Da dove cominciare ? C'è
l'imbarazzo della scelta....Sicuramente da Fini , il Giuda di tutte le stagioni
che non rientra nella sua amata Camera. Poi dall'uomo di Mani Pulite, il padre
di tutti i manettari, Di Pietro, trombato pure lui. Poi l'esclusione di
quell'altro forcaiolo di Ingroia (certo, meglio in parlamento che in
Procura...ma dopo sta figuraccia forse va in Guatemala E CI RESTA ). Quindi
l'inferno perpetuato di Ferrero, Diliberto, Rizzo Giordano...tutti comunisti
doc e non pentiti che continuano a restare fuori. Naturalmente c'è Casini e
l'Agenda Monti : il primo è stata cannibalizzato dalla seconda, senza risultato.
Il professore vabbé, fa un po' pena lo lascio stare. I sondaggisti, che hanno
sottovalutato di 10 punti (!!!!) Grillo e sopravvalutato di almeno 5 la
sinistra, illuso Ingroia e Monti . Last but not Least lo smacchiatore di
giaguari....quello che Berlusconi lo vedeva col binocolo, e alla fine ha : 1)
lo 0,50 in
più alla Camera 2) 3 senatori in più al Senato, lontano 40 seggi dalla
maggioranza numerica 3) QUATTRO milioni di voti in meno rispetto al 2008 4) il
26% scarso dei voti, 7 punti in meno di Veltroni , peggior risultato di sempre
della sinistra. Io, lo confesso come una colpa, in 50 anni non mi sono mai
ubriacato. Stavolta sarei tentato....
Per capire come mai il PD,
inteso come ex PCI, non avrà mai da solo il mandato per governare l'Italia,
basta seguire in tv un personaggio borioso e odioso come il neo deputato
spedito da Bersani allo speciale post elezioni di Vespa. Il nome è strano, Migiel Gotor mi suggeriscono, e l'antipatia è a livelli da competizione olimpionica. Rappresentava un partito
che : 1) doveva vincere a mani basse e si ritrova dietro a Grillo, per la prima volta al voto, e 7 punti in meno rispetto a Veltroni nel
2008 2) Ottiene il premio di maggioranza con appena 100.000 voti in più
rispetto al centrodestra,lo 0,50% del totale, e quindi con nemmeno il 30% dei
voti espressi (adesso avete capito perché la legge schifosa se la sono tenuta
cara ?? ) 3) Al senato non ha la maggioranza assoluta nemmeno con i voti di
Monti . Ebbene, nonostante questo risultato, peggiore addirittura rispetto alla
vittoria di Pirro di Prodi nel 2006, questo spocchioso signore ripeteva come
uno psicotico sotto farmaci che il partito democratico aveva vinto ...Come se
il dato politico non fosse TUTTALTRO. In un sussulto di realtà però per tutta
la serata ha anche invocato il senso di responsabilità del fino a ieri disprezzato
Grillo, il populista miliardario. Potrebbe provare con una serenata,,,gli
suggerisco il titolo di uin vecchio successo : IN GINOCCHIO DA TE, Chissà che
Grillo si commuova.
E sì perché questo signore, che parlava tanto di "responsabilità" , del bene del paese ecc. ecc. ha deciso che intanto con il centro destra non si tratta, vale a dire con la forza politica che ha preso tanti voti quanti loro, sostanzialmente ! E già questo mi sembra molto responsabile....
Dopodiché guarda ai grillini, cosa che già avevano iniziato a fare negli ultimi giorni di campagna elettorale, perché i sondaggi "proibiti" gli dicevano che Monti non ce la faceva, il 15% era un SOGNO, mentre invece era Grillo quello pesantemente sottovalutato...
E allora, visto che col CAPO trattare sarà difficile, si sperava di poter comprare (scouting l'hanno chiamato...a noi piace cambiare le parole per provare a nascondere la sostanza) i singoli senatori necessari.
Il problema è che se li devono comprare praticamente TUTTI !!!
I 119 senatori della sinistra, più gli eventuali 18 di Monti (li danno per scontati quelli ? perché ? ) fanno 137, ne mancano 21 alla maggioranza numerica, che NON vuol dire politica !! Gliene servirebbero quindi almeno una quarantina, cioè più dei due terzi di quelli di Grillo !!
