martedì 26 giugno 2012

BERLUSCONI GIOCA CON I SOLDATINI, FUORI BERLINO BRUCIA

Sono piuttosto preoccupato per Berlusconi. E' un po' che ha ripreso a parlare, e francamente quello che dice suscita non poche perplessità.
Parla del 40% con il quale si vince....lo penso anche io che a quella quota si possa vincere, solo che il PDL sta sotto al 20....la Lega, che tra l'altro non è più alleata, sta sotto al 5%, quindi a quota 40 come ci si arriverebbe mai?
Coi soliti sondaggi of course(!!), che rassicurano (??) il Cavaliere sul fatto che gli elettori del centro destra non hanno tradito, non sono passati nel campo di Bramante ma semplicemente non sono andati a votare. Al massimo alcuni si sono fatti una passeggiata coi grillini, perché comunque anti Monti e contro i candidati della sinistra (Parma). Ok questa cosa è vera. E quindi? Se non sono andati a votare questi elettori un motivo l'avranno avuto. Che non credano più alle promesse di un partito che aveva annunciato  meno tasse e, prima ancora di Monti, aveva elevato la pressione aumentando l'IVA (al 21% ce l'ha portata il governo Berlusconi), non tagliando MAI la spesa pubblica, contribuendo a portare il debito pubblico al 120%  ? Un governo che per primo ha acuito la repressione fiscale, dando strumenti ILLIBERALI all'Agenzia delle Entrate, come l'esecutorietà dell'accertamento (di PARTE!!!!) anche in caso di impugnazione avanti al Giudice della cartella esattoriale (il famigerato, imperiale "solve et repete", prima paga poi semmai li riprenderai), la riduzione dei diritti di libertà individuale, come quelli sulla privacy, le informazioni alle banche sui clienti PREVENTIVI, e non in caso di contestazioni di illeciti fiscali.
Un elettore liberale, che votò Berlusconi nel 1994, scrisse un autentico cahier de doleance, dal titolo eloquente "ho avuto fiducia in loro" (http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/05/ho-avuto-fiducia-in-loro-e-dove-siamo.html), osservando come, senza bisogno di essere governato da Bersani e CO. si ritrovasse in un incubo mai immaginato. Ne riporto un passo: E se vincesse Bersani che differenza farebbe? Lui non ha mai vinto e mi ritrovo i posti di blocco che fermano le BMW. Lui non ha vinto e mi ritrovo a non poter più usare il MIO denaro contante. Lui non ha mai vinto e i piccoli imprenditori si impiccano ogni giorno. Lui non ha mai vinto e l'attuale premier sostiene che il problema sono gli idraulici che non fanno la fattura, e tutti applaudono.


Ecco caro Cavaliere, questo è quel 20-25% del suo elettorato che non la vota più, ne si sognerebbe di votare mai i suoi colonnelli (Cicchitto !!!!ancora va in tv Cicchitto!!!!!, e poi Gasparri, La Russa....) . Alfano non è una cattiva bestia, ma certo non può essere lui, ex  giovane DC, berlusconiano della prima ora, a rappresentare né il nuovo né il carisma.che manca.
No, ci vorrebbe una "rottura", come lo fu Berlusconi nel 1994, ma non si vede all'orizzonte qualcuno che possa rappresentarla - senza contare che dopo l'esperienza fatta, il credito, o la credulità se preferite, è un po' diminuita.
Certo, c'è sempre l'istinto anti sinistra che anima molti italiani, sul quale l'uomo di Mediaset fece leva 20 anni fa, sconfiggendo la gioiosa macchina da guerra occhettiana (povero Occhetto, non si è mai più ripreso da quella batosta) ma manca una "casa" e un leader.
Se questa è la situazione, ED E' QUESTA, che senso ha tornare a radunare i deputati del PDL e parlare come se lui avesse ancora le sue truppe (elettorali) fuori ad aspettarlo e non già la città che brucia (come Berlino nel 1945)?
Parlare di pugni sul tavolo con la Merkel, quando in autunno si fece sbeffeggiare in mondo visione da Sarkozy senza reagire? Di Italia o di Germania fuori dall'Eurozona?
Dicono che imiti Grillo, ma a parte che il comico genovese il 40% per fortuna se lo sogna, e anche questo 20  attribuitogli dai sondaggi credo sia stato un fuoco di paglia, c'è da dire che il blogger scatenato la maglia dell'anti sistema la può indossare, non lui, il Cavaliere, che è stato 3 volte Presidente del Consiglio, ha guidato il paese per 8 anni e comunque lo ha condizionato per 20.
C'è gente che al nome di Berlusconi si fa ancora venire le vene al collo, che reagisce come un toro di fronte alla muleta. Sono persone che hanno contribuito a edificare la sua epopea. Se Berlusconi domani sarà sui libri di storia, E CI SARA', bene o male che sia, è anche grazie a questa gente che veramente gli ha dato uno spessore , una "gravità", che il nostro , di suo, da solo, non avrebbe avuto.
In realtà, magari anche per colpa di certa magistratura - la VERA opposizione dei governi di Berlusconi - il vecchio Premier , che, come Grillo oggi, diceva di essere il NUOVO, di volere la rottura con la vecchia politica, è stato un perfetto democristiano : il potere per il potere, e più che altro per tirare a campare.
Altro che rivoluzione liberale, ma che buffonata chiamarlo "dittatore"...
Ecco l'articolo del Corriere.it sulle ultime esternazioni del leader del PDL


