lunedì 18 marzo 2013

"C'E' UN REGOLAMENTO VOTATO DA TUTTI" STAVOLTA HA RAGIONE GRILLO


Ovviamente in politica è come il calcio. Si parla di "responsabilità", di "bene del paese", ma in realtà sono 40 anni che questa non è più la bussola dei politici e dei governanti di turno. Negli ultimi 20 anni le cose forse sono ancora peggiorate ma personalmente non ho questi ricordi favolosi degli anni 70 e 80...
E dunque vediamo che l'aver piazzato i propri uomini sulle poltrone di Camera e Senato viene visto come un successo da parte di Bersani & co. e dai loro tifosi. Ho letto un amico su FB chiosare..."per il momento, 1-0 per Bersani". Allo stesso tempo quelli del M5S sono già in paranoia....e si appalesano i primi paraculi , come questo Vacciano che dice . dopo il voto a Grasso "eccomi, sparate al petto ma risparmiate il viso...se devo mi dimetterò". Nobile, salvo poi aggiungere..."però me lo deve dire la base...:". A paraculo !!!!! Ma tu stai lì per la BASE ?????? Ma a te t'avranno votato i genitori, se ancora ce li hai, la donna (idem come sopra) e qualche amico del bar !!! Le "parlamentarie" grilline furono un flop clamoroso, con più candidati che votanti !!!! Voi rappresentate si e no voi stessi....da soli. Poi certo, c'è il Movimento, inventato, spinto e guidato da Grillo, che ha preso quasi 9 milioni di voti. E Vacciano dice "uno vale uno"...Ma vaffa...senatore !!
La crisi dei grillini viene guardata con giubilo da tanti, che li hanno criticati prima e non hanno smesso, nonostante la vittoria elettorale, e da quelli che di volta in volta sono irritati dalla fronda che prende la pianta. Quindi quando sono allineati e coperti col "capo", si lamentano quelli di Sinistra che gridano all'irreggimentazione , se invece sgarrano, come per l'elezione di Grasso, allora sono quelli del PDL a irriderli...Spettacolo penoso, sempre. Quelli del centrodestra hanno scoperto di aver fatto un autogol nel presentare Schifani...ammamma che menti !! Tutti fanno la corsa al cambiamento per cercare di non irritare gli elettori delusi e che ti fa il berlusca ?? ripropone la stessa faccia di gesso degli ultimi 5 anni !!! Va bene premiare la fedeltà, ma così anche io, se fossi stato un grillino, la tentazione me la facevo venire !
Si continua a sperare in Renzi che però pare abbia detto : meglio mandare avanti Bersani per un po'...io mi faccio rieleggere sindaco, mi rafforzo un po' nel partito e sono pronto per il prossimo giro...
Buono, speriamo che nel frattempo non ci sia toccato di avere i conti sequestrati per il 10% come a Cipro (Amato era stato un ladro tenero al cospetto !! )...
Questa è la responsabilità ? Il PDL che pur di  non avere un presidente di sinistra è pronto a votare la fiducia a Bersani ...ma che roba è ?
Per non parlare della fine di Monti, che tra poco lo cercano a chi l'ha visto.
Di Bersani abbiamo ampiamente detto. Cita Lenin come esempio di furbizia non democratica da parte di Grillo. Fa bene a citarlo, visto che l'uomo preso ad esempio fa parte del SUO album di famiglia, quindi lo conosce bene...
Tra l'altro, il compagno segretario non è che può dare grandi lezioni in giro...è lì che chiede voti a tutti, ora anche alla LEGA !! pur di partorire sto governo e sedersi a Palazzo Chigi !
Per una volta sono d'accordo con Grillo che ricorda a TUTTI che qui non è un problema di dittatura di partito (che i dirigenti del PD, Bersani in testa, conoscono bene, essendo iscritti nel PCI degli anni 70, quando ancora vigeva il centralismo democratico ) ma di un normale regolamento per il quale il voto del gruppo parlamentare è stabilito a maggioranza. Lo fanno TUTTI i partiti. E chi sgarra, affronta le conseguenze. A volte anche con l'espulsione.
Cosa c'è di strano ? Turigliatto non fu espulso da Rifondazione ? quanti sono quelli che in dissenso con la linea del partito si dimettono ? i radicali non sono stati "puniti" dal PD perché troppo indipendenti ?
No, stavolta ha ragione il comico.
Ecco le sue esternazioni riportate dal Corriere.it


CINQUE STELLE DOPO L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DEL SENATO

Grillo: «Grasso era una trappola per il M5S»

Dopo il "tradimento" al Senato. «Errore fatto in buona fede. Ci saranno altre trappole. In gioco le regole del Movimento»