Eppure, nonostante TUTTI i direttori e opinionisti di giornali presenti, NON quelli di destra, ma del Corriere della Sera, del Messaggero, del Sole 24 ore, del Mattino, del Resto del Carlino....facessero presente a questo schizzato borioso che non era verosimile lo scenario di un governo sostenuto dal M5S, ma semmai solo una riedizione della strana coalizione dell'ultimo anno, lui come un bambino disperato dal giocattolo rotto continuava a ripetere la sua pregiudiziale. Per carità, non solo è legittimo non voler governare col centrodestra, pure forse auspicabile, visto i risultati visti (questo paese NON è e NON sarà mai la Germania, nel bene e nel male, e noi una grande coalizione come quella fatta da Merkel e Schoeder ce la sogniamo ). Però da qui a dire che l'unico governo possibile e responsabile per il paese è il PROPRIO, beh....quanta arroganza ci può essere dietro affermazioni del genere ?
Del resto si sa, la colpa è de sti cazzo d'italiani, che proprio non ne vogliono sapere di votare "BENE"...
Quanta inguaribile presunzione ! Eppure ce l'avevano stavolta l'atout per convincerci che erano cambiati, che il PD era veramente la cosa "nuova" promessa da Veltroni nel 2007, ed era Renzi.
Sappiamo che primarie hanno fatto, convinti che il disfacimento del centrodestra e il porcellum sarebbero bastati per vincere stavolta, anche con il 30% scarso dei voti, che significa, in termini di aventi diritto, la rappresentanza di un italiano su 5 !!
Per un soffio alla Camera alla fine sono riusciti, ma hanno perso in tutte le ragioni in bilico, e di BRUTTO : Lombardia, Sicilia, Campania, Puglia....e anche in Abruzzo e Calabria, oltre che Veneto, che era l'unica regione certa per il centrodestra.
Con Renzi sarebbero state elezioni del tutto diverse, e nuove.
Hanno scelto il vecchio. E in Italia la vecchia sinistra, non ha mai preso il voto di due italiani su tre.
Adesso in tanti sul web maledicono gli elettori, parlano di andare via (magari !!) e amenità del genere.
Ho nel cellulare il messaggio di un professore comunista che scrive che per l'Italia non c'è speranza se il 50% degli elettori votano per le "fregnacce e le menzogne" di due comici .
Ho risposto che noi italiani abbiamo una malattia : l'anticomunismo. E quando qualcuno, anche nipote del PCI, si presenta con modi e programmi che ricordano anche vagamente quella storia, noi NON lo votiamo.
Ecco l'articolo sul CORRIERE della SERA.IT di Pierluigi Battista che ben analizza l'incapacità di certa sinistra di capire " 'sto paese", come lo chiama(va) Bersani.
Buona Lettura
LA RISCOSSA DEL GIAGUARO
Altro che «la mummia», come ha commentato inorridito un giornale francese quando Berlusconi ha dichiarato di volersi ricandidare. Il berlusconismo non era stato cancellato e sepolto. In cinque anni ha lasciato sul terreno una quindicina di punti percentuali: un'enormità. In un Paese normale un leader che perde quasi il quindici per cento dei suffragi verrebbe considerato uno sconfitto.
Ma il mondo che ha scelto Berlusconi in tutti questi anni non è stato inghiottito dal nulla. I media non se ne sono accorti. Noi non ce ne siamo accorti. La bolla in cui vive chi fa opinione non se n'è accorta. Ma il centrodestra viveva ancora nel Paese. Devastato. Malconcio. Ma esisteva. Con il suo linguaggio, i suoi interessi, la sua antropologia che la sinistra snob non ha mai cessato di sbeffeggiare, inanellando in consenso la più deprimente sequenza di rovesci della storia italiana.