Silvio Berlusconi all'arrivo all'incontro con i parlamentari del Pdl (Lapresse)"Sono disponibile a fare il ministro dell'economia in un governo guidato da Alfano." Lo ha detto Silvio Berlusconi ai parlamentari del Pdl riuniti alla Camera. Il Cavaliere ha affrontato vari argomenti dell'agenda politico-economica ma ha insistito soprattutto sul futuro del centrodestra. In particolare, ha rilevato l'ex premier, ha ragione Angelino quando dice che con il 40% si può tornare a vincere. «Abbiamo anche la possibilità di un'altra legge elettorale. Quanto alle possibili alleanze, Berlusconi ha bocciato l'ipotesi di un'alleanza tra l'Udc e il Pd. «Se l'Udc va a sinistra le mie indagini dicono che si porterebbe dietro solo un 10% dei suoi elettori» ha sottolineato il Cavaliere.
LEGGE ELETTORALE - Il leader del centrodestra ha poi parlato della nuova legge elettorale. «In questi giorni stiamo facendo degli incontri con la sinistra che è pure preoccupata di andare al voto con questa legge - ha fatto notare -. Si potrebbe andare verso una legge elettorale alla tedesca». Berlusconi si è detto «contrario all'arlecchinata di decine di liste, perché puoi vincere, ma è difficile governare. Ma non dobbiamo rinunciare a pensionati, Sgarbi, responsabili», ha aggiunto. 
L'EUROPA E LA CRISI - Quanto alle manovre comunitarie per fare fronte alla crisi, Berlusconi ha spiegato che c'è un orientamento su una misura che prevederebbe un intervento della Bce e del Fondo salva Stati per acquistare i titoli pubblici dei paesi con uno spread troppo alto, ma solo per gli Stati virtuosi. Quindi, si escluderebbero per esempio, il Portogallo, la Spagna, la Grecia. Sarebbe invece inclusa l'Italia. L'ex premier avrebbe anche detto che «l'uscita della Germania dall'Eurogruppo potrebbe non essere un male». 
«INDETERMINATEZZA» - Riferendo ai suoi sull'incontro con il premier, Mario Monti, e a proposito della linea che l'Italia terrà al vertice Ue di giovedì e venerdì prossimo, Berlusconi ha avuto parole di pesante critica: «Siamo nell'indeterminatezza assoluta», ha detto. E ha spiegato: «Ci ha detto Monti che il 28 ci sarà qualche provvedimento ma solo per abbassare gli spread. La misura ancora non è scritta ma ci ha detto che farà in modo di ottenere altri risultati. Altre misure non sono state identificate».
Il premier Mario Monti ha incassato il colpo, e ha minimizzato: «Berlusconi ha parlato giustamente di assoluta indeterminatezza per i risultati del vertice. Li vedremo presto, c'è spazio negoziale aperto». «Sono convinto anche io che questa non sarà una riunione in cui si andrà ad apporre un visto formale a documenti pre preparati», ha detto. Assicurando di essere pronto «a restare oltre il limite previsto della riunione e a lavorare fino a domenica sera se sarà necessario perché alla riapertura del mercato ci si presenti irrobustiti dal pacchetto per la crescita, ma anche da meccanismi soddisfacenti per reggere alle tensioni di mercato».
 UNA CATASTROFE LA CADUTA DEL GOVERNO - Rivolgendosi ai parlamentari del Pdl, Silvio Berlusconi ha «pregato» i presenti di «usare toni consapevoli della responsabilità che noi in questo momento abbiamo: anche se dovessimo togliere la fiducia, dovremmo preparare i nostri elettori al voto, oltre allo sconcerto che la caduta di questo governo creerebbe». «Ho parlato anche con le autorità di Bruxelles - ha aggiunto - che hanno definito "catastrofica" la caduta del governo Monti». 
ELETTORI CONTRO - Sostegno garantito, insomma, anche se il 75% degli elettori del Pdl è contrario. «Abbiamo un problema - con i nostri elettori - ha spiegato il Cavaliere -. Abbiamo fatto tre focus nel nord, centro e sud, il 36% dei nostri elettori continuano a votare il Pdl e per i candidati del Pdl. Il 54% si sono rifugiati nell'astensionismo o scheda bianca, il 10% ha votato Grillo. Ma non c'è un solo elettore che non si sia detto pronto a ridare il suo voto al PdL qualora ci fossero candidati e programmi convincenti».

Nessun commento:

Posta un commento