giovedì 21 febbraio 2013

ASSAD, IL DITTATORE AMICO...


In Spagna il Franchismo durò fino alla morte del Caudillo, nel 1975. La dittatura era durata ben 36 anni, dal 1939 fino alla scomparsa del suo capo. Ai molti che chiedevano come mai Franco avesse resistito alla vittoria delle democrazie nel 1945, con la distruzione dei regimi che pure lo avevano aiutato a prendere il potere, la risposta più frequente era che finché vivevano numerosi i testimoni degli orrori della guerra civile, nessuno in Spagna si sarebbe rivoltato contro il regime. Se ne sarebbe atteso la sua consunzione, che regolarmente arrivò con la vecchiaia e la malattia del suo leader.
Mi viene in mente questa cosa quando leggo i commenti di certi lettori riguardo la tragedia Siriana, convinti,  causa completa e inguaribile lobotomia da fede antiamericana, che Assad sia la vittima dell'eterno imperialismo occidentale.
Oggi a Damasco in un attentato sono morte oltre 50 persone. Purtroppo la guerra civile in Siria si combatte più attraverso il terrorismo che non con i combattimenti tra l'esercito di Assad e le forze della rivoluzione, o ribelli (il nome varia a seconda della simpatia di chi guarda). A marzo saranno due anni che è iniziata l'opposizione al regime. L'inizio fu lento, ma la repressione immediata non servì a stroncarla, anzi. Verso la fine del 2011 si arrivò alla guerra civile. Dopo quasi 24 mesi i morti, secondo fonti ONU, sono 70.000. Altri fatti certi. Nella primavera del 2010 c'era stata la primavera araba che aveva prima travolto Ben Alì, autocrate della Tunisia, in poco tempo e pochi morti. Poi toccò a Mubarak, e lì i morti furono un po' di più. Ma non molti, per fortuna, che l'esercito costrinse rapidamente il "Faraone" a lasciare il potere. Quale elemento in comune avevano i due regimi ? Erano filo occidentali.
Poi ecco il turno della Libia. Gheddafi non era un amico dell'occidente ma nemmeno più il capo della nazione canaglia dei tempi della Libia asilo dei terroristi arabi (ci aveva pensato Reagan a condurre il Raìs a più miti consigli ). Bengasi e la Cirenaica si ribellarono, Gheddafi si mosse per soffocare la ribellione ma l'occidente intervenne. In particolare, Francia e Gran Bretagna colpirono con la propria aviazione l'esercito libico, ribaltando i rapporti di forza sul campo. La giustificazione (scusa ? ) dell'intervento Nato, sotto egida ONU, fu che bisognava salvare i civili dalle rappresaglie del dittatore. In effetti la cosa riuscì : Bengasi non conobbe gli orrori delle città siriane, anzi, di vittime civili ce ne furono più a Tripoli....
In Siria è andata, VA, diversamente. Perché Assad NON è un amico dell'Occidente, bensì dei russi, e dell'Iran, e quindi ha potuto fare i morti che voleva senza  che nessun aereo si levasse  in cielo per difendere i civili di Homs, di Daraa, di Hama e da ultimo di Aleppo. Ogni tentativo di creare almeno una no fly zone, è stato sempre bocciato dal Consiglio di Sicurezza ONU per il veto di Russia e Cina.
Direte, giustamente, cosa c'entra tutto questo con Franco ? Nulla, se non che i commenti che leggerete in coda al servizio di cronaca del Corriere on line mi hanno fatto venire in mente i superstiti della guerra civile spagnola che dovevano scomparire perché quel paese potesse voltare pagina. Ecco, in Italia devono sparire i reduci della guerra fredda vissuta all'insegna del filo sovietismo  dell'internazionalismo comunista e dell'anti americanismo.
Fino a quando non si saranno spenti, si continuerà a leggere che QUALUNQUE cosa accada nel mondo, la colpa è dell'occidente. Se interviene, perché lo fa, se NON interviene, perché non lo fa.
In Siria Assad punta il dito contro i paesi arabi nemici, come Qatar e Arabia Saudita, che, a suo dire ( e chissà, magari ha ragione ) vogliono deporlo per instaurare un repubblica islamica di fede sunnita. Cosa ostacolata dagli iraniani (sciiti) e dalla Russia che non apprezzerebbe di avere un altro paese di carattere integralista ai propri confini. Vero o no che siano queste interpretazioni, l'Occidente stavolta che c'entra ?
Eppure c'entra ! Beh, tutte le cose hanno fine, e infatti, pur dovendo aspettare ben 36 anni, la Spagna riacquistò la libertà. Noi che abbiamo un'ambizione più piccola, magari pure potremo vederla realizzata...
Ecco il servizio da Damasco.