Ne fanno una questione di stile, anzi di mancanza di stile. E sono inorriditi che un uomo che incarna così compiutamente tutto ciò che le élite considerano moralmente ed esteticamente riprovevole possa ancora avere un suo ragguardevole seguito. Ma lui parla di tasse. E loro non si accorgono che milioni di italiani si sentono vessati dalle tasse. Sorridono sulla «restituzione dell'Imu». Ma non si accorgono che l'Imu è stato un colpo durissimo in tempo di tredicesime. Lui parla di Irap e loro non si accorgono che per colpa dell'Irap piccole e piccolissime aziende chiudono e che il popolo berlusconiano non voterà mai e poi mai chi non si occupa di Irap e piuttosto si astiene, piuttosto vota Grillo, ma quelli che ignorano l'Irap mai e poi mai. Lui parla di Equitalia, e loro non se ne accorgono. Alcuni della sinistra vengono dalla cultura marxista e dovrebbero sapere che gli interessi di classe esistono. Hanno letto Gramsci e dovrebbero sapere che un "blocco sociale" è una cosa seria, coriacea, fondamentale. Berlusconi può fare tutti i disastri del mondo ma sa parlare il linguaggio degli interessi del suo "blocco sociale". E un blocco sociale non lo di distrugge con una trasmissione di satira e con le battutine oblique del Festival di Sanremo politicamente corretto.
Una parte del popolo berlusconiano se n'è andato, beninteso. Ma un'altra, quasi il trenta per cento degli elettori, non aveva alternative. Stavolta non ha votato con entusiasmo. Ha fatto come Montanelli nel '46 e ha scelto nella cabina Berlusconi turandosi il naso. Ai sondaggisti non dicevano la verità, perché dirsi elettore di Berlusconi non è segno di finezza, ti espone al ludibrio dei monopolisti del buon gusto. Ma c'erano. E il sistema dell'informazione non se n'è accorto. Quello dei partiti tradizionali della sinistra non se n'è accorto. Quello dei padroni dei sondaggi non se n'è accorto. E avevano dato per morto Berlusconi e il berlusconismo. Sbagliavano. E per penitenza dovrebbero andare inginocchiati sui ceci. Ma non lo faranno. E daranno la colpa all'elettorato. Ne deploreranno la rozzezza, la credulità, la volgarità, l'essenza naturaliter delinquenziale. E ancora una volta non avranno capito.
Che poi è perfettamente vero che il centrodestra versava in una crisi mortale e che Berlusconi ha dovuto fare il fenomeno in tv per rianimare un corpaccione stordito, disorientato, frammentato in agguerritissimi clan, diviso da faide intestine. Ma pensavano che quella parte che era stata maggioranza lungo tutti questi vent'anni si sarebbe dissolta senza reagire, avrebbe lasciato campo libero a chi non ha mai saputo capire ciò che avveniva nel territorio mentale del centrodestra? Davvero potevano pensare che battute sullo smacchiamento del giaguaro non avrebbero irritato, indignato, reso furibondo chi in questi anni aveva scelto Berlusconi e che quest'anno non lo avrebbe fatto più, ma poi l'ha fatto perché pur di non dargliela vinta a chi fa ironie sull'Imu e sull'Irap, sarebbe tornata di nuovo nei seggi per votare direttamente Berlusconi o qualcuno che stava nei paraggi e nell'alleanza?
E così è stato nel 2006. E così è stato anche in questi giorni. Il centrosinistra dato per vincente nel 2006cincischiava sulla tassazione delle «rendite finanziarie» e tutti i possessori di Bot si sono spaventati. Oggi il centrosinistra ha scaraventato nel recinto infetto dell'evasione potenziale tutto l'umore antitasse. Ha sbagliato. E ha sbagliato a non considerare che Berlusconi, invece, su quel terreno non avrebbe mai sbagliato. E si leggeranno pensose analisi sui costumi degli italiani, e si almanaccherà ancora sulle due Italie, quella buona e corretta e quella brutta, sporca e cattiva. E ci si chiederà come mai, quasi all'unanimità, nessuno aveva previsto che il berlusconismo, ammaccato ed elettoralmente assai dimagrito, esisteva ancora. E che i girotondi di giubilo attorno al Quirinale quando Berlusconi si era recato da Napolitano per rassegnare le dimissioni erano una grande e sacrosanta festa, ma non la veglia funebre di un fenomeno politico molto più resistente dei nervi troppo fragili di chi aveva solo da tirare il pallone in rete e invece ha sbagliato l'occasione più facile. Perché non c'è miglior alleato di Berlusconi degli antiberlusconiani professionali. La mummia si è risvegliata. Ma per loro no, l'incubo è appena cominciato.
26 febbraio 2013 | 08:17
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