche perché Allegri ce lo ricorda quotidianamente - del gol non assegnato a Muntari. Sicuramente fu un errore che aiutò molto la Juve, però da qui a dire con certezza che con quel gol il Milan avrebbe vinto la partita ci manca un po'. Primo perché anche col Napoli la Juve mostrò di essere capace di rimontare due gol di scarto (3-1 per il 3-3 finale), secondo perché anche alla Juve , prima del pareggio, era stato annullato un gol valido, e quindi, in linea meramente numerica (la valenza dei due episodi non fu la stessa, in questo il Milan ha ragione, indiscutibile) la partita sarebbe finita 2-2. Ma questo è un discorso "cavilloso", lo dico subito. Quella partita il Milan aveva meritato di vincerla. La partita , NON il campionato.
Per tutte queste ragioni dunque la Juve è capolista con pieno merito , con una dimostrazione di gioco e di forza che francamente mai mi sarei aspettato, Altra nota insolita : lo stadio sempre pieno. E' vero che ha una capienza minore, circa 40.000 spettatori, ma quando mai la Juve faceva tanti spettatori se non nelle partite di cartello??? Invece, sia che ci sia l'inter che il Cesena, lo Juventus Stadium è sempre gremito.
Chiosa finale sulla partita di ieri. Per uno Juventino che vive a Roma, la partita con la squadra giallorossa è una afflizione non da poco, dai tempi del celebre gol di Turone (quanto l'avrà benedetto quel gol annullato il giocatore, onestamente mediocre e invece, grazie a quell'errore di centimetri, entrato  nei libri di storia calcistica) . Per gli Juventini d'Italia le rivali VERE sono Inter (odiata) e Milan ( più rispettata), mentre le altre, Roma, Fiorentina, Napoli....sono stati ostacoli di passaggio, quasi sempre sconfitti alla fine. Ma uno juventino di Roma non è così, perché il vero tifoso romanista è capace di suscitare antipatie irreversibili.
Quindi un 4-0 alla Roma è come la pubblicità famosa della Master Card: NON HA PREZZO.
Se poi ci aggiungiamo la nemesi Tottiana, con Leichsteiner (uno che ha giocato nella Lazio e quindi l'antiromanismo ormai ce l'ha nel sangue :D) che ripete il celebre gesto di Totti a Tudor con mimica eloquentissima - 4 a zero, zitti e a casa! - , il cerchio si chiude alla perfezione.
Badate, io sono abbastanza d'accordo con Luis Enrique, che alla domenica sportiva ha definito gravi e anti sportivi entrambi i gesti: la provocazione dello Juventino che infierisce sugli sconfitti, e la reazione di Lamela, ancorché non porrei gli episodi sullo stesso piano di gravità (e infatti il primo non verrà sanzionato e il secondo sì, come da regolamento).
Però, IO la penso così, non credo i romanisti. Ricordo gli amici della Roma che si comprarono la maglietta con su stampata l'immagine del capitano con la sequenza dello "sfottò" allo juventino, in stato post orgasmico per il godimento provato all'"esternazione" del loro idolo.
Ecco, cari amici, si chiama NEMESI. Prima o poi tocca tutti.

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