Satira, ecco la nuova video profezia di Casaleggio
Da una lato Grillo che da Genova scrive ancora sul blog e manda un ulteriore messaggio ai senatori che hanno votato Grasso presidente del Senato. Dall'altro loro i neoeletti che nel pomeriggio si riuniranno a Montecitorio per un'assemblea plenaria per discutere il da farsi e per ricomporre una frattura.
GEMELLI DELL'INCIUCIO - Tuona Grillo: «La scelta tra Schifani e Grasso era una scelta impossibile. Si trattava di decidere tra la peste bubbonica e un forte raffreddore. La coppia senatoriale è stata decisa a tavolino dal pdl e pdmenoelle. I due gemelli dell'inciucio sapevano perfettamente che Schifani non sarebbe stato eletto». Insomma, Grillo grida al complotto, all'inciucio e all'alleanza tra i vecchi partiti e la vecchia politica. Il portavoce del M5S però sa bene che ora il rischio che una parte dei parlamentari decidano di non seguirlo più sulla strada della contrapposizione è molto alto. Continua ancora Grillo: «I capricci di Monti che voleva diventare presidente del Senato, ma è stato costretto a prolungare il suo incarico di presidente del Consiglio e per ripicca aveva minacciato di votare Schifani era una pistola scarica. I giochi erano già fatti per mettere in difficoltà il MoVimento 5 Stelle. Qualcuno, anche in buona fede, ci è cascato». Grillo insomma, come anticipato domenica suCorriere.it, assolve i "traditori". Ma fa capire che non ci saranno più sconti. «Lo schema si ripeterà in futuro. Berlusconi proporrà persone irricevibili, il pdmenoelle delle foglie di fico. Il M5S non deve cadere in queste trappole».
VOTO SEGRETO, LACRIME E GIORNALISTI -Trappole, complotti. La tensione è alta. Con il capogruppo al Senato Vito Crimi che annuncia alla stampa: «Non vi farò accedere al terzo piano, dove ci sono i nostri uffici». Nella riunione a Montecitorio infatti potrebbe venire fuori anche la lista dei nomi di chi ha votato l'ex procuratore antimafia. Lasenatrice Nugnes su Facebook scrive «Trasparente è stata anche la dichiarazione dei tre senatori che hanno detto che avrebbero votato Grasso. Ora io chiederò a chi ha votato diversamente di dirlo nella prossima assemblea, ma nel rispetto della costituzione nessuno può obbligare questi a farlo o a farlo pubblicamente, sicuramente sarà poi alla loro personale riflessione valutare se si ritenga ancora in linea con il progetto del movimento». Ma non si tratta solo di tre senatori. In tanti sanno che i disobbedienti potrebbero essere di più (si parla addirittura di 14). C'è chi poi su Facebook, come il senatore Gianluca Castaldi, confessa: «Io non ho votato! Non ho partecipato, insieme ad altri cittadini senatori del M5S, al voto per la elezione del presidente del Senato. Come si dice in gergo, non ho risposto alla chiama». Poi Castaldi confessa: «Io ho pianto tanto, tantissimo... ed alla fine non me la sono sentita di scambiare la mia onestà per votare il meno peggio, con il dovuto rispetto per il magistrato Pietro Grasso!». E alla lista di coloro che hanno votato Grasso si aggiunge pure Fabrizio Bocchino che su Facebook scrive «Per quelli che ancora non lo sanno, ebbene io ho votato Grasso. Magari sarà stata una trappola, ne possiamo discutere».
LE REGOLE DEL M5S - Per il momento, da Genova l'obiettivo non pare essere quello punire. O, almeno, non subito. Anche perché l'espulsione avrebbe delle conseguenze devastanti. Si tratta piuttosto di evitare, secondo Grillo, che i neoletti diventino strumenti nelle mani della vecchia politica. Scrive ancora: «Comunque, il problema non è Grasso. Se, per ipotesi, il gruppo dei senatori del M5S avesse deciso di votare a maggioranza Grasso e tutti si fossero attenuti alla scelta, non vi sarebbe stato alcun caso. In gioco non c'è Grasso, ma il rispetto delle regole del M5S». Poi Grillo ricorda le regole: «Nel "Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento" sottoscritto liberamente da tutti i candidati, al punto Trasparenza è citato: - Votazioni in aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S. Non si può disattendere un contratto. Chi lo ha firmato deve mantenere la parola data per una questione di coerenza e di rispetto verso gli elettori».
LE PROSSIME MOSSE - Resta da vedere se i parlamentari gli daranno retta. O se invece sceglieranno di andare avanti per la propria strada. Certo è che Grillo potrebbe sempre minacciare di abbandonarli e lasciarli andare alle consultazioni da soli. E questo potrebbe spaventare molti. Soprattutto chi non si sente a suo agio nei palazzi romani.

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