Ieri la notizia della condanna di Pollari, ex capo del SISMI, il principale dei servizi segreti italiani. Pochi giorni prima, quella in cassazione degli agenti CIA in Italia (tranquilli, adesso gli Stati Uniti li prendono e ce li rimandano per scontare 10 anni di galera...Però,una precauzione : nell'attesa non trattenete il respiro ! ).
Il reato è il rapimento e le violenze subite da Abu Omar, sospetto terrorista. Lo Stato Italiano, e i governi Prodi, Berlusconi e Monti, hanno TUTTI e TRE opposto il Segreto di Stato sulla vicenda ma i giudici se ne sono fregati. QUESTI giudici, perché nel primo processo in appello Pollari e i suoi uomini erano stati prosciolti. !
Anche su questa questione, l'Esecutivo ha sollevato il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato ma i giudici (g rigorosamente minuscola) si sono ben guardati dal sospendere in attesa della pronuncia.
Meglio, perché quando, come mi auguro, arriverà lo schiaffone sonoro e l'ennesima dichiarazione che sono andati BEN OLTRE le loro competenze, sarà ancora più mortificante e grande la loro vergogna.
E magari prima o poi nessuno oserà opporsi al principio della loro responsabilità civile DIRETTA e PERSONALE.
Io immagino che se Pollari fosse andato OLTRE le sue competenze, lo Stato non lo avrebbe difeso, opponendo il segreto. Invece è stato fatto, e i giudici si dovevano FERMARE, e attendere.
Ma ormai non lo fanno mai, non lo fanno più.
E questa cosa va cambiata. In Arabia, in Africa, in molti paesi da tempo si sta affermando la dittatura islamica contro una concezione Laica dello Stato. Da noi, unico caso del mondo libero e occidentale, abbiamo, al posto della sharia, lo stato giudiziario, il codice penale che filtra, seziona, governa e invade ogni aspetto della vita civile, politica, imprenditoriale. Una concezione che va oltre ogni buon senso oltre che contro la Storia e la Realtà.
Da noi i giudici si sono messi in testa che se si fa una guerra, poi si giudicherà col codice penale se i generali, i responsabili del teatro delle operazioni hanno operato correttamente o no, e se nel paese si realizza un evento terroristico, le misure di sicurezza vanno valutate col senno del POI, non con quelle del PRIMA.
Se esiste un servizio segreto, forse non c'è bisogno di andare al cinema per immaginare che gli uomini arruolati per SERVIRE LO STATO, non vengono selezionati per la conoscenza del codice...ma per la capacità di difendere la collettività da eventi sciagurati. Quanti connazionali, in giro per il mondo, sono stati salvati violando le norme nazionali che vietano il pagamento dei riscatti in caso di rapimento ? Ma è solo un piccolo e banale esempio.
Insomma, o accettiamo che la vita non è quel mondo ordinato che basta disciplinare con un buon elenco di norme che va bene per la vita di tutti i giorni , che per il resto le cose sono più complesse, e ci FIDIAMO dei governanti che eleggiamo, confidando che operino per il meglio (o per il male minore), oppure ci mettiamo in mano di questi cultori del mondo che non c'è, e che invece di stare in manicomio, comminano anni di galera.