 

Siria, esplosioni a catena nel cuore di Damasco

Colpita caserma vicino al quartier generale di Assad
Decine di morti, danni anche all'ambasciata russa

L'esplosione a Damasco (Ap/Sana) L'esplosione a Damasco (Ap/Sana)
Esplosioni a catena giovedì mattina a Damasco. Decine di persone sono rimaste uccise.
IN CENTRO - Nel cuore di Damasco è scoppiata un'autobomba che ha causato la morte di 53 persone, in gran parte civili. E oltre 237 feriti, di cui molti in gravi condizioni. Tra loro anche studenti di una vicina scuola. Subito dopo, due colpi di mortaio sono piovuti su una caserma dell'esercito, nei pressi del quartier generale del partito Baath del presidente Assad. Anche l'ambasciata russa a Damasco è rimasta danneggiata, con i vetri andati in frantumi. Altre esplosioni in serie sono avvenute a breve distanza l'una dall'altra anche nei quartieri periferici.
Siria, serie di esplosioni nel cuore di DamascoSiria, serie di esplosioni nel cuore di Damasco    Siria, serie di esplosioni nel cuore di Damasco    Siria, serie di esplosioni nel cuore di Damasco    Siria, serie di esplosioni nel cuore di Damasco    Siria, serie di esplosioni nel cuore di Damasco
TRATTATIVE - Intanto la Coalizione nazionale siriana, il principale organo dell'opposizione, è disposta a negoziare un accordo di pace per mettere fine alla sanguinosa crisi nel Paese, ma ritiene che il presidente Bashar al-Assad non possa far parte di alcuna ipotesi di accordo. È quanto enunciato in un documento che sarà discusso nella riunione dell'organismo, che prende il via al Cairo. Il comunicato non chiede la rimozione di Assad e ha toni più morbidi rispetto ai precedenti in cui si chiedeva l'allontamento del presidente come precondizione per qualsiasi tipo di negoziato. Il documento, che sarà discusso nella «due giorni» di lavori, aggiunge comunque che Assad e i suoi accoliti debbono rispondere del bagno di sangue e che qualsiasi tipo di accordo debba realizzarsi sotto gli auspici di Usa e Russia.
Attacco al cuore di Damasco
DAL QATAR 100 MILIONI A OPPOSIZIONE - Giovedì mattina arriva anche la notizia che il Qatar ha consegnato 100 milioni di dollari all'opposizione siriana affinché venga fornita assistenza umanitaria alla popolazione. Lo scrive la stampa di Doha.
21.02|18:22 .buran
E' una vergogna che anche l'Italia, insieme agli altri paesi Nato, supporti e rifornisca questa gentaglia e addirittura li riconosca come "legittimi rappresentanti" del popolo siriano. Non in mio nome.

Se l'Occidente avesse aiutato Assad...
21.02|17:38 Fracescodel
Oggi la Syria sarebbe un paese piu' stabile, piu' pacifico, con un'economia normale, e si sarebbe potuto incentivare un miglioramento dalla dittatura verso maggiore democrazia, lentamente come e' duopo per paesi difficili e con idiosincrasie etniche complicate. Invece, l'esosita' di conquista e supremazia dell'occidente con USA in primis, ma diretto dietro le quinte da Israele, ha promosso un'altra catastrofe umanitaria e perpetrato un'altro crimine, tra i peggiori, verso l'umanita'.

Vedo che altri hanno i miei dubbi...
21.02|16:59 BigJoe
Non era Assad il criminale? E adesso chi è il criminale? Chi potrebbe essere il responsabile dell'attentato, in cui sono morti soprattutto civili? E poi l'opposizione afferma di essere disponibile ad un accordo di pace, di cui però Assad non dovrebbe fare parte? E chi dovrebbe fare parte di quest'accordo, forse il responsabile di questa vigliaccata? Da questa notizia non sembra che sia Assad il principale problema della Siria oggi...


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