Ma che fosse un'ultrà, sia pure civilissimo naturalmente, questo non lo avevo capito. Oggi, leggendo il suo saluto alla Juventus Campione d'Italia, sì. Consiglio ai tanti anti...di non leggere.
Il Malox non basterebbe!
Dall'inferno alle (tre) stelle
Calciopoli, la Serie B, l'anonimato. Ora la Juve è tornata la grande Juve. Con la sua legittima terza stella
di PIERLUIGI BATTISTA
Dopo una sentenza sportiva che nel giro di qualche ora ha strappato via alla Juventus due scudetti conquistati sul campo. Dopo che ancora non si è capito se e dove esistano partite incriminate in cui sia stata appurata una frode commessa dalla società bianconera. Dopo l'«umiliazione» della serie B. Dopo l'inferno delle partite contro il Crotone e il Rimini (gloriose società che non usavano telefonare ai designatori arbitrali, come invece accadeva con la Juve, con l'Inter e con il Milan). Dopo un processo sportivo in cui non è stato concesso alla difesa il diritto di difendersi. Dopo la distruzione della società e la svendita di Ibra alla squadra che, come disse Mourinho, si era accaparrata due scudetti «in segreteria» e non sul campo di gioco.
Dopo l'interminabile, triste stagione dei Tiago e dei Grygera, dei Poulsen e dei Martinez. Dopo che la Juve era stata scambiata per la Sampdoria (con tutto il rispetto per la grande Samp). Dopo tutto questo la Juve è tornata la grande Juve. Dopo anni in cui la Juventus aveva perduto il rango della Juventus. Dopo che si è scoperto che in Italia, più che le prove, valgono come motivi di condanna l'antipatia antropologica e lombrosiana per i «cattivi» e il coro mediatico dei beneficiati senza merito. Dopo che ci volevano distruggere spedendo di fatto la squadra in serie C (serie B più penalizzazione smisurata = serie C).
Dopo campionati stentati giocati da provinciale, nemmeno di lusso. Dopo mortificanti settimi posti e preliminari agostani di Europa League. Dopo tutto questo la Juventus ha conquistato il suo trentesimo (29 + 1) scudetto vinto sul campo, con la bravura, con la fatica, con l'entusiasmo (e non «in segreteria»). Dopo sei anni esatti dal grande massacro di una squadra che aveva vinto lo scudetto a 90 punti e con una squadra formidabile (quasi tutti nella finale Italia-Francia del luglio 2006). Dopo la noia delle serate in cui la Champions League era solo per gli altri. Dopo che sono stati spesi un sacco di quattrini per giocatori mediocri e inadeguati. Dopo che la società bianconera ci ha messo anni per acquisire nuovamente quella statura che ne ha fatto la squadra più blasonata d'Italia. Dopo tutto questo le maglie bianconere potranno arricchirsi con orgoglio della meritata, legittima, indiscutibile, terza stella. Bentornati. E ben scavato, vecchia talpa.
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