mercoledì 27 febbraio 2013

"RISPETTO PER L'ITALIA " E NAPOLITANO NON STRINGE LA MANO A STEINBRUCK . BRAVO PRESIDENTE !

L'aspirante Cancelliere: eletti 2 clownE Napolitano annulla l'incontro
Tra qualche mese scadrà il suo mandato e Napolitano sicuramente non sarà ricordato come un presidente pusillanime o peggio. Un comunista storico, che però già nel PCI aveva occupato, nel tempo, una posizione non "sovietica" (ancorché nel 1956 avesse approvato i carri armati in Ungheria..., dovette aspettare Kruscev per iniziare ad aprire gli occhi...) e filo occidentale. Come uomo politico ha sempre goduto di una stima diffusa anche tra gli avversari, e nel settennato le luci credo siano  più delle ombre. Certo, in molti gli rimproverano la "sospensione della democrazia", l'aver "imposto" il governo tecnico, presieduto da Monti, al posto di quello scelto dopo le elezioni del 2008. Se n'è parlato a lungo e forse si continuerà a parlarne. Ma la gente dimentica alcune cose :
1) Il governo Berlusconi , dal 2009, con la diaspora finiana (il premio Fini l'ha appena riscosso...a volta i tradimenti non pagano abbastanza...) , era morto. Invece di andare accattando deputati qua e là il Cavaliere avrebbe dovuto dare le dimissioni e chiedere nuove elezioni. Quando mai ! Tirò a campare, in un'agonia durata un anno e mezzo, con una crisi durissima, che persiste, e che non si poteva certo affrontare con un pugno di deputati per lo più "gettonati".
2) Dopo la lettera dell'estate 2011 l'Italia era di fatto commissariata : la Banca Europea negava il sostegno economico, con l'acquisto dei titoli italiani non assorbiti dal Mercato, se non a fronte dell'assunzione di certi impegni scritti. Berlusconi accettò, per poi mostrarsi come dire, "sgusciante" nel mantenere. A quel punto si doveva trovare un'alternativa.
3) Berlusconi, ipotizzo, era disponibile a dare le dimissioni a fronte di un governo di larghe intese, senza andare subito ad elezioni che per lui sarebbero state disastrose. Il PD a sua volta, consentì ad un governo provvisorio (all'inizio si parlava di pochi mesi, poi divenne la fine della legislatura, cui comunque mancava poco più di un anno) , in modo da dividere con altri la responsabilità di provvedimenti assolutamente impopolari, come la riforma delle pensioni, ma anche il raddrizzamento dei conti, con l'IMU e altre cose in agenda pesanti, che poi non furono fatte. Casini ovviamente era ben felice di tornare al centro dell'attenzione politica, sopo anni di solitaria opposizione.
Insomma, se è vero che Monti e i suoi sono stati un governo tecnico non approvato dal voto elettorale, è anche vero che non sono stati un "capriccio" del Presidente, e tanto meno un golpe : il presidente tessette la sua tela, ma poi i partiti votarono la fiducia in Parlamento e per tutto il 2012 l'hanno mantenuta.
Diciamo che, come nella Roma repubblicana, a volte le regole normali devono  venire sospese a fronte di un pericolo considerato gravissimo per la RES PUBLICA.
Insomma, errori e "strabismi" ce ne sono stati, ma personalmente ritengo sia stato un più che discreto presidente.
Da applausi la sua difesa odierna dell'Italia e del rispetto ad esso dovuto in occasione delle esecrabili esternazioni del segretario della SPD tedesca e candidato - per fortuna pare perdente - alla cancelleria di Berlino per le prossime elezioni d'autunno.
Quest'uomo, che non è nuovo alle parole dal sen fuggite, ha detto che metà degli italiani hanno votato due clown.
Bene, quei due clown, Grillo e Berlusconi, hanno preso il voto di quasi 18 milioni di italiani, che il Presidente rappresenta.
E giustamente il Capo dello Stato ha ritenuto giusto non incontrarsi con una persona, che tra l'altro ha un ruolo pubblico importante,  che ritiene di potersi esprimere in modo offensivo sul voto di un altro paese.
Bravo Presidente !