Ecco il servizio di Repubblica con le giuste, indignate dichiarazioni di Pollari
Abu Omar, Pollari condannato a dieci anni
"Sono sconcertato, io come Tortora"
L'ex capo del Sismi era stato prosciolto nel primo processo d'appello, annullato con rinvio dalla Cassazione lo scorso settembre. Nove anni al suo ex numero due Marco Mancini, sei ad altri tre agenti dei servizi. L'ex imam di Milano fu sequestrato nel febbraio 2003 a Milano
MILANO - La IV sezione della Corte d'appello del tribunale di Milano ha condannato a dieci anni l'ex direttore del Sismi Nicolò Pollari per la vicenda delsequestro dell'ex imam di Milano Abu Omar, avvenuto nel capoluogo lombardo il 17 febbraio del 2003. I giudici hanno inoltre condannato a nove anni Marco Mancini, ex numero due del servizio segreto, e a sei gli agenti Giuseppe Ciorra, Raffaele Di Troia e Luciano Di Gregori. Il sostituto procuratore generale Piero De Petrisaveva chiesto 12 anni di detenzione per Pollari, dieci per Mancini e otto per gli altri tre.La reazione di Pollari. L'ex capo del Sismi si è detto "sconcertato": "E' stata condannata una persona che tutti in Italia sanno essere innocente". "Non voglio fare paragoni - ha detto - ma ricordo che anche Tortora fu condannato a dieci anni". "Come si faccia con serenità a condannare un innocente, che tutti sanno essere tale, è pazzesco. Che razza di esercizio è condannare un innocente? - ha aggiunto - Io non solo sono estraneo a queste cose ma le ho impedite. Quindi non solo sono innocente, ma sono di più e il segreto di Stato prova la mia innocenza, non la mia colpevolezza". Secondo l'ex capo del Sismi,
E ancora: "Dopo questa sentenza mi chiedo: 'i governi Prodi, Berlusconi e Monti sono stati dunque i miei complici? E se lo sono stati perché nessuno li interpella?'". L'ex capo del Sismi ha contestato le "strane
modalità" di un processo d'appello durato "pochissimo", "in cui tutte le richieste difensive sono state respinte e la sentenza è arrivata in pochissimi minuti di camera di consiglio malgrado la presenza del conflitto di attribuzione". "Sono un uomo abituato a rispettare la legge - ha proseguito a proposito della possibilità che questo verdetto possa essere ribaltato in Cassazione - e mi auguro che chi deve interpretarla la interpreti bene".
La difesa farà ricorso in Cassazione. La difesa ha annunciato che andrà in Cassazione. "Non ce l'aspettavamo, siamo sconcertati", ha commentato l'avvocato Nicola Madia spiegando che il suo assistito è stato condannato "nonostante il segreto di Stato apposto da tre diversi governi", segreto che gli ha anche impedito di difendersi nel merito. L'avvocato Luigi Panella, legale di Mancini, ha detto che in questo processo "sono stati utilizzati atti coperti da segreto".
I cinque sono stati perpetuamente interdetti dai pubblici uffici e condannati al pagamento delle spese processuali in tutti i gradi di giudizio. Gli imputati in solido dovranno risarcire con una provvisionale da un milione l'ex imam e con 500 mila euro la moglie. Il resto del risarcimento sarà stabilito con una causa civile.
La storia processuale. Il processo d'appello 'bis' agli ex vertici del Sismi è seguito alla sentenza della Cassazione dello scorso settembre che, oltre a condannare in via definitiva 23 agenti della Cia, aveva annullato con rinvio il proscioglimento per i cinque imputati ritenendo che la copertura del segreto di Stato era troppo ampia e parzialmente illegittima. Nei giorni scorsi anche il governo Monti, come quelli Berlusconi e Prodi, aveva confermato la posizione del segreto di Stato, e venerdì scorso la stessa presidenza del Consiglio aveva sollevato conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato davanti alla Consulta contro la sentenza della Cassazione. I giudici della Corte d'Appello però non hanno ritenuto di dover sospendere il processo in attesa della decisione della Consulta e, dopo aver acquisito nelle scorse udienze alcuni atti su cui il governo aveva posto il segreto, hanno condannato tutti gli imputati, ribaltando le sentenze dei due precedenti gradi di giudizio che li avevano invece prosciolti.
Il primo febbraio, a conclusione del processo stralcio, la corte d'appello di Milano aveva condannato a sette anni di detenzione l'ex capo della Cia in Italia Jeff Castelli, che in primo grado era stato prosciolto sulla base dell'immunità diplomatica, come altri due agenti cui ora sono stati inflitti sei anni.
Nessun commento:
Posta un commento