E ancora una volta, come nel 2004, ci sottoponiamo al rischio del BISCOTTO, termine che noi italiani conosciamo benissimo per averlo inventato e largamente praticato (anzi, a quanto si legge su scommessopoli , di questi tempi più che mai!).
Anche agli europei del 2004 l'Italia del Trap doveva vincere e sperare che Danimarca e Svezia si superassero, oppure pareggiassero ma con un risultato diverso dal 2-2. E infatti finì proprio così, col 2-2. I civilissimi paesi del nord europa si comportarono come gli infingardi del sud, e per non correre rischi, adottarono il principio ricordato da Buffon: meglio due feriti che un morto.
E ovvio che questa strada, umanamente comprensibile, in tornei a squadre ha un corollario: che il morto ci sia comunque, ma ALTROVE.
Ma questo è, nel calcio, che ricordo sempre con lo sport ha delle linee di confine, ma essenzialmente è un GIOCO, il cui fascino principale è dovuto dalla grande difficoltà di segnare il punto, di fare Goal. E questo fa sì che la metafora da tanti amata di Davide e Golia si realizzi nel calcio molto di più che in qualsiasi altro sport : il più forte non vince sempre.
E questo, visto che nella vita i perdenti sono molti ma molti di più dei vincenti, piace molto.
Tornando al vizio italico di aver bisogno degli altri, come avevo temuto, al momento in cui non bastava NON perdere, ma bisognava VINCERE, l'Italia si è puntualmente smarrita.
Non è una novità. La storia del nostro calcio ha visto in genere più questo. E quando abbiamo vinto, più spesso è stato grazie a difese formidabili che a grandi attacchi. Zoff Gentile Cabrini Collovati e Scirea nel 1982, Buffon e Cannavaro, fortissimi campioni ma MAI così forti, insieme a Zambrotta, Materazzi e Grosso toccati per un mese dalla mano degli dei nel 2006. Abbiamo già visto che la difesa di Prandelli è buona, ma non pressoché inviolabile come queste che abbiamo ricordato.
E così almeno un goal prima o poi lo prendiamo. A quel punto, per vincere, Lapalisse ci suggerisce che ce ne vogliono almeno due. E noi quando li facciamo due gol ?????
E così con la Croazia facciamo di nuovo 1-1.
E sì perché nella ripresa veramente abbiamo fatto pochino pochino. Certo, se fosse finita 1-0 per l'Italia non sarebbe certo stato uno scandalo, ma nemmeno l'1-1 lo è. Perché noi molto difficilmente le partite le "dominiamo", come invece hanno poi fatto vedere gli spagnoli con l'Irlanda. Adesso tutti a dire che l'Irlanda è debole, cosa vera. Infatti i Croati gli hanno fatto 3 gol e gli Spagnoli 4 e potevano essere 8. Bene, vediamo quanti saremo in grado di farne NOI ! Perché, ripeto, il nostro problema, storicamente, è sempre stato quello del gol. A meno che lo stellone italiano non ci regali, al momento giusto, un toccato dal Signore : Pablito, Baggio, addirittura Totò Schillaci (altro desaparecido dopo le notti magiche di Italia 90) . Qui speriamo in Balottelli, ma il giovanotto per ora non risponde alla chiamata.
Del resto, nel campionato nazionale, tolto il buon Di Natale, quali sono i goleador italiani?
Io non penso che i campioni in carica del Mondo e d'Europa si presteranno ad una figuraccia mondiale, riproponendo il biscotto famoso di 8 anni fa (Galeazzi ricordava che un esponente politicodanese, non so se addirittura un ministro, da lui intervistato prima del match, si era quasi indignato alla sola ipotesi di "combine". Dopo la partita si è sempre negato di parlare col giornalista italiano...). Quindi un 2-2 non lo prevedo. Però ci vedo una brutta continuità tra l'Italia calcistica e quella generale: stiamo sempre col cappello in mano....
Che brutta cosa. Fare da soli qualche volta no?
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