Il servizio sulla Cronaca del Corriere on line





GERMANIA

L'aspirante Cancelliere: «Eletti due clown»
E Napolitano: «Esigo rispetto per l'Italia»

Annullato l'incontro con Steinbrück: «Frasi fuori luogo». L'Spd rincara: «Per Berlusconi è concetto tenero»

Il no di Napolitano dopo le dichiarazioni di Steinbrück
Le dichiarazioni di Peer Steinbrück, politico Spd, possibile candidato alla successione di Angela Merkel nel ruolo di Cancelleiere, aprono un caso politico-diplomatico durante la visita di Napolitano in Germania. Il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto incontrare il candidato Spd alla cancelleria Peer Steinbrück (in Germania le elezioni federali sono a settembre). Ma l''incontro di Berlino è stato annullato: «Il presidente della Repubblica ha per Costituzione il mandato di rappresentare l'unità nazionale - ha commentato Giorgio Napolitano incontrando la comunità italiana di Monaco di Baviera - Penso che non sia molto diverso dal rappresentare la dignità nazionale, mi sono sentito investito di ambedue questi mandati e doveri. Noi rispettiamo profondamente la Germania per i suoi successi, ha saputo risorgere dalle rovine e costruire una nuova Europa insieme all'Italia. Noi la rispettiamo, ma esigiamo rispetto per il nostro Paese»
Il caso Steinbrück- Napolitano sui siti tedeschiIl caso Steinbrück- Napolitano sui siti tedeschi    Il caso Steinbrück- Napolitano sui siti tedeschi    Il caso Steinbrück- Napolitano sui siti tedeschi    Il caso Steinbrück- Napolitano sui siti tedeschi    Il caso Steinbrück- Napolitano sui siti tedeschi
I DUE CLOWN: «FUORI LUOGO, O PEGGIO» - Quale è il motivo della presa di pèosizione di Napolitano? Martedì Steinbrück aveva commentato il voto italiano dicendo di essere «inorridito dalla vittoria di due clown», (allusione a Berlusconi e Grillo). Il capo dello Stato ha sottolineato: «Mi pare che non ci fossero le condizioni dopo le dichiarazioni del tutto fuori luogo, o peggio, che aveva fatto», indicando invece come «quanto detto da Schaeuble sia un esempio di riserbo e rispetto». Il ministro delle Finanze tedesco, della Cdu, si era limitato a un: «È la democrazia». Mercoledì, peraltro, in un'intervista alla Reuters, ha aggiunto: «Il risultato delle elezioni in Italia ha disseminato il mercato di dubbi sulla formazione di un governo stabile. Quando sorgono questi dubbi, c'è pericolo di contagio».
Steinbrück , 65 anni, dell'Spd (Epa/Settnik)Steinbrück , 65 anni, dell'Spd (Epa/Settnik)
IL TESTOSTERONE - Steinbrück era intervenuto a una riunione di partito in Brandeburgo e aveva commentato i successi di Beppe Grillo e Silvio Berlusconi quelli di «due populisti» e «che l'incertezza elettorale emersa dalle urne in Italia e l'eventuale impossibilità di formare un governo possano acuire i problemi dell'eurozona». Riguardo all'orrore «per il fatto che abbiano vinto due clown», l'esponente socialdemocratico, ex ministro delle Finanze, aveva aggiunto che uno «lo è di professione e non si offende se è definito tale», mentre l'altro «è definitivamente un clown con un alto livello di testosterone». Steinbrück, successivamente interrogato sulla possibilità di rivolgere delle scuse ai diretti interessati o a Napolitano, ha aggiunto «Quel che è detto è detto». Il parlamentare tedesco, che pure ha telefonato a Napoletano per un chiarimento, non è nuovo a gaffe e frasi fuori dalle righe, tanto che nello scorso gennaio il settimanale Der Spiegel gli aveva dedicato una copertina con sottotitolo: «Perché Peer Steinbrück sbaglia tanto?».
