mercoledì 20 giugno 2012

PRESIDENTE NAPOLITANO, CI HA PROVATO, E' ANDATA MALE. GRAZIE LO STESSO, ORA PERO' BASTA.

Stamane ho riportato un articolo di Polito, in prima pagina sul Corsera, nel quale contestavo questa rovinosa visione delle elezioni nel nostro paese. E, commentavo, non lo dicevo certo in prospettiva di vincerle! Chiunque sia stato al governo, negli ultimi anni, ha pagato, come sempre avviene, il prezzo della crisi economica. Per non averla prevenuta, per non averla frenata, superata. E' valso OVUNQUE. Non una nazione che abbia detto: "non è colpa vostra, la crisi è mondiale, ci fidiamo che siate ancora i migliori per portarcene fuori". E così in GB, poi in Portogallo, in Spagna, In Francia e ora in Grecia.
Le cose sono cambiate? la crisi morde di meno in quei paesi? No, ma questo non significa che i nuovi abbiano già fallito a loro volta, semplicemente che: 1) è una crisi che trova le sue radici su vizi RADICATI nelle società occidentali, il denaro facile in primo luogo, e il ricorso al DEBITO 2) come ogni male ormai penetrato nel sistema sociale, ci vorrà TEMPO, oltreché volontà e determinazione, a eliminarlo 3) le cure di ciascuno sono necessarie ma NON sufficienti, trattandosi di una crisi internazionale, in cui la fragilità dell'eurosistema e l'anomalia di una moneta unica a governare la finanza di 17 stati diversi ha fatto il suo disastro.
Vabbè, ma allora votare o non votare è inutile. Potrebbe sembrare, e sicuramente oggi la sovranità nazionale è in discussione, e c'è chi scrive che solamente abolendola del tutto, per affidarci ad uno Stato Europeo politicamente, fiscalmente unitario, ce la potremo fare. Però oggi non è ancora così, e pensare che il futuro di Italia, Spagna, Francia dipenda soprattutto da Berlino fa un certo effetto.
Non entro nel dibattito pro-contro Merkel, ho letto abbondantemente le ragioni degli uni (Polito è tra i pro, ma anche Oscar Giannino per esempio) e degli altri (Giacalone tra i più validi critici, ma ce ne sono molti altri). Le posizioni estreme sono quelle sicuramente più fastidiose, come sempre, e quindi chi descrive la Germania come la solita Nazione malata di onnipotenza che attraverso la "Guerra" economica cerca di dominare l'Europa come non gli era riuscito con due guerre mondiali, mi sembra matto. Così come pensare che ci sia solo virtuosismo dietro la severità tedesca, lo trovo ingenuo. La Germania, come tutti, guarda in primis ai suoi cittadini. Semplicemente lo fa da un punto di forza, grazie al suo essere migliore economicamente, socialmente, disciplinarmente.
Una cosa è certa. Spagnoli, Italiani, Greci, Portoghesi, Irlandesi, Francesi NON votano alle elezioni tedesche. Perché devo essere governato da Berlino? Perché gli chiedo soldi ? Forse, se avessi ancora la MIA BANCA, la MIA moneta, potrei non farlo, come non lo fa la GB per dire. Potrei decidere se annegare con la mia barca, sperando invece di farcela, oppure non rischiare e chiedere l'aiuto altrui, accettandone anche il prezzo. MA COSI' che scelta ho?? Soprattutto, che DEMOCRAZIA E'??
Tanta gente scrive che senza euro non si può, e questo credo che sia vero, per noi che ci siamo ENTRATI. Perché chi è rimasto fuori, se la cava meglio, anche soltanto perché non si è fatto accecare dall'improvviso abbassamento del costo del denaro che accompagnava il suo minor valore. In Italia il potere di acquisto degli italiani si dimezzò quasi, in tanti campi, però i tassi di interesse si abbassarono incredibilmente. Così, per continuare a fare le cose di prima, e magari di più, abbiamo scoperto che bastava fare come faceva lo STATO: indebitarci! Adesso hanno detto che non si può fare più, abbiamo esagerato, e dunque ora paghiamo il prezzo delle cicale, Però paesi come la Svezia, la Danimarca, la GB ( dove pure la crisi morde), stando fuori dall'euro, stanno MEGLIO. E così tutti quelli che , pur compresi nella zona europea, non hanno (ancora) la moneta unica,  se la cavano non male, come la Polonia e la Cekia. Non voglio nemmeno parlare della Svizzera, della Slovenia...
Ma il nodo della questione non è questo bensì di DEMOCRAZIA. Negli altri paesi, baratro o no, si è votato e adesso chi governa fa i suoi passi sapendo di avere un mandato democratico.
E se questo non è sufficiente, allora sarà chiaro una volta per tutte e per tutti che il gioco delle elezioni è divenuto INUTILE perché se poi quello che il governo eletto decide non va bene ALTROVE, e il Paese non ha la forza di andare comunque avanti per la strada che pure vorrebbe scegliere, bé almeno avremo fatto CHIAREZZA no?
Se Hollande, che è un Capo di stato con veri poteri (e non come il premier da noi) e che oggi ha un Parlamento che lo appoggia con una maggioranza netta e coesa, non può concepire una SUA politica economica sociale senza patteggiarla con Berlino, ebbene che i francesi lo sappiano una volta per tutte.
A quel punto decideranno se USCIRE da questo sistema, riprendendosi il Franco e la PIENA sovranità, oppure abdicheranno ritenendo che un'epoca è finita e ne deve iniziare un'altra.
Terzo non dato.
Lo stesso in Spagna, in Portogallo dove i parlamenti sono stati eletti e i governi SCELTI.
Questo deve avvenire anche in Italia. L'esperimento, anche in buona fede, del Presidente Napolitano è fallito.
Meglio non perseverare in un accanimento che fa male alla democrazia senza risolvere i problemi.

1 commento:

  1. Come al solito chiaro, sintetico e forse anche vero. Ma la foto che mostra l'abbraccio di ABC mi terrorizza. Pensare che le prossime elezioni ci daranno, oltre all'orgoglio della democrazia, le solite figure che da tempi che si misurano a decenni (neanche a lustri!) pronte a prometterci il nulla perchè solo quello hanno dimostrato di saper fare, mi fa rabbrividire. Sarei pronto a sposare la causa se almeno una Nuova (con la N maiuscola e non un inciucio) legge elettorale, dato il momento storico, ci consentisse di far sparire dalla politica TUTTE le vecchie cariatidi per avere, almeno nell'aspetto, facce nuove visto che l'età non mi consente più alcun ottimismo nei confronti dell'umana specie. UNCLE

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