In realtà il mio "stare" con Cassano è più dovuto alla distanza che provo con coloro che lo hanno criticato laddove non linciato per le sue disinvolte esternazioni sulla questione (ma lo è? una questione dico!) che in nazionale ci siano due giocatori omosessuali. Ogni tanto sta cosa salta fuori. Lo lessi per i campioni del 1982, di Rossi e Cabrini. Francamente, esattamente come Cassano, non me ne importa nulla.
E altrettanto esattamente come l'asso di Bari vecchia, penso che siano "cose loro".
Certo, io lo so dire meglio e alla domanda, che molti giornalisti definiscono un agguato, non a caso fatta ad un istintivo e incauto come il barese, avrei risposto " Scusate, ma saranno fatti loro o no? Io non ne so nulla, mi chiedo perché il sig. Cecchi Paone abbia tirato fuori questa cosa, e comunque non mi interessa".
Siccome Cassano è cresciuto per la strada, si sa che studi non ne ha fatti e probabilmente il calcio è stato per lui la salvezza che per tanti nati nel bronx o ad harlem è stata la boxe , si è espresso nei modi e secondo la "cultura" più diffusa tra la gente semplice, che non educata al "politicamente corretto" , dice quello che pensa.
E quindi veniamo al nocciolo del problema: il sentire l'omosessualità come una cosa NON normale, contro natura, e quindi da condannare. Sbagliato certo, ma millenni di educazione non si cambiano con qualche lustro di gay pride. E nemmeno scrivendo che Cassano è un "poraccio".
Si tratta di capire, di commentare semmai con ironia, come si fa con le tante "cassanate", come le "oltre 500 femmine TIMBRATE" , il "ti aspetto qui !" rivolto all'arbitro.
A me fa sorridere la consapevolezza di Cassano di essere un po' "matto", e la sua sincerità - che non è mai su tutto, ma sicuramente lui lo è più di altri .
"Mi hanno detto di fare da tutore a Balotelli, pensate un po' come siamo messi, E chi fa da tutore a me?".
"Se penso quello che dico".....
Da mandarlo a Zelig no?
Oppure dichiarare che senza Thiago Silva il Milan la Champions e il campionato se li può scordare.
Siccome io, a differenza di altri, il mio pensiero cerco , quando posso, di confrontarlo con quelli che possono dirmi cose diverse, oggi, approfittando di aver deciso di tagliarmi i capelli, sono andato dal mio parrucchiere.
Rigorosamente gay.
Il discorso non è partito da Cassano, ma da un'altra più delicata domanda: cosa può accadere, secondo lui, nell'equilibrio di una persona, che si è sempre pensata etero, con tanto di relazioni e anche figli, a scoprire questa propria diversa natura?
"E' sconvolgente" parole testuali. " Io ero giovane, e avevo avuto dei rapporti con delle donne, anche soddisfacenti. Però sentivo che non era quella la mia inclinazione più autentica. E' qualcosa che contrasti, l'educazione che ricevi non consente con facilità l'accettazione di una cosa che sai ti causerà problemi di accettazione da parte degli altri. Io, ripeto, lo capii da giovane, ho viaggiato, vissuto in paesi sicuramente più aperti di altri su questa questione, Londra in particolare. Da 20 anni ho un compagno, e famiglia, amici, l'ambiente che frequento mi vuole bene e mi accetta tranquillamente. Eppure, è rimasto un angolo piccolo dentro di me che ogni tanto mi fa sentire inquieto. Insomma, è una cosa di te con la quale non finisci mai di fare i conti del tutto. Per me, e per tanti che conosco, è così".
A quel punto gli ho chiesto che ne pensava dell'uscita di Cassano. E lui sorridendo ha risposto "ha ragione, sono cose che non lo riguardano. Poi, che uno come Cassano ci chiami "froci", bé, mi stupisco di chi si stupisce. Da quel poco che so, Cassano non è che sia proprio cresciuto alle scuole alte, lo trovo normale che ci chiami così. Del resto, anche tra di noi, scherzando, usiamo a volte questa parola. Sono gli etero che ne hanno paura. Certo, so la discriminazione che c'è dietro certi termini, ma l'indifferenza e l'ironia le trovo risposte migliori dello sdegno" Capito Vendola??
Ma il mio saggio amico, diamogli il nome "Paolo", non finisce così. " In realtà, anche tra quelli aperti di mentalità, per esempio tra miei carissimi amici etero, il pensiero corretto è spesso frutto dell' "astrazione" e del fatto che comunque la vivono come una cosa "distante", che non li tocca da vicino. Fa che uno dei loro FIGLI fosse omosessuale, e poi ne riparliamo...".
Altri applausi a scena aperta.O STO CON CASSANO
Io le ho sentite le interviste alla radio dove ai genitori a cui si chiedeva come avrebbero reagito ad un figlio gay rispondevano prevalentemente : "non lo voglio sentire nemmeno per scherzo! " , "lo aiuterei" "Lo farei curare ". I migliori rispondevano che "erano timorosi solo che potesse essere non felice per la società ancora non pronta". Qualcuno, lapidario "lo ammazzo".
Certo, le interviste non erano fatte all'uscita della Bocconi...
Io amo i film di Ozpetek , (teneri, ma anche sorridenti), sono tra gli amici di Paolo, e ne ho avuti altri in passato che poi ho semplicemente perso di vista.
Tra l'altro, a Paolo devo un "soccorso psicologico" in uno dei periodi in cui ancora mi dannavo appresso a qualche donna ...Quei periodi in cui diventi una sorta di giovane Werther, con dolori inclusi, e proprio per questo diventi INVISIBILE per il mondo femminile, salvo la categoria delle crocerossine, diffusa ma da me non apprezzata.
Bene, in quei momenti, che ti senti uno schifo, quando andavo da Paolo, ricevevo iniezioni di preziosa autostima, vedendo i sorrisoni di apprezzamento fisico che mi regalava. Qualcuno a cui piacevo c'era ancora!!!
Tornando a Cassano, trovo molto più penoso il comunicato che la Federazione gli ha imposto, con tanto di termine "omofobia" che credo il nostro abbia anche problemi a scrivere ancor prima di capirne il significato, che la sua uscita fuori le righe .
Tra Vendola e Cassano, io sto con Cassano. Tutti i giorni e la domenica due volte.
Anche io,Sto con Cassano. Eccezziunale veramende, direbbe Abbatantuono. Hai ragione, penosissimo il comunicato della Federazione! UNCLE
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