«CLOWN È CONCETTO TENERO» - A difendere Steinbrück provvedono, comunque, esponenti del suo partito. E rincarano la dose. Andrea Nahles, segretario generale dell'Spd, ha commentato: «Clown è il concetto più morbido che personalmente mi viene in testa su Silvio Berlusconi in questo contesto». Il vice capogruppo dell'Spd al Bundestag, Axel Schäfer, ha definito «incomprensibile» l'annullamento dell'incontro da parte di Napolitano. «Ciò che Berlusconi ha fatto per anni - ha detto - rappresenta la distruzione di ogni cultura politica. Con la definizione di clown a mio avviso gli è andata anche bene».
L'ELEFANTE E IL PASSO INDIETRO - Replica Michael Meister, presidente dei deputati della Cdu, il partito del Cancelliere Angela Merkel: «Steinbrück si sta comportando come un toro in un negozio di cristalleria». Sempre dalla Cdu, attraverso il presidente della Commissione Esteri del Bundestag, Ruprecht Polenz, arriva anche una richiesta di un passo indietro: «Steinbrück ha fatto lo spaccone come un cavaliere prussiano e non si è comportato come uno che in Germania vuole fare il cancelliere», ha commentato in un'intervista che sarà pubblicata giovedì sulla Süddeutsche Zeitung.
«RUOLO CENTRALE» - Il portavoce di Merkel, Steffen Seibert, non ha voluto commentare l'incidente, mentre a proposito del risultato delle elezioni ha spiegato che Napolitano ha «un ruolo centrale» in vista della formazione di un governo». Seibert ha anche aggiunto che il governo tedesco non crede molto «a una spiegazione con una sola causa», cioè il rifiuto della politica di austerità dell'Eurozona, e che Berlino lavorerà strettamente e responsabilmente con ogni governo che emergerà a Roma. Il presidente della Repubblica italiana incontrerà Merkel giovedì: «Questo le darà l'opportunitá di sentire dalle labbra di Napolitano la sua valutazione della situazione italiana».
I POPULISMI - Napolitano è a Monaco di Baviera, dove ha partecipato a un incontro a porte chiuse in un albergo della città bavarese con una serie di intellettuali, studiosi e scrittori tedeschi. Il Presidente si è detto «molto preoccupato del populismo crescente in Europa», del «pericolo di una scarsa legittimazione democratica» dovuto anche «agli errori delle classi dirigenti europee». Durante il meeting ha parlato a lungo anche dell'Unione, delle difficoltà della sua integrazione e della necessità di «consolidare le riforme». Lo hanno riferito fonti presenti all'incontro.
L'EUROPA - Ai cronisti che gli chiedevano se ci fossero state altre domande sulle elezioni italiane, ha replicato spiegando che nessuno ha chiesto del voto. Ed ha aggiunto: «sono persone serie che conoscono cosa significa il rispetto reciproco». Il presidente ha spiegato poi che la discussione è stata centrata «sui sentimenti dell'Europa», sulle motivazioni del disegno europeo e sugli elementi critici che prevede il rapporto oggi tra la costruzione europea e i cittadini».
IL PAPA - Un pensiero è andato anche al Papa tedesco Joseph Ratzinger, che giovedì sera scenderà definitivamente dal soglio pontificio: a Benedetto XVI «vanno il mio commosso e affettuoso pensiero,e la mia ammirazione per la responsabilità mostrata dinanzi alle prove del suo magistero in un momento cruciale per la Chiesa cattolica», ha commentato Napolitano ricordando che la Baviera è la terra natale del Pontefice